A marzo, da ventuno anni, Chiasso diventa capitale del jazz. Per quattro giorni ospita i nomi più noti e interessanti del panorama internazionale. Jazz and the City è il tema dell’edizione 2018 del Festival di cultura e musica jazz che, anno dopo anno, ha costruito una notorietà basata sulla genuina novità.
Il moltiplicarsi degli spazi per fare musica – annota Alceste Ayroldi, musicologo e critico musicale, introducendo il programma – “ha generato una sorta di polverizzazione dei gruppi, del pubblico, spingendo alcune musiche in una nicchia ben custodita da alcuni santoni. Il jazz, che è musica folclorica di diritto, ha sofferto tale inscatolamento: il jazz è per la gens, non per pochi eletti. New Orléans, Chicago, New York, Kansas City, sono state le capitali del jazz”. Tra l’8 e l’11 marzo Chiasso issa anch’essa il vessillo di capitale del jazz, che avrà quale “sindaco” Shai Maestro, artista israeliano in residence. Con un’anteprima – ormai tradizionale – al Teatro Sociale di Como sabato 3 marzo. Partirà alle 20.30 la notte del jazz con protagonista Enrico Rava, il jazzista italiano che con la sua tromba è diventato uno dei più convincenti solisti della scena europea. Dalle 22 alle 2 si potrà seguire un percorso all’interno del Teatro dove si terranno in contemporanea diversi concerti (www.teatrosocialecomo.it).
La kermesse chiassese al Cinema Teatro verrà aperta, giovedì 8 marzo alle 20.45, da Melismetiq che riunisce Arthur Hnatek (batteria, elettronica), Ari Bragi Kárason (tromba e flicorno), Rick Rosato (contrabbasso) e Shai Maestro (piano e Fender Rhodes). La serata proseguirà con Reis-Demuth-Wiltgen Trio (piano, contrabbasso, batteria) con Joshua Redman (sassofoni) quale special guest.
I riflettori si accenderanno, venerdì 9 marzo (alle 20.45) sul nuovo progetto di Maria Pia De Vito che coniuga la musica del miglior Brasile con il camaleontico vernacolo napoletano. Il viaggio attraverso la città del jazz proseguirà, dalle 22.15, con un omaggio a Didier Lockwood, noto violinista francese, purtroppo scomparso prematuramente, che avrebbe dovuto essere uno dei protagonisti del Festival: sul palco saliranno Biréli Lagrène (chitarre), Antonio Faraò (piano), Ameen Saleem (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria). Il piano solo di Shai Maestro chiuderà la serata.
Il talentuoso polistrumentista bellinzonese Max Pizio (sassofoni, clarinetti, flauto, Akai EWI) sarà ospite di “Jazz and the City” sabato 10 marzo alle 20.45, con l’Epic Jazz Trio che lo vedrà dialogare con Andi Appignani (organo Hammond) e Thomas Egli (batteria & wave drums). Guest Star del concerto d’apertura sarà il trombettista Fulvio Sigurtà. Alle 22.15 tornerà sul palco Shai Maestro accompagnato dal contrabbasso di Rick Rosato e dalla batteria di Arthur Hnatek. I ritmi della notte, dalle 24, saranno interpretati da Luca Sapio & Italian Royal Family. Dopo aver studiato canto lirico, Sapio si è dedicato allo studio del jazz e del blues, senza mai trascurare la ricerca di modi e tecniche diverse che possano esaltare le sue qualità vocali.
A chiudere il cartellone, domenica 11 marzo alle 17, ci sarà il verbo pianistico di Brad Mehldau, musicista che ha saputo ridisegnare i confini del pianoforte jazz. Il New York Times lo ha definito “il pianista più influente degli ultimi vent’anni”. Sempre domenica, ma alle 15 nel foyer del Cinema Teatro (entrata libera) verrà presentato “Ornette: Made in America” (1985), ultimo film del regista indipendente Shirley Clarke che cattura l’evoluzione artistica del pioniere del free jazz Ornette Coleman. Resident dj del Festival sarà quest’anno DJ Souljazz che sa spaziare con agilità ed eclettismo dal jazz al soul, dal funk all’hip hop.
Il Festival offrirà anche, al pubblico, un Jazz Restaurant e due punti bar aperti dalle 19 fino al termine delle serate.
Prevendite e informazioni: 091 695 09 16, www.centroculturalechiasso.ch.