La nuova A2: visione condivisa col Cantone

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Le alberature simbolo del tratto finale dell’autostrada in territorio di Chiasso.

La visione – sarebbe infatti prematuro ragionare in termini di progetto – è a lungo raggio e irta di ostacoli, ma l’interesse è patente. L’idea di spostare il tracciato dell’autostrada nel Basso Mendrisiotto, immaginando una nuova galleria sotto il Penz, è stata illustrata martedì al consigliere di Stato Claudio Zali e ai funzionari del Dipartimento del territorio. La presentazione è stata curata dall’autrice dello studio, l’arch. Elena Fontana; studio del quale, in gennaio, il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni aveva parlato per la prima volta alla popolazione. Passo dopo passo l’interesse è cresciuto e oggi, tra i sostenitori, figura anche il Cantone che ha manifestato il proprio interesse al termine dell’incontro svoltosi a Bellinzona che ha riunito i rappresentanti dei Comuni di Chiasso, Morbio Inferiore, Balerna, Vacallo e Novazzano e il presidente della Commissione regionale dei trasporti Andrea Rigamonti.

Il commento di Claudio Zali è stato molto schietto; se da un canto non manca l’interesse per una proposta alternativa, dall’altro il direttore ha rammentato le molte difficoltà che il progetto potrebbe incontrare a causa del grande numero di attori in campo: Confederazione svizzera e Stato italiano, Cantone, enti locali, USTRA, FFS…

Nondimeno, una prima mossa è stata compiuta. “È comunque una visione che vale la pena approfondire” è stato il commento a caldo di Bruno Arrigoni che ha mostrato soddisfazione al termine della riunione con i vertici del DT e ha parlato di “incontro positivo”. Perplessità legittime sono state avanzate invece da Novazzano, in quanto il nuovo tracciato dell’A2 toccherbbe in maniera importante il territorio del Comune.

All’arch. Fontana è stato ora chiesto di affinare lo studio. La tappa successiva permetterà agli attori di riflettere su una visione più sostanziosa, che sarà condivisa con le autorità cantonali. 

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