Le superformiche all’attacco

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Chiedono forse il domicilio, le Tapinoma magnum che si presentano nell’area davanti al Municipio di Mendrisio? Scherzi a parte, il problema di queste formiche invasive è serio. Malgrado sia inverno, l’insetto africano prosegue la sua marcia espandendosi qua e là sul territorio svizzero ed il Mendrisiotto è attaccato in modo preoccupante.

Gisella Novi, della Sezione Protezione aria, acqua e suolo (SPAAS) del Dipartimento del territorio conferma: “Siamo venuti ancora in sopralluogo alcuni giorni fa ed effettivamente possiamo dire che i punti peggiori sono Mendrisio e Rancate. A Mendrisio la Tapinoma magnum è presente in maniera importante nell’area del Municipio, in via Maderno, Via Campagnadorna. A Rancate l’area invasa è parecchio estesa. Inoltre abbiamo avuto segnalazioni da Balerna e Ligornetto. In questi due Comuni verificheremo a inizio gennaio. A Rovio avevamo avuto il primo caso l’anno scorso e da quel momento ci siamo attivati ma devo dire che quest’anno nel Mendrisiotto è esplosa la situazione.”. Questa dunque l’attuale geografia momò dell’insetto che – se disturbato – mostra segni di isterismo e attacca morsicando. Cerca cibo e non è pericoloso per l’uomo ma compromette giardini, colture e l’equilibrio naturale locale, senza contare che – dove riesce – entra nelle case senza chiedere “permesso”. “Non esiste al momento nessun prodotto di lotta che sia omologato” spiega Gisella Novi anticipando che a livello svizzero sta per essere inviata all’Ufficio federale dell’ambiente la richiesta per l’omologazione d’emergenza di un trattamento. “Oltre le Alpi – aggiunge – c’è una sola regione che è riuscita a debellare la superformica, le altre ci convivono applicando ogni anno dei trattamenti che non bastano a risolvere l’invasione”.

Non c’è tempo da perdere. Nel 2025 sarà dunque richiesta a Berna l’omologazione d’emergenza di un prodotto considerato efficace per battere l’insetto che popola gli incubi di chi ne è confrontato direttamente. Seppur un po’ intontite dal freddo invernale, le formiche africane proseguono la loro espansione. Ce ne parla Franca Negrini, la cui proprietà di via Maderno a Mendrisio è letteralmente invasa. Era stata lei, nell’ottobre scorso, a lanciare l’allarme rispetto a questo insetto, dalle pagine de l’Informatore. “Al momento so che sono arrivate fino al palazzo del Municipio, hanno raggiunto anche via Vignalunga (anche nei piani alti) e si sono spinte fino a Rancate. Nelle ore più tiepide della giornata, io le trovo dappertutto ma sono più lente per via del freddo e non ci sono uova…”. Dunque le regine stanno riposando e chissà quante ne produrranno a primavera di uova! Come si potrà fronteggiare la situazione? Lo chiediamo a Gisella Novi della SPAAS. “Da aprile a novembre andranno effettuati i trattamenti grazie all’intervento di un disinfestatore autorizzato. Siamo in contatto con l’Ufficio tecnico comunale di Mendrisio al quale abbiamo chiesto di coordinare l’operazione. Bisogna vedere come porsi nei confronti dei privati invasi e occorre organizzare l’intervento in modo che possa rivelarsi efficace non solo per una proprietà ma per l’intera area attaccata”.
Al nord delle Alpi, queste superformiche sono già note dal 2012. È da allora che si cercano delle soluzioni per arginarle. Lo scorso mese di marzo, a Bellinzona il Dipartimento del territorio ha organizzato un incontro di informazione aperto al pubblico durante il quale era stato annunciato che le formiche invasive del gruppo Tapinoma magnum erano purtroppo arrivate anche in Ticino. “Il riconoscimento e la lotta tempestiva a questo insetto sono importanti per contenere i danni che arrecano nei giardini privati e nelle zone urbane” era stato detto, illustrando le esperienze di lotta messe in atto in altri Cantoni della Svizzera.

Caratteristiche
della Tapinoma magnum
Si tratta di formiche originarie della regione mediterranea (Nord Africa e del Sud-Ovest dell’Europa), di colore nero-marrone, caratterizzate da grosse differenze di dimensione degli individui (lunghezza 2–5 mm). Hanno una forte attività di scavo e formano nidi nel terreno fino a 1 metro di profondità, le cui entrate sono caratterizzate dalla presenza di piccoli mucchietti di terra scavata. A differenza delle specie autoctone, la formica Tapinoma ha centinaia di regine in nidi parziali e queste possono unirsi e formare delle supercolonie con nidi collegati tra di loro e milioni di individui. Di conseguenza queste formiche possono riprodursi in modo quasi esplosivo in pochissimo tempo.
La superformica tollera diversi tipi di clima e non è schizzinosa in fatto di cibo; si adatta nutrendosi di tutto (dalle briciole di pane ai piccoli insetti). Se viene schiacciata emana un odore di putrido (simile a burro rancido o spazzatura).

Problema
Causano infestazioni in zone urbane e periurbane; dove presenti in massa possono risultare molto fastidiose per la loro aggressività (mordono ma non pungono e non iniettano veleno). Inoltre, possono avere effetti negativi sulla biodiversità delle specie locali a causa dell’elevato fabbisogno alimentare. Una volta installate in un nucleo abitato, sono molto dicili da eradicare.

Diffusione in Europa e Svizzera
Vengono diffuse passivamente attraverso il commercio di piante mediterranee. Possono essere trasportate pure tramite materiale edile e scarti vegetali provenienti dal giardino.
A partire dal 2000 sono state segnalate in diversi paesi dell’Europa settentrionale (Germania, Belgio, Olanda e Svizzera). In Svizzera le prime segnalazioni risalgono al 2012 e provenivano dal Canton Vaud, segnalava nel 2021 Daniel Cherix del Dipartimento d’écologia e d’evoluzione dell’Università di Losanna. Si parlò di una specie di formiche appartenenti al gruppo Tapinoma nigerrimun che comprende 4 specie, 3 delle quali invasive (T. magnum, T. darioi, T. ibericum). Dopo il Canton Vaud, è stato il Cantone Zurigo a individuare due colonie nel 2019, per eradicare le quali si sono investite grandi risorse. Una ventina le colonie scoperte lungo le rive del lago di Ginevra. In Ticino le Tapinoma sono segnalate dallo scorso anno.

Per informazioni:
www.ti.ch/neobiota
Gruppo di lavoro Organismi alloctoni invasivi Ticino

Per segnalazioni:
annunciarsi alla Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo (dt-spaas.neobiota@ti.ch, tel. 091 814 29 71).