Un grande nome a Mendrisio: il violoncellista Mario Brunello

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Si è esibito nelle maggiori sale da concerto del mondo, diretto da nomi di grande prestigio, quali Claudio Abbado, Chung Myung-Whun, Valery Gergiev, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Seiji Ozawa.

Parliamo del violoncellista italiano, Mario Brunello, classe 1960, che dopodomani, domenica 20 luglio alle 20.30 nella chiesa di San Giovanni a Mendrisio, sarà il protagonista assoluto del terzo appuntamento dei Concerti dei Serviti, la rassegna di musica classica ideata e prodotta dal Dicastero cultura, eventi e sport del Comune di Mendrisio.
Il programma di questa serata d’eccezione, intitolata La giusta distanza, vedrà esibirsi il solista nelle celebri Suite n. 3 e Suite n. 4 di Johann Sebastian Bach, alternate alla Sonata n. 2 di Mieczysław Weinberg.
In questo modo il celebre violoncellista esplorerà i diversi registri espressivi del repertorio: «dalla maestrìa con cui Bach esprime il detto e il non detto alla disperazione e alla speranza della musica di Weinberg».
Mario Brunello suona un prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento, appertenuto a Benedetto Mazzacurati e successivamente a Franco Rossi, violoncellista del Quartetto Italiano. Il grande musicista da camera negli ultimi anni ha affiancato a questo suo splendido strumento il violoncello piccolo a quattro corde.
Ma Mario Brunello è molto più di un solista, è un musicista eclettico: è molto attivo in formazioni cameristiche e ha collaborato con importanti solisti, come i pianisti Massimo Somenzi e Andrea Lucchesini, i violinisti Gidon Kremer, Salvatore Accardo e Frank Peter Zimmermann. Ha inoltre partecipato a festival jazz al fianco di un nome di spicco del cantautorato italiano: Vinicio Capossela (con il quale collabora tuttora), ha suonato con Claudio Fasoli, Uri Caine e il compianto Gian Maria Testa e realizzato spettacoli teatrali con Maddalena Crippa e Marco Paolini e un progetto visionario dedicato a Bach (Pensavo fosse Bach, prodotto da Musicamorfosi).
Mario Brunello nel 1994 ha fondato e dirige l’Orchestra d’archi italiana. Altri incarichi che qualificano la sua carriera accademica: è docente ai corsi estivi di perfezionamento dell’Accademia Chigiana di Siena ed è Accademico di Santa Cecilia.
Il musicista trevisano, ospite della rassegna dei Concerti dei Serviti, possiede un repertorio molto vasto, che spazia dalla musica barocca e Bach (di cui ha inciso tra 1993 e 1994 le Sei suites per violoncello solo BWV 1007 – 1012 nell’Auditorium del Conservatorio di Torino, fino ad abbracciare la musica contemporanea e a cimentarsi in incursioni nel jazz. Dal 2008, Brunello è il direttore artistico del Concorso Internazionale per Quartetto d’Archi “Premio Paolo Borciani” di Reggio Emilia. A Castelfranco Veneto, sua città natale, tiene concerti, corsi e masterclass al Capannone Antiruggine, un’antica fabbrica dove si lavorava il ferro e poi riadibita a sala da concerto. Sul progetto artistico e musicale, le registe Patricia Barbetti e Roberta Pedrini hanno realizzato il documentario intitolato, In alto con la musica per la Radiotelevisione Svizzera. Mario Brunello ha pure preso parte, fin dalla sua prima edizione, alla manifestazione I Suoni delle Dolomiti, della quale è direttore artistico e che ogni anno porta in quota la musica colta in generale in situazioni decisamente affascinanti.
Il concerto in agenda domenica nella chiesa San Giovanni di Mendrisio rappresenta insomma una di quelle occasioni da non perdere, anche perché l’attività concertistica di questo grande violoncellista è molto densa di impegni e l’esibizione, alle nostre latitudini, appare decisamente una rarità.
Anche quest’anno, come nelle passate edizioni, la Città di Mendrisio ha scelto di proporre biglietti alla tariffa unica e contenuta di 30 franchi. L’ingresso per i giovani fino ai 14 anni è invece gratuito.
È inoltre possibile l’acquisto online all’indirizzo: prenota.mendrisio.ch.
Ulteriori informazioni e prenotazioni si possono ottenere telefonando al numero 058.688.33.50 o per e-mail a museo@mendrisio.ch.