“Centri d’asilo impegnativi”

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Nel 2022 è rimasta pressoché stabile, in termini di mole, l’attività della polizia più a sud del Canton Ticino, la Regione I di Chiasso: sono stati 6089 gli interventi, in linea con la media registrata negli ultimi anni. Ma se si guarda con la lente ai contesti in cui gli agenti hanno operato, vi sono ambiti in cui la casistica è aumentata. Alla voce giovani, sono cresciuti i casi di bullismo; in tema di incidenti stradali il numero ha conosciuto un balzo avanti (224, ossia il 24,4% in più rispetto al 2021), come pure le persone controllate.
Una tematica che rimane peculiare per la polizia comunale di Chiasso è quella dei richiedenti l’asilo. “Con il nuovo Centro federale d’asilo Pasture – ha evidenziato martedì nel corso dell’annuale conferenza stampa Sonia Colombo-Regazzoni, capodicastero sicurezza pubblica – sono in netto aumento gli interventi legati all’ordine pubblico. I pattugliamenti degli agenti della comunale e della polizia cantonale sono fortemente sollecitati. La situazione necessita un monitoraggio attento. Il numero di 350 ospiti è superato (a dicembre si sono registrate oltre 600 presenze). Numeri che si vedono e si sentono” – ha sottolineato la municipale, che ha aggiunto: “Chiasso da oltre 30 anni si mostra accogliente con i richiedenti l’asilo, ma, senza allarmismi, la situazione si fa critica, constatiamo persone poco rispettose. È pur vero che il numero di chi commette reati è basso. Chiediamo misure più severe per queste persone che delinquono”.

Agenti indagati, si attende
In termini di dati sulle oltre 5781 persone controllate nel 2022, la casistica maggiore ha riguardato i Centri per richiedenti l’asilo di Pasture e di Via Motta con 282 interventi (+106 unità rispetto al 2021). Proprio negli scorsi mesi durante due interventi ritenuti “muscolosi” riguardanti richiedenti l’asilo, agenti della polizia comunale di Chiasso sono finiti sotto inchiesta della Magistratura per l’ipotesi di reato di abuso di potere. Quali contromisure sono state adottate all’interno del Corpo per scongiurare simili situazioni? Il comandante, Nicolas Poncini: “La formazione degli agenti di polizia è di eccellente qualità. Ma la polizia non è programmabile, vive con sollecitazioni, stress e può sbagliare. Il contesto di Chiasso è particolare e vede una tipologia di interventi ripetersi ed essere limitata giuridicamente, pertanto il risultato può portare a frustrazioni. Con questo non scuso chi avrebbe sbagliato. L’inchiesta penale non è ancora conclusa. Come polizia non possiamo assolutamente tollerare che vengano compiuti eccessi rispetto alla formazione impartita. Quello su cui ci concentriamo maggiormente è lavorare sulla conduzione dei gruppi degli agenti esterni”. La capodicastero dal canto suo ha dichiarato: “In tanti anni di accoglienza dei richiedenti d’asilo non abbiamo mai avuto problemi. Due casi in pochi mesi possono fare notizia, ma può essere un caso. Il contesto a Chiasso è quello che è. Siamo tutti esseri umani. Aspettiamo l’esito della chiusura delle inchieste penali prima di prendere provvedimenti amministrativi”.
L’effettivo di polizia è intanto rimasto invariato a 54 e 4 agenti si stanno formando. Nel 2022 hanno pesato le assenze per malattia e infortunio per un totale di 9328 ore, che corrisponde a 5 agenti in meno. Nella formazione continua – novità a livello cantonale – 31 agenti sono stati formati per l’uso del laccio emostatico che permette di salvare vite umane in caso di incidenti stradali e infortuni. Salutata con favore l’assunzione di una nuova figura che mancava da anni a Chiasso, quella del vice comandante, nella persona di Christian Musso, cui è stato affidato fra l’altro il nuovo servizio Teseu (tratta degli esseri umani e prostituzione).
Da giugno sarà realizzato un servizio che vedrà un agente dedicarsi alla terza età, in sinergia con il responsabile dei servizi sociali di Chiasso, Andrea Bianchi, che ha spiegato: “Va valorizzato il costante lavoro di prevenzione e ascolto degli agenti. Abbiamo contattato 700 anziani over 75 per misurare quanto il Covid abbia influito per individuare le preoccupazioni emergenti”. La capo dicastero sicurezza pubblica ha spiegato che presto il Municipio risponderà a un’interrogazione in tema di droga, spiegando come l’intento sia “sempre quello di lavorare nel campo della prevenzione per fare in modo che i giovani non cadano nel degrado”. Significativa in tal senso la collaborazione con Ingrado.
Intanto, con l’allargamento del sistema di videosorveglianza ai Comuni limitrofi è stato registrato di pari passo un aumento dei casi di interesse amministrativo e penale. Il comandante Poncini ha fornito i numeri: “abbiamo 163 telecamere suddivise in 72 postazioni. Con la videosorveglianza copriamo Chiasso, Balerna, Morbio, Novazzano, Vacallo e Centro Pasture e l’anno scorso ci ha permesso di “monitorare” 226 eventi, di cui 170 richiesti dalla polizia cantonale”.
Altri dati. In ambito di sfratti, controllo abitanti ed esercizi pubblici sono stati 811 gli interventi (nel 2021 erano 609). Calati, invece, negli ultimi anni i precetti esecutivi: 3125 nel 2022 (erano 4423 nel 2019). Con le multe lo scorso anno Chiasso ha incassato 679 mila 397 franchi. “Ma la polizia non si fissa obiettivi d’incasso, è il risultato dell’attività normale” ha evidenziato Poncini.
Aumentati i furti (125 contro i 59 del 2021). Diminuite le rapine (3). Scese le postazioni radar: 127 (erano 165 nel 2019) ma le multe per superamento della velocità sono aumentate del 25% (3080, erano 2460 nel 2021). E gli incassi sono aumentati del 17,2% (197 mila 640 franchi).
Infine l’attività del Gruppo visione giovani: “A livello giovanile, oltre alla droga – ha osservato Poncini – preoccupano il bullismo (23 casi, ossia 22 in più rispetto al 2021), i problemi in famiglia (+8) e i consumi di alcol, mentre la casistica nuova sono i farmaci, usati dai giovanissimi per fabbricare cocktail dannosi quanto gli stupefacenti. Farmaci reperibili facilmente su internet”.