Devastato l’orto dei ragazzi, la scuola sporge denuncia

0
178
I ragazzi davanti al disastro lunedì mattina.

Il gesto fa male. Anche perché è la quarta volta che succede. Davanti alla totale devastazione del loro orto didattico coltivato con cura e passione, i ragazzi della Scuola Speciale di Mendrisio restano quasi senza parola. Li vediamo nella fotografia che girano in silenzio fra cassette e aiuole rovesciate e spaccate. “Ma perché?”, “Chi può essere stato?”, si chiedono. Questa volta però la Scuola Media sporge denuncia.

Cosa accadrà ora? Lo chiediamo al direttore Francesco Doninelli: “Sì certo che sporgiamo denuncia. Verrà oggi (giovedì, ndr.) per questo scopo un agente della Polizia cantonale; – conferma il direttore – anche perché a partire dalla denuncia, la Polizia potrà visionare le telecamere degli stabili e dell’incrocio adiacenti alla scuola e magari si potrà vedere qualcosa”. Che idea si è fatto? “Credo sia successo nella notte fra domenica e lunedì perché sono stato qui a scuola il sabato e non ho visto nulla. Per una questione di principio, il Cantone non vuole posare telecamere nelle scuole. È una scelta politica più che di risparmio”. Le Medie, così come altre scuole, sono spesso confrontate con la scoperta – il lunedì mattina – di vetri rotti o nuovi graffiti ma l’incursione rabbiosa nell’orto è un’altra cosa, amareggia docenti e ragazzi. L’orto didattico è in divenire da 4 anni nel sedime sopraelevato da un muretto, proprio dinnanzi alle Medie della Città. “In quello spazio i ragazzi (19 suddivisi in due classi), guidati da uno dei loro docenti, compiono due ore di scuola ogni settimana e imparano a coltivare le erbe, le piantine, i fiori; – ci spiegano i docenti della Scuola Speciale che incontriamo sul posto – lo scorso anno abbiamo decorato tutte le cassette”. Nell’orto vengono approfonditi temi naturalistici come l’equilibrio fra le piante e gli insetti, nonché gli uccelli. Una scuola a cielo aperto.