Biodiversità, c’è un’azione strategica

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Un credito che “garantisce continuità per il periodo 2025-2028 alle misure intraprese nel quadriennio precedente per l’attuazione del Piano d’azione della Strategia Biodiversità Svizzera” e che “sostiene prestazioni con valenza anche economica, in particolare per le regioni periferiche, che godono di un importante sostegno finanziario da parte della Confederazione”. È questo, in estrema sintesi, il contenuto del messaggio governativo approvato dal Consiglio di Stato sulla biodiversità. Il Cantone definisce questo passo “un sostegno alla qualità di vita e all’economica locale”. L’ammontare complessivo è pari a 22 milioni e 230 mila franchi, di cui il 51% (11,37 milioni) a carico della Confederazione, il 36% (8 milioni) del Cantone e il rimanente 13% (2,86 milioni) coperto da terzi, vale a dire Comuni, Patriziati, Consorzi, associazioni, aziende e privati. Ma le cospicue somme come saranno impiegate? “In Ticino ci sono 300 progetti in essere, di cui numerosi nel Mendrisiotto, in particolare sul San Giorgio, sul Monte Generoso (nella foto), al Poncione di Arzo, ma anche in luoghi urbani, tra cui Mendrisio, molto attivo su questo fronte” dichiara a l’Informatore Lorenzo Besomi, capo dell’Ufficio della natura e del paesaggio al Dipartimento del territorio. Gli investimenti – chiarisce il Governo nel messaggio – sono ripartiti in quattro campi d’azione definiti dall’accordo programmatico con la Confederazione e in base a settori prioritari, fra cui: il sostegno a progetti di promozione della biodiversità in agricoltura; la conservazione di biotopi, specie e habitat; nonché l’informazione, la sensibilizzazione e la formazione di partner attivi sul territorio, dagli enti pubblici alla popolazione, in particolare alle giovani generazioni.