Un archivio parlante dei ricordi

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Qual è lo scorcio di Mendrisio che, più di altri, ha conquistato il cuore dei residenti? È quanto intende mettere in luce il progetto ideato dalla Corporazione dei Patrizi di Mendrisio con il sostegno dell’Archivio Cantonale delle fonti orali. Attraverso l’iniziativa intitolata Ul mè angulin da Mendrís, si procederà a una raccolta significativa di informazioni, grazie a interviste registrate. Gli interpellati avranno modo di descrivere l’angolo preferito del capoluogo, quello che li ha emozionati e che è rimasto loro nel cuore in gioventù.
“Non vi saranno limiti” anticipano i responsabili. Si potranno descrivere quei luoghi, ma anche quei suoni e quei sentimenti vissuti. Verrà offerta l’opportunità “di condividere il proprio passato per contribuire a formare pian piano con tutte le altre interviste un’idea che, a differenza delle cartoline di un tempo, farà rivivere a colori la vita nella Mendrisio di inizio/metà Novecento”.
La Corporazione dei Patrizi, con questo progetto, si avvale di un metodo già impiegato in altri Comuni: le interviste dirette mirano a salvaguardare i ricordi dei singoli e della comunità. L’obiettivo è quello di costituire “un archivio toccante, vivo e pieno di emozioni che aiuterà a tramandare le voci e i ricordi popolari per le future generazioni”.
L’invito è dunque quello di non lasciare cadere nell’oblio i ricordi più cari. “Date spazio alla vostra memoria e partecipate numerosi annunciandovi al numero 079 551 46 68 oppure all’indirizzo mail corporazione@patrizi-mendrisio.ch” esortano gli organizzatori: “dateci la possibilità di prenderci cura delle vostre testimonianze del tempo che fu e di tramandarle ai posteri come si fa con un prezioso gioiello”.
Il primo termine per le iscrizioni è fissato al 18 aprile. Le interviste verranno pianificate di volta in volta con tutti i partecipanti.