Demolizione ex Jelmoli, il concorso è da rifare

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Lo stabile dell'ex Jelmoli.

(red.) Non è vicina come si pensava la demolizione dello stabile ex Jelmoli in Piazza del Ponte a Mendrisio. I lavori erano previsti per questo mese di ottobre ma la gara d’appalto per la demolizione è stata annullata “perché tutti gli offerenti hanno inoltrato un’offerta proponendo un importo superiore al preventivo depositato dal committente” ossia il Municipio della Città. A riferire di questa situazione durante la seduta di Consiglio comunale lunedì sera, è stato il municipale e capo del Dicastero costruzioni Daniele Caverzasio. L’argomento è stato toccato in risposta all’interpellanza sul futuro della Piazza, presentata dal consigliere comunale dei Verdi Tiziano Fontana. E allora cosa succede ora? La decisione di annullare la gara d’appalto è stata comunicata agli offerenti che non hanno interposto ricorso. “Con la decisione di annullare una gara a procedura libera – ha spiegato Caverzasio – la legge permette l’attuazione di una procedura di gara ad invito. Ufficio Tecnico Comunale e progettista hanno dunque raccolto informazioni sull’idoneità di alcune ditte e nel corso del prossimo mese sottoporranno i nominativi al Municipio per procedere poi all’apertura di una nuova gara d’appalto, questa volta ad invito. L’aggiudicazione avverrà 3 mesi dopo l’apertura del concorso”. Se si vedranno dei movimenti ancora questo mese ed in novembre sarà lo sgombero degli ingombranti e dell’arredo ancora presente nell’edificio. Intanto lo studio Consulenze Geologiche e Ambientali ha allestito un rapporto ambientale per la demolizione dello stabile. In base al rapporto è stata indetta una gara d’appalto per la bonifica di prodotti pericolosi e d’amianto ed è stato attribuito l’incarico. Per ragioni di sicurezza questi lavori verranno eseguiti in continuità con i lavori di demolizione. Una volta demolito l’ex Jelmoli – ha spiegato il municipale – sarà proposta una soluzione temporanea per la sistemazione della Piazza. “Come richiesto dal Cantone nel suo preavviso per la licenza edilizia della demolizione – ha concluso Caverzasio – la soluzione proposta andava rielaborata con il supporto di un architetto che sapesse proporre un progetto maggiormente adeguato all’importanza del contesto storico e urbanistico rispetto a quello integrato nella domanda di costruzione”. La domanda verrà dunque rielaborata in base alle discussioni scaturite. Come convenuto con il Comitato referendario, solo dopo la demolizione, si potranno definire i limiti della nuova procedura.