
Onorevole Gobbi, perché insiste nel voler chiudere la nostra polizia per integrarla in quella della città polo? Con la quale, peraltro, già collaboriamo benissimo, a piena soddisfazione dei due corpi? È questa la tela di fondo che accompagna da qualche anno il consuntivo della Polizia comunale di Stabio, fermamente decisa a non cedere davanti al progetto del Cantone di lasciare in piedi soltanto polizie dotate di un organico di almeno una ventina di agenti.
Non è, appunto, il caso di Stabio, che conta in tutto 7 agenti, comandante compreso. La popolazione di questa borgata di 4’600 persone ha grande stima della propria polizia: infatti, quando si è trattato di partecipare alla campagna itinerante “La polizia nelle piazze per dialogare con voi”, gli agenti hanno rilevato un buon interesse da parte dei cittadini per il loro lavoro “e a noi ha fatto piacere”, rileva il comandante Angelo Crivelli. Crivelli, prima di passare alla “comunale” di Stabio ha lavorato per 25 anni nella Polizia cantonale ed ha potuto vedere come a un certo punto il Cantone decise di togliere le gendarmerie, di cui la popolazione aveva grande rispetto. Le quali, sotto un altro nome, sono ricomparse qualche anno più tardi. “Per il Cantone – riflette Crivelli – è abbastanza semplice cambiare o riattivare dei servizi perché basta, in fondo, fare degli spostamenti di personale. Ma se un Comune, per varie ragioni, deve rinunciare al propro corpo di polizia, sarà ben difficile rimetterlo in piedi”. Un po’ come le scuole dell’infanzia in certi piccoli paesi, che una volta chiusi, addio.
Soccorso d’urgenza
In ogni caso la Polizia di Stabio ha ricevuto circa 1’400 richieste d’intervento nel 2018. Fra queste spicca un episodio che val la pena ricordare: il soccorso prestato ad un operaio colto da un infarto che lavorava alla costruzione di un distributore di benzina. Gli agenti di Stabio sono stati informati dal 144. “Siamo arrivati sul posto subito, forse mezzo minuto dopo aver ricevuto l’allarme dal 144. Sulla nostra vettura c’è il defibrillatore. Abbiamo praticato il massaggio cardiaco per lunghi minuti. Gesti che richiedono un impegno importante. Sono accorse anche le guardie di confine. Siamo riusciti a “riprendere” l’uomo. Sul posto il SAM – che fa sapere a chi è già sul posto una stima dei minuti occorrenti per piombare lì con i professionisti – e poi la Rega, verso il Cardiocentro. Abbiamo poi saputo che, purtroppo, questa persona, ancora giovane, non ce l’aveva fatta…”.
Non si può certo dire che soltanto la “prossimità” degli agenti di polizia, in questo caso di Stabio, sia provvidenziale nel soccorso d’urgenza; infatti in questi casi il 144 manda dei messaggi, una volta ricevuto l’allarme per questo genere di eventi, con un’app specifica, a coloro che si trovano in quel raggio, polizie, guardie di confine, pompieri, ma anche semplici cittadini che hanno seguito gli appositi corsi e che potrebbero trovarsi lì vicino; contano i minuti e anche i secondi in quelle occasioni.
I distributori di benzina
Ma l’episodio raccontato dalla Polizia di Stabio depone di sicuro a favore di coloro che ritengono un errore cancellare queste figure, in piedi, perlomeno a Stabio, dalle 7 alle 23, dunque anche negli orari molto amati dai rapinatori dei distributori di benzina. Gli agenti lo sanno e con la loro macchina si spostano da uno all’altro, si fermano qualche minuto sul piazzale. Una sicurezza anche per chi in questi posti ci lavora. “Ci conoscono, ci fanno ciao con la mano dietro le vetrine dei negozi…”. Sarà anche per questa vigilanza continua che lo scorso anno di rapine a Stabio non ce ne sono state. Pochi anche i furti, neppure una decina tra quelli andati a segno dopo lo scasso e quelli soltanto tentati.
Scorrendo l’elenco degli interventi e dei mandati, ecco la collaborazione con i partner: con la Polizia di Mendrisio sono stati eseguiti 64 servizi con una pattuglia mista che si muove nell’intero comprensorio.
La “Cantonale” sa…
Dal canto suo la Polizia cantonale ha richiesto 110 volte l’aiuto di Stabio per i primi interventi e per informarsi su persone e luoghi. “Sanno che noi conosciamo … vita e miracoli delle persone “problematiche” e questo è vantaggioso per tutti”. Nessun giro a vuoto neppure per consegnare i precetti esecutivi, 741, né per accompagnare 52 persone (accompagnamenti forzati) all’UEF di Mendrisio. Importante anche il numero dei controlli, 77, durati anche per mesi, per preavvisare il rinnovo di permessi per stranieri.
Gli agenti hanno dal 2018 una nuova mansione: dare un’occhiata a chi scende dal treno proveniente da Varese, sulla nuova linea ferroviaria che si collega con Mendrisio. La sede della Polizia è proprio lì, alla stazione, dove c’è anche lo sportello che ha visto una presenza degli agenti per 476 ore. I dati statistici sono stati presentati durante una conferenza stampa mercoledì. Il comandante era accompagnato dal capo del Dicastero sicurezza di Stabio, Luca Binzoni.