Pompieri, rodaggio concluso

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Il cassone mobile per la posa di sbarramenti in caso di esondazioni. Qui era collocato a Riva San Vitale.

Sono trascorsi 6 anni da quando – nel 2019 – era stato costituito il Centro Soccorso Cantonale Pompieri Mendrisiotto. “Possiamo ormai dire che la fase di rodaggio è terminata. È stato un ottimo rodaggio e ora, dopo un paio d’anni di consolidamento, si può guardare al futuro e analizzare a fondo l’organizzazione gestionale per renderla ancora più moderna ed efficiente” è il commento del comandante Corrado Tettamanti alla presentazione del bilancio dell’attività operativa e politica svolta nel 2024 dal centro Soccorso Cantonale Pompieri del Mendrisiotto. Sono stati 673 (- 65 rispetto al 2023) gli interventi realizzati per un totale di 9’118 ore di intervento.
I militi sono 157 unità e di questi 8 sono le figure professioniste e le altre sono volontarie. Proprio il 2024 è stato l’anno in cui si è passati da 6 a 8 unità professionali (compreso il comandante). Il comprensorio comprende il Mendrisiotto e parte della Regione del Basso Ceresio. I 13 Comuni consorziati si estendono su un territorio di 112 km quadrati e contano oltre 55 mila abitanti. Vi sono compresi Balerna, Breggia, Brusino, Castel San Pietro, Coldrerio, Chiasso, Mendrisio, Morbio Inferiore, Novazzano, Riva San Vitale, Stabio, Vacallo e Val Mara (quartieri di Melano e Rovio).

• Il “nodo” Val Mara
E proprio con il Comune di Val Mara – a livello politico – vi è un “nodo” da sciogliere. “Il Comune ha richiesto di lasciare il nostro Consorzio e attribuire tutto il proprio servizio pompieri al Corpo di Melide (B) e Lugano (A)” ha spiegato Samuel Maffi, presidente della Delegazione consortile. Il Consiglio di Stato ha tuttavia deciso lo status quo e “a quel punto il Municipio di Val Mara ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Cantonale. Ricorso che è tuttora pendente” ha aggiornato il presidente.

• L’effettivo
Nell’effettivo di 157 unità si contano le tre Sezioni di pompieri urbani che garantiscono l’interventistica 365 giorni all’anno mentre la Sezione di pompieri di montagna permette di disporre di personale specialistico preparato per gli interventi di incendi boschivi. Sono in aumento le donne che fanno parte dei ranghi e che nel 2025 raggiungono il numero di 9 unità (8 urbane e 1 di montagna). A nome della Delegazione consortile, il presidente Samuel Maffi ha ringraziato tutti per il sacrificio e l’impegno profuso.

• 673 interventi
Come detto gli interventi svolti nel 2024 sono stati 673 di cui 260 di lotta contro il fuoco, 154 per allagamenti, 48 i salvataggi, 8 per incidenti, 110 a causa di inquinamenti, 62 per eventi naturali e 31 diversi. I servizi a terzi invece ammontano a 130 (di cui 110 disinfestazioni da imenotteri, 6 servizi di prevenzione e 14 servizi di polizia ausiliaria).
Le formazioni erogate a terzi sono state ben 65 con 859 persone formate. Le mobilitazioni totali avvenute nel 2024 (compiti di legge e disinfestazioni) hanno raggiunto la quota di 783.

• Centro Pasture
e allarmi
È rientrato nel 2024 l’allarme al Centro federale d’asilo di Pasture fra Balerna e Novazzano. In effetti soprattutto l’anno precedente (2023), i pompieri erano stati sollecitati oltre 100 volte e nella maggior parte dei casi si trattava di falsi allarmi incendio. Una volta tuttavia è stato evacuato tutto lo stabile. Con l’apertura del nuovo edificio, questo problema è andato praticamente risolvendosi.

• Toccati
tutti i Comuni
Toccati dagli interventi dei pompieri nel 2024 tutti i Comuni consorziati. A incominciare da Mendrisio con 267 interventi e poi Chiasso dove i militi sono intervenuti 86 volte. E poi 79 sono stati gli interventi a Balerna, 53 a Stabio, 48 a Castel San Pietro, 46 a Novazzano, 41 a Morbio Inferiore, 39 a Vacallo, 37 a Riva San Vitale e altrettanti a Coldrerio, 20 nel Comune di Breggia, 15 in Val Mara e 13 a Brusino.

• Isolata in luglio
la Valle di Muggio
Effettivamente il 2024 è stato anche l’anno delle forti piogge con venti a raffica nel mese di luglio. Il 7 e 8 luglio si erano registrati eventi a catena di pioggia; il 12 luglio seguente altri eventi a catena con temporali e vento con caduta di alberi. Una parte della Valle di Muggio si era ritrovata isolata per oltre 10 ore.