Un percorso articolato, tra le realtà vitivinicole ticinesi, sull’arco di due fine settimana. “Cantine Aperte” torna con l’appuntamento primaverile e fa il bis. 77 viticoltori hanno aderito alla manifestazione promossa da Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese – Ticinowine e spalancheranno le porte delle loro cantine a tutti i visitatori interessati. Sabato 25 e domenica 26 maggio nel Sottoceneri, il weekend seguente, 1° e 2 giugno, nel Sopraceneri.
Giunta alla 21.a edizione, la manifestazione si propone di mostrare al grande pubblico – a suon di degustazioni – la realtà vinicola ed enologica locale in costante evoluzione con un numero record di iscrizioni. Gli inizi, quasi in sordina, con una manciata di partecipanti – ha ricordato il presidente di Ticinowine Uberto Valsangiacomo, affiancato da Andrea Conconi, hanno tracciato la strada per una formula che ha conosciuto un ampio successo.
Il programma si aprirà oggi, venerdì 24 maggio, alla Casa del Vino Ticino di Morbio Inferiore, il “quartier generale” dei vini ticinesi: sarà possibile degustare i 19 nettari che si sono guadagnati le ambite medaglie durante l’ultima edizione del Mondial du Merlot. Ad accompagnare i grandi vini premiati ci saranno i formaggi di diversi caseifici ticinesi, per uno standing dinner a partire dalle 20 (le riservazioni sono gradite).
Sabato e domenica, 25 e 26 maggio, come detto, le aziende del Mendrisiotto e del Luganese accoglieranno i wine-lovers con assaggi, intrattenimenti e lo spirito conviviale che da sempre caratterizza “Cantine Aperte”. La stessa formula verrà riproposta i giorni 1° e 2 giugno nel Sopraceneri. Una decisione, quella di suddividere le proposte, suggerita dalla base – come ha precisato il presidente – che favorirà una più ampia conoscenza del territorio. E di un paesaggio reso davvero unico dalla ricchezza dei vigneti che lo punteggiano.
Madrina della manifestazione sarà Rosy Nervi, volto e voce della RSI che, accompagnata da Flavio Sala, ha voluto trasmettere il proprio entusiasmo per un mondo affascinante anche per i non esperti.
Protagonista assoluto di questo duplice appuntamento sarà il tradizionale Merlot, ma non mancheranno vitigni più “contemporanei”, i blend e le coraggiose proposte dei viticoltori della giovane generazione. “Cantine Aperte” schiude una finestra su un universo in continuo sviluppo.
Il vino è cultura del territorio, come ha rammentato Andrea Conconi. Grazie a momenti come questo è possibile (ri)scoprire che dietro a un bicchiere di vino c’è il lavoro di anni di molti uomini e donne e che è fondamentale avvicinarsi a questa realtà nel modo giusto.
Ciascun viticoltore, durante le giornate di “Cantine Aperte”, avrà l’opportunità di mostrare le innovazioni introdotte e di presentare il meglio della produzione, organizzando liberamente eventi collaterali – pranzi, cene, incontri con personalità, … – e applicando sconti e offerte speciali.
“Per rendere l’esperienza ancora più indimenticabile – ha osservato Valsangiacomo – il mio consiglio al pubblico è quello di pianificare gli spostamenti tra una cantina e l’altra, verificare gli orari di apertura e le attività collaterali proposte. Anche i temi delle bollicine, dei vini bianchi, degli assemblaggi, dei vitigni particolari o dei distillati sono un interessante spunto che merita un approfondimento”.
Sulle pagine www.ticinowine.ch e www.cantineaperte.ch si trovano tutte le informazioni sulle aziende che partecipano alla manifestazione, gli orari di apertura e i programmi di intrattenimenti previsti.