Riva, strada del tutto aperta per il week-end

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I lavori alla frana in zona "Al Sasso".

Liberi tutti o quasi. Da oggi, venerdì, alle 16.30 la strada cantonale di Riva, ostruita da oltre mezzo mese a causa della frana ceduta all’altezza della zona Al Sasso, sarà completamente aperta 24 ore su 24 fino a lunedì mattina 10 marzo alle 8.30. La circolazione sarà resa possibile su una sola corsia a senso alternato. Ma nei giorni feriali della settimana prossima, dalle 8.30 alle 16.30 (fino a venerdì 14 marzo) la carreggiata verrà nuovamente chiusa per consentire i lavori di sgombero del materiale roccioso tuttora depositato sul posto.

Si amplieranno così ulteriormente i corridoi di transito, che da lunedì 3 marzo ad oggi 7 marzo, hanno beneficiato esclusivamente di due fasce orarie giornaliere libere su un’unica corsia per tutti gli utenti, dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Ebbene, da oggi e per l’intero fine settimana la “luce verde” sarà più generosa: i mezzi privati avranno infatti il via libera. Una parziale gioia, che suona come una liberazione per gli abitanti di Brusino Arsizio rimasti a lungo isolati dal resto del Cantone.
Ma qual è il punto dei lavori? Giovanni Simona, capo dell’Ufficio dei servizi di manutenzione stradale: “Abbiamo ormai disgaggiato completamente la frana. Adesso il problema risiede nel fatto che molto materiale franato si è accumulato in una valletta, a un centinaio di metri dalla strada e si tratta di portarlo a valle con il mezzo meccanico ormai in uso da giorni, perché altrimenti con la pioggia rischierebbe di cadere in basso sulla carreggiata”.

“La minaccia è scongiurata”
La frana, a questo punto, non costituisce più un pericolo? “Esatto. La minaccia in questo momento è ormai scongiurata. Rischiava di scendere a valle in qualsiasi momento, invece ora questo è un problema risolto. I lavori, come detto, non sono tuttavia conclusi. Il materiale da rimuovere è davvero tantissimo. Si stima che circa un migliaio di metri cubi sia ancora da portare via. Non vorrei sbilanciarmi, ma ritengo che dovremmo risolvere completamente la situazione che ci impegna ormai da settimane, entro venerdì prossimo. Lo speriamo vivamente”. Dove viene accumulato il materiale rimosso? “Abbiamo ottenuto la disponibilità di un deposito temporaneo presso una ditta privata. Poi il materiale roccioso finirà in discarica, ma è di buona qualità e si potrebbe anche riciclare per la realizzazione di qualche opera di sottofondo”.

Riciclabile il materiale roccioso
La strada cantonale, dopo i grandi volumi franati dalla montagna, si è mantenuta intatta? “Fortunatamente sì, a parte la formazione di qualche buco causato dalla caduta dei massi più grossi. Tuttavia quando la apriremo completamente sarà già perfettamente agibile al traffico veicolare”.
Intanto, i corridoi temporanei finora hanno rappresentato una boccata di ossigeno per gli abitanti di Brusino Arsizio, Comune che dallo scorso 19 febbraio ha conosciuto un faticoso isolamento dal resto del Cantone: per oltre dieci giorni la strada cantonale di Riva San Vitale è rimasta completamente chiusa e l’unico accesso disponibile era rappresentato dal valico italiano. A trarre i maggiori benefici per le aperture limitate sono stati in particolare i frontalieri, ai quali sono stati concessi orari funzionali ai turni lavorativi. I passaggi dei veicoli degli enti di primo intervento sono comunque stati sempre garantiti e lo saranno naturalmente fino alla completa riapertura della strada cantonale. I lavori per allontanare dalla zona di distacco della frana il materiale instabile sono proseguiti per tutta la scorsa settimana. Per la sicurezza della strada sono state posate delle reti di protezione provvisorie e rimosse le piante potenzialmente pericolose. I lavori di alleggerimento della pressione nell’area di distacco hanno impegnato gli operai per diversi giorni, guidati dal geologo cantonale Andrea Pedrazzini e dal capo del Centro di manutenzione di Mendrisio Andrea Bosisio.
Impegnativo l’intervento, che ha richiesto lavori di distacco artificiale del materiale pericoloso e lavori preliminari per la posa delle reti paramassi definitive, il tutto con il persistente ed elevato rischio di un distacco di singoli blocchi in modo naturale – evidenzia il Dipartimento del territorio in un comunicato stampa. Ma ora sembra tornato il sereno e tra una settimana la situazione dovrebbe tornare alla completa normalità.