Il Municipio di Mendrisio ha licenziato il Consuntivo 2021 dell’Ente Case Anziani Mendrisiotto (ECAM). Un anno, quello in esame, funestato dall’ondata pandemica Covid-19 come pure da una serie di criticità. E da un risultato contabile avverso poiché dal prospettato utile quantificato in 1,2 milioni di franchi si è giunti a un disavanzo di 180 mila franchi.
La Relazione sulla gestione 2021, allegata al messaggio municipale, chiarisce i motivi degli “sbalzi”, rimettendo il campanile al centro del villaggio. Citiamo i passaggi di maggior rilievo del documento: “Anche per l’anno 2021 – si legge – l’ente finanziatore, riconoscendo l’impatto della pandemia nella gestione delle Case per anziani ha previsto la neutralizzazione del risultato d’esercizio. Come però si ravvede dalla perdia di 180 mila franchi, questo riconoscimento non è stato globale, le cause sono da imputarsi all’introduzione del nuovo manuale di contabilità e l’adozione delle relative regole, a seguito delle quali il Cantone non ha considerato nel computo i costi non monetari (…)”. Il nuovo piano contabile è stato intodotto a seguito del progetto promosso dall’Ufficio degli anziani e cure a domicilio (UACD) in collaborazione con la SUPSI che hanno visto una modifica dei riferimenti numerici dei conti.
La Relazione sulla Gestione 2021 mette inoltre in rilievo che l’UACD ha proceduto alla revisione dei conti 2021 solo nel novembre 2023, con notevole ritardo rispetto al periodo di riferimento, e sottolinea: “A seguito della partenza dell’ex direttore a luglio 2023 (nel frattempo la direzione di ECAM è passata a Fabio Maestrini, ndr.) si sono occupate della redazione del presente documento la vice direttrice ECAM, nominata a novembre 2021 a tale funzione, e la responsabile finanze e controlling di ECAM, per tale ragione, alle scriventi risulta difficile poter circostanziare alcune delle scelte gestionali portate avanti dal signor Severino Briccola (l’ex direttore, ndr.)”.
Nel merito dell’esercizio 2021, la pandemia ha pesato parecchio: “ha prodotto effetti di portata enorme sugli aspetti gestionali, sulle regole di funzionamento delle strutture e di conseguenza sugli effetti finanziari derivanti”. Evidenziano ancora gli estensori del Rapporto: “Tra le difficoltà riscontrate possiamo annoverare senza dubbio il continuo cambio di scenari di riferimento, gli aspetti regolamentativi si susseguivano con incalzante ritmo e venivano adattati all’andamento generale internazionale, federale e cantonale. Il 2021 però è stato anche l’anno della svolta, grazie alla distribuzione dei vaccini nelle strutture”.
Ancora in merito alle cifre, il documento rende noto: “Dal profilo del finanziamento, oltre alla citata decisione di neutralizzare la perdita, anche per il 2021 si conferma il riconoscimednto delle misure straordinarie di accompagnamento alle reti stabilite dal Cantone, oltre quindi i parametri di base considerati per la definizione del contributo globale 2021 è stato riconosciuto un contributo per multistruttura pari a 2 milioni di franchi”. Alla voce ricavi, le entrate nel 2021 sono state caratterizzate dalle rette (9.3 milioni), dalla partecipazione delle Casse malati (7 milioni) e da Contributi e sussidi (12,5 milioni).
Il rapporto Pellanda
Intanto, il Municipio nel suo messaggio sui Consuntivi 2021 dell’ECAM che approderà prossimamente ai voti del Consiglio comunale, fornisce degli aggiornamenti sull’esito del rapporto del consulente esterno e indipendente, Giorgio Pellanda, a cui il Consiglio ECAM si è rivolto per una disanima di alcuni fattori di criticità, condivisi anche con la Commissione della gestione nel 2023. “La principale criticità è indubbiamente la mancanza di chiarezza su chi fa cosa dovuta a carenze regolamentative al momento stesso della costituzione e dell’avvio di ECAM. Si sono create molte aspettative, che evidentemente possono essere state in parte disattese, proprio per la carenza di regole nei riparti di autonomia e responsabilità a vari livelli, da quello strategico a quello operativo e finanziario. Il Consiglio ECAM crede fermamente nella necessità di porre chiarezza per continuare a operare con soddisfazione degli attori coinvolti”.
Il rapporto “conferma anche che purtroppo compiti e regolamenti non sono stati implementati neppure negli anni immediatamente successivi all’avvio dell’Ente, nel 2018”.
Il documento allestito da Pellanda propone dei correttivi. “Tra i primi interventi per consolidare la rete: l’approfondimento delle convenzioni in essere e l’allestimento di convenzioni che regolano in modo chiaro i rapporti tra l’ente gestore e le singole Fondazioni; chiare regolamentazioni su deleghe e responsabilità; revisione degli organigrammi e laddove necessario degli statuti; contratti di dettaglio per le Case per le Case per anziani con la definizione del processo preventivi/consuntivi relativa alla gestione dei budget finanziari e al rigoroso controllo dei flussi finanziari”.