
“Se non vengono diramati comunicati meteo di allarmi particolari, per noi si tratta sempre di normale attività. Ogni giorno, 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno, abbiamo un picchetto fisso che impegna trenta uomini a settimana”. Così assicura il comandante dei Pompieri del Mendrisiotto Corrado Tettamanti alla luce delle allerte di maltempo che hanno investito nei giorni scorsi il distretto. “Se non escono dei gradi di pericolo alti, noi non possiamo aumentare il nostro dispositivo. Solo di fronte a un’allerta 5 siamo chiamati ad organizzare un picchetto permanente in caserma”.
L’evento più ragguardevole dei giorni scorsi risale a domenica sera 6 luglio, quando l’acqua è scesa con forte intensità sul Mendrisiotto, accompagnata da venti tempestosi, provocando cadute di alberi, allagamenti e tetti scoperchiati. Ancora il comandante cui è affidata la gestione del Centro di Soccorso di Mendrisio: “la nostra regione è stata colpita da un violento temporale. Domenica pomeriggio dalle 15.45, il nostro Centro di Soccorso ha registrato una ventina di mobilitazioni, richieste d’intervento per allagamenti di strutture e caduta di alberi sulle strade cantonali e comunali, come pure scoperchiature di tetti”. Quali sono stati i Comuni particolarmente toccati? “Mendrisio, segnatamente i quartieri di Rancate, Ligornetto e Genestrerio. E poi Balerna, Chiasso, Vacallo, Coldrerio, Novazzano e Morbio Inferiore. Oltre al gruppo di guardia festiva sono stati mobilitati due gruppi d’intervento supplementari per un totale di 28. È stato costituito un posto di comando al CPI per la gestione. Tutto è funzionato per il meglio, senza feriti e con danni molto contenuti”.
Anche lunedì sera, 7 luglio, una nuova allerta di grado tre ha mobiliato i pompieri: “Siamo intervenuti con due gruppi d’allarme impiegando una ventina di uomini” – spiega Teattamanti. “A Rancate abbiamo registrato la caduta di piante. Stessa situazione lungo la strada cantonale della Valle di Muggio, tra Bruzella e Cabbio e sulla tratta che sale tra Castel San Pietro e Campora”.
Acqua alta sulle strade hanno indotto i conducenti alla massima prudenza. E proprio il 7 luglio dello scorso anno, nel pieno dell’estate, è stato un giorno di maltempo che il comandante dei Pompieri del Mendrisiotto ricorda ancora con precisione: “Abbiamo eseguito ben 110 interventi con più di 70 militi in servizio”.