Càvea ad Arzo è piaciuta anche ai bambini

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Le cave di Arzo piacciono sempre di più. Fotografia di Nicolas Ausburger Rossi

Se, come sosteneva qualcuno, la seconda edizione è sempre la più difficile, si può dire che il Càvea Festival ha superato brillantemente la prova. Sabato 13 luglio, le cave di Arzo, gioiello del nostro territorio, hanno accolto sull’arco dell’intera giornata quasi 3’000 persone, per un evento artistico-musicale che in soli due anni è riuscito a entrare nel cuore della popolazione locale, e non solo.
Il pomeriggio – la novità di questa seconda edizione – si è rivolto infatti in particolar modo alle famiglie, proponendo, grazie alla collaborazione con l’associazione Cavaviva una lunga serie di spettacoli, concerti e installazioni artistiche. Alta la partecipazione, in particolare presso il palco dei Bagni Imperiali, sul quale si sono esibiti clown e performer che hanno fatto divertire oltre un centinaio di bambini. A regalare sorrisi sono stati Michelangela Martino, El Bechin, Katastrofaclown e soprattutto Dado Show, mimo, clown e mago canadese residente in Germania in grado di far sbellicare dalle risate attraverso la sua fisicità e le sue espressioni.
Molto apprezzata anche la presenza di due artisti visivi, il francese Jimbo e il luganese Han Sessions: con installazioni in muschio, il primo e disegni e pitture a tema, il secondo sono riusciti a affascinare centinaia di passanti che si muovevano fra una postazione e l’altra.
Sul fronte musicale, il pomeriggio ha offerto attimi di euforia durante il concerto dei Camillas, gruppo di Pesaro che ha persino scritto un brano per le cave di Arzo, mentre il jazz d’avanguardia degli OoopopoiooO ha avvicinato gli spettatori a un progetto più sperimentale, fatto di “cianfrusaglie elettroacustiche”, giocattoli e ambienti surreali.
Il Càvesa festival è entrato nel vivo a partire dalle 20, quando dal palco principale del maestoso anfiteatro naturalistico si sono esibiti i Bumblebees, gruppo luganese con un nuovo album fresco di pubblicazione, e i Make Plain, duo a km zero nato a pochi passi dalle cave che ad Arzo ha presentato in anteprima il suo nuovo singolo.
Il grande ospite è stato Nic Cester, cantante australiano noto per essere stato il frontman dei Jet, band che a inizio anni 2000 ha scalato le classifiche di tutto il mondo. Al pubblico, accompagnato dalla band “Milano Elettrica”, ha proposto brani dal suo disco solista, “Sugar Rush”, un incontro di vari generi, fra cui funky, blues e ballate rock, ma anche, inaspettatamente (“questo non lo faccio spesso”, ha detto), il pezzo che l’ha portato al successo globale con i Jet, “Are you Gonna be My Girl”.
“La presenza di un artista come Nic Cester al Càvea Festival”, spiega il direttore artistico Andrea Zinzi, “ci ha permesso di definire l’identità del nostro evento, che mira a essere al contempo regionale, nazionale e internazionale”. Da segnalare inoltre che per Nic Cester e la sua band si è trattato del secondo concerto in un giorno: poche ore prima aprivano l’esibizione dei Muse a San Siro di fronte a 50’000 persone.
Dal lato organizzativo, si dichiara soddisfatto il presidente dell’Associazione Càvea Festival, Luca Ruggeri: “L’edizione dello scorso anno ci ha permesso di prendere le misure; quest’anno abbiamo introdotto alcuni correttivi e questo ha favorito il buon funzionamento dell’evento. L’introduzione di bicchieri riutilizzabili ci ha permesso di anticipare quelle che sono le direttive della Città di Mendrisio, che li imporrà a partire dal 2021”.
Il festival, di cui Raiffeisen è il principale sostenitore, si è svolto in un ambiente sereno e festoso. Gli enti di pronto intervento e i servizi di sicurezza presenti in loco non hanno segnalano incidenti di rilievo. Molto apprezzato anche il servizio di bus navetta gratuito dalla stazione FFS di Mendrisio.