
Lunedì 13 gennaio, dopo alcune trattande burocratiche, tra cui la sottoscrizione della dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle Leggi da parte del consigliere comunale Andrea Mini (Plr), il Legislativo chiassese si è chinato come prima cosa sul preventivo 2025. Il presidente Daniele Godenzi ha infatti chiesto l’approvazione per portare il punto numero 12 ad inizio seduta; ma questo solo dopo aver appreso che il Municipio ha deciso di ritirare il messaggio dedicato al progetto di passerella ciclabile e pedonale sul torrente Faloppia tra via Cattaneo e via Dunant e il relativo credito di 852 mila franchi.
Sul voto
Dopo una discussione durata un’ora e mezzo i bilanci preventivi 2025 del Comune di Chiasso sono stati approvati dal Consiglio comunale con 32 sì, 9 contrari (tutti gli esponenti di Unità di Sinistra – I Verdi – Indipendenti) e 0 astenuti.
In apertura il presidente della commissione della gestione Mattia Varisco (Plr) ha esposto quanto contenuto nel rapporto di maggioranza invitando il plenum ad accettare il messaggio: “Il disavanzo d’esercizio pari a 5’887’954 è il peggiore degli ultimi anni e si ripeterà nei prossimi se non verranno prese le dovute misure di contenimento (…). In questo preventivo vengono però finalmente e per la prima volta precisati molti aspetti: il documento è finalmente chiaro e trasparente e le prime misure di contenimento si allineano con le richieste formulate in maniera esplicita nel rapporto sul consuntivo 2023”.
E sulla trasparenza del documento infatti la maggior parte dei gruppi politici si è dichiarata soddisfatta. Il capodicastero Finanze Luca Bacciarini per l’occasione ha affermato: “È indubbio che siamo in una situazione precaria. Approfitto per spiegare in questa sede come intende operare il Municipio per rientrare nel bilancio perché abbiamo una visione ben chiara per i prossimi anni. La prima fase è stata quella di un controllo minuzioso di tutti i conti, con la centralizzazione degli acquisti e gli addebiti interni. La seconda fase vuole diminuire i costi del personale: vogliamo tagliare senza fare danni o creare disagi e quindi stiamo valutando un ridimensionamento della massa salariale, così da evitare i tagli dei servizi”. L’intento del Municipio è quindi chiaro e lavorerà pure sull’attrattività di Chiasso per cercare di far crescere le entrate.
Amedeo Mapelli (il Centro) ha sottolineato che “Chiasso, per i suoi abitanti, non è solo un posto dove lavorare, una stazione da cui partire o una frontiera da oltrepassare, ma è molto di più. E cosa sarà lo si può intravedere in questo preventivo, in cui si nota un cambio di paradigma. Il gruppo voterà “sì”, ma è giusto ricordare che questo preventivo è figlio di una parziale inadempienza, negli anni passati, del Municipio, nonostante le innumerevoli segnalazioni giunte dai vari Rapporti commissionali e dalle fila del Centro. Purtroppo tutto ciò che temevano si è inevitabilmente avverato! Ci saranno delle scelte politiche fondamentali da prendere: ci vuole una visione chiara, forte e lungimirante per guardare al futuro con fiducia e responsabilità”.
Dal canto suo Davide Rampoldi (Plr) ha reso noto che “le carte sono in tavola e sono scoperte. Questo documento fa finalmente luce nella nebbia chiarendo lo scenario tempestoso che ci si staglia davanti. Il disavanzo d’esercizio previsto è uno schiaffo che riporta ad una realtà che peraltro già più volte negli scorsi anni la commissione della gestione non aveva mancato di sottolineare nelle sue analisi. Le misure per il contenimento dei costi presentate nel documento e ben spiegate evidenziano però una strategia sostenibile che vuole mettere il cittadino e le sue necessità al centro del progetto e quindi il Plr darà luce verde”.
Claudio Schneeberger (Lega-UDC-Indipendenti): “Pensare di bocciare il preventivo sarebbe fuori luogo: la situazione va presa in mano tutti insieme, collaborando a pieno regime con il Municipio nell’intento di ridurre questo importante disavanzo. Per il nostro gruppo c’è comunque soddisfazione per quanto fatto finora dall’Esecutivo, soprattutto per quanto presentato da alcuni dicasteri molto virtuosi nel proporre misure concrete ed attuabili”.
“Voragini finanziarie, possibile fallimento del Comune. Oggettivamente i dati ci dicono che abbiamo un preventivo di deficit da quasi 6 milioni e che si ripeterà nei prossimi anni… senza dimenticare il debito con le banche di 110 milioni. Io mi chiedo come faremo a superare tutto questo”. È con queste parole che ha preso la parola Marco Ferrazzini (US – I Verdi – Indipendenti) ed ha aggiunto: “devo dire di essere d’accordo con l’onorevole sindaco quando – pochi giorni fa – al Cinema Teatro ha detto che non userà l’accetta… sono d’accordo perché effettivamente ci vorrà la motosega!”. Ferrazzini infatti ha rimarcato le criticità e ha concluso: “sono pessimista riguardo questo atteggiamento di banalizzazione, se non addirittura negazione, della realtà che dura da anni (storicamente è iniziato nel 2008) e che è indice di una mentalità politico-amministrativa disastrosa. Di fronte a questa situazione bisogna essere chiari, onesti e realisti: l’aggregazione è la salvezza del Comune di Chiasso, perché senza quella non riusciremo a far fronte a tutti gli impegni finanziari; se Chiasso va male ne soffrirà tutta la regione”.
“Il debito elevato del Comune – ha sottolineato il sindaco Bruno Arrigoni, a capo delle finanze negli ultimi 8 anni, è un dato che accomuna molte realtà pubbliche del Cantone e all’estero. I soldi che abbiamo speso – ricordiamoci anche della pandemia – sono stati investiti per il bene della popolazione chiassese. Non siamo alla canna del gas e non siamo degli sprovveduti e nei prossimi anni cercheremo di risparmiare in tutti i dicasteri”.
“Respingiamo il messaggio sul preventivo” ha dichiarato Kavashar Ratnam (US-I Verdi). Il firmatario del rapporto di minoranza ha poi affermato: “il no è una critica per il ritardo sul lavoro… il Municipio è sempre stato reso attento. Quello presentato è un documento redatto nella giusta direzione ma in ritardo e che presenta un deficit da non sottovalutare: è un passo insufficiente per avere la nostra fiducia”.
Sul moltiplicatore
Giorgio Fonio (il Centro), durante la seduta, ha chiesto come mai non sia stato preso in considerazione l’aumento del moltiplicatore per contrastare il deficit. La risposta è giunta da Mattia Varisco: “È stato un tema di discussione in seno alla commissione della gestione, ma visto che l’Esecutivo non proponeva il ritocco del moltiplicatore (che è stato confermato all’88%, ndr.), come maggioranza abbiamo concordato di adottare la linea proposta dal Municipio”.