Edo Pellegrini, di Vacallo, candidato al Consiglio di Stato de “La Destra” e presidente dell’UDF
Il Ticino si costruisce con i ticinesi
Sono presidente dell’Unione Democratica Federale (UDF) Ticino e membro della direzione nazionale EDU-UDF Svizzera. Membro del Consiglio comunale di Vacallo dal 2008, che ho presieduto nel periodo 2011-2012; ho pure fatto parte delle commissioni della Gestione, del Piano regolatore, delle Petizioni e della Casa anziani. Sono stato presidente del Consiglio consortile depurazione acque Chiasso e dintorni negli anni 2012-2013. Ho fatto parte di diversi comitati di referendum e d’iniziativa, come per esempio quella dell’iniziativa detta “anti-burqa” e quella dell’insegnamento della civica nelle scuole. Nell’ambito dell’alleanza La Destra (lista 10) mi candido per il Consiglio di Stato (candidato nr. 3) e per il Gran Consiglio (nr. 40).
In caso di elezione in Gran Consiglio sarebbe la prima volta che un candidato di quest’area politica accede al Parlamento, ma soprattutto ci sarebbe un momò in più nel legislativo; e con i problemi che assillano la nostra regione quali traffico, lavoro, disoccupazione giovanile, furti e rapine, necessità dei presidi doganali (sono figlio di una guardia di confine; so di cosa parlo!), raddoppio o meno del Gottardo e conseguenze per il Mendrisiotto, acquedotto a lago, ecc. un granconsigliere del Mendrisiotto in più contribuirebbe certamente a risolverne qualcuno.
Certo non ho la bacchetta magica, ma posso assicurare che non starei in Gran Consiglio a scaldare la sedia: i miei colleghi di Consiglio comunale a Vacallo (dove non ho mai mancato una seduta), quando si arriva all’ultima trattanda “Mozioni ed interpellanze” si girano automaticamente verso di me, visto che di mozioni e interpellanze (per fare proposte o chiedere chiarimenti e spiegazioni al Municipio) ne ho inoltrate più di una dozzina nel solo 2014.
Nel volantino che ho fatto distribuire a tutti i fuochi del Mendrisiotto e Basso Ceresio ho scritto il motto “Il Ticino si costruisce con i Ticinesi” poiché sono convinto che con un’adeguata formazione scolastica e professionale per i nostri giovani e dando la preferenza ai residenti nell’assunzione di manodopera (prima i nostri!) possiamo cominciare a dare una bella spallata ai problemi del nostro Cantone ed in particolare, della nostra regione. Sono quindi grato per ogni voto preferenziale che i cittadini del Mendrisiotto vorranno assegnarmi!
Edo Pellegrini, 61 anni, nato a Mendrisio, cittadino patrizio di Stabio, abitante a Vacallo. Sposato da 35 anni con Gabriella, due figli adulti. Matematico di formazione, una vita passata nell’insegnamento, vicedirettore del Centro Professionale di Chiasso tra il 1987 e il 1991 e dal 2002 al 2010; membro della Commissione cantonale per la formazione professionale dal 1992 al 1999.
Il Mendrisiotto di Adriano Frigerio, di Balerna, candidato al CdS con il Movimento per il Socialismo
Giù le mani da ospedali, salari e lavoro!
Tra le regioni del Ticino, il Mendrisiotto è sicuramente quella che subisce le conseguenze degli accordi bilaterali e della liberalizzazione del mercato del lavoro. Ad esempio, nel Mendisiotto, è attivo uno gruppo industriale, quella Swatch che, anno dopo anno, macina profitti miliardari. Questa azienda occupa lavoratori ai quali versa salari di 3’000 franchi mensili: salari riconosciuti come legalmente validi dal contratto normale di lavoro deciso dal Governo. Salari simili non solo non permettono di vivere a qualcuno che è domiciliato in Ticino; ma, a lungo andare, spingeranno verso il basso tutti i livelli salariali.
Un altro pericolo è rappresentato per l’Ospedale di Mendrisio. Il progetto di pianificazione ospedaliera prevede la concentrazione di reparti e specialità: verso altri ospedali pubblici e verso il privato. Reparti come la maternità sono, in prospettiva, a rischio; tutto l’ospedale di Mendrisio rischia di diventare un ospedale di serie B. Per il momento, anche grazie alla campagna sviluppata dall’MPS, il progetto di pianificazione è fermo.
Infine che dire della vicenda FoxTown? Una realtà economica che certo ha portato qualche piccolo beneficio fiscale, ma al contempo traffico e tutto sommato pochi posti di lavoro per chi vive e vorrebbe lavorare in Ticino. Questa iniziativa economica è ormai così forte che anche se dovesse limitarsi a 6 giorni e chiudere la domenica potrebbe benissimo continuare a fare grandi affari. Ed invece no, ecco che dalla collaborazione Bellinzona-Berna nasce una legge fatta praticamente apposta per il FoxTown. In questi anni gli unici a battersi apertamente con il lavoro illegale effettuato di domenica al FoxTown è stato solo l’MPS con le sue denunce, fuori e dentro il Parlamento.
A tutto questo dobbiamo continuare ad opporci. Con la mobilitazione sui luoghi di lavoro (come hanno fatto i lavoratori della Exten), denunciando pubblicamente abusi e politiche di risparmio, contestando sistematicamente tutte quelle decisioni che mettono in discussione i nostri salari, i nostri posti di lavoro, i servizi pubblici fondamentali come gli ospedali.
Per continuare in questa direzione è anche necessario che l’MPS esca rafforzato dalle prossime elezioni cantonali. Anche perché dopo le elezioni bisognerà votare le iniziative popolari “Giù le mani dagli ospedali” e quella “Basta con il dumping salariale in Ticino”. Due strumenti utili per tentare, unitamente alla mobilitazione popolare, di mettere un freno allo smantellamento dei salari, dei posti di lavoro, degli ospedali. Per continuare a batterci con voi, vi chiediamo di sostenere la nostra lista, la numero 3.
Mi chiamo Adriano Frigerio, classe 1973. Sposato con Rosangela. Ho fatto il volontario in ambulanza a Lugano. Ho imparato il mestiere di odontotecnico per poi inseguire il sogno di guidare i treni. Ho fatto la scuola di macchinista nel 2005 presso SBB Cargo, per poi andare a lavorare presso BLS Ticino.