Val Mara o Basso Ceresio? Deciderà la popolazione

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Melano e il Ceresio. La regione ha buone carte turistiche da giocare.

Potenzialità turistiche da sviluppare (visto il fascino naturale dei luoghi di lago e montagna) e una qualità di vita da migliorare per le famiglie (dai bambini fino agli anziani) mantenendo aperte tutte le sedi scolastiche. Sono questi i due pilastri su cui si fonda il patto aggregativo che la Val Mara sta maturando in questi mesi.

Il pubblico non è davvero mancato alle serate organizzate nel periodo dal 23 settembre al 3 ottobre nei cinque Comuni coinvolti nel percorso verso l’aggregazione: Arogno, Bissone, Maroggia, Melano e Rovio. E neppure c’è stata penuria di domande, suggestioni o perplessità. Gli abitanti della Val Mara e del Basso Ceresio – in totale circa 5mila – volevano sapere cosa accadrà. In prima fila i loro cinque sindaci che compongono la Commissione di studio di cui è presidente Riccardo Costantini di Rovio (“il più giovane, scelto proprio per infondere un senso di fiducia nel futuro” ci dice il sindaco di Melano, Daniele Maffei). Il progetto prende forma e presto verrà elaborata la proposta d’aggregazione da sottoporre ai Consigli comunali e poi al Consiglio di Stato. Il documento dovrà contenere i punti essenziali del “matrimonio”. Anticipiamo qualcosa? Per la sede amministrativa del Comune unico sarà proposto Melano mentre i vari sportelli e i servizi saranno dislocati nei quartieri (cfr. pag. 13). Quale moltiplicatore d’imposta comunale ci si orienta verso un massimo di 85%. Il Municipio sarà composto da 7 membri e il Consiglio comunale da 30 persone. Si prevedono investimenti per 60 milioni di franchi da spalmare sugli interventi già previsti e su quelli futuri fino ai prossimi 10 anni. Resta l’incognita del nome: chi vive in pianura vedrebbe di buon occhio “Basso Ceresio”, chi invece ha radici più a monte sogna “Val Mara”. “Pensiamo di offrire alla popolazione la possibilità di scegliere fra le due varianti nell’ambito della votazione consultiva che avverrà a fine 2020 o a primavera 2021” annota Riccardo Costantini.

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