
Chiamiamola un’azione corale per rigenerare una parte della montagna. E l’immagine a lato mostra una fase dei lavori compiuti al Bosco Sassalto del Generoso, dove gli abeti erano in stato di degrado maggiore rispetto a quello che ci si attendeva. Si noterà che, abbattendo le piante, il Cantone ha imposto di lasciare i tronchi (la ceppa) per fermare la neve e per favorire la biodiversità con animali e vermi. La recinzione tutt’attorno serve a evitare che vi entrino invece ungulati e altri animali selvatici. Come si è giunti a tutto ciò? Lo chiediamo a Pietro Gianolli, presidente della Società Cooperativa Proprietari di bosco del Mendrisiotto. “Il grosso progetto era pronto per la fase esecutiva già nel 2023 ma ha conosciuto ritardi per l’attesa del nullaosta cantonale. In quell’anno si è anche abbattuta una tempesta sugli alberi. La realizzazione del progetto è dunque iniziata nel 2024 con la meteo propizia e la direzione dei lavori curata da Pietro Baragiola ed è durata meno del previsto. La piantumazione è terminata quest’anno”. In pratica, la Cima di Sassalto sul Monte Generoso è stata pelata a causa dello stato in cui versavano le piante e sono state messe a dimora altre piantine. L’operazione è avvenuta con un investimento di 710 mila franchi di cui il 70% dei costi coperto da sussidi federali e cantonali; lo scenario rimanente trova sostegno in fondazioni o Comuni; ne sono collegati Mendrisio, Castel San Pietro e Val Mara. Per dare vita a questo e ad altri scenari della Montagna momò, già nel 2017 si era costituita la Società Cooperativa Proprietari di bosco del Mendrisiotto che aveva iniziato a seguire le indicazioni dello studio promosso dall’Associazione dei Comuni del Generoso. Si parlerà di tutto ciò e di altro durante l’assemblea annuale della Società Cooperativa Proprietari di bosco del Mendrisiotto il 1° dicembre alle 20 nella sede dell’Associazione dei Comuni del Generoso al Lattecaldo, a Morbio Superiore-AFOR in via San Martin 1. All’assemblea di lunedì 1° dicembre nella sede dell’Associazione dei Comuni del Generoso a Morbio Superiore (cfr. pagina 1) saranno presenti i rappresentanti dell’Ufficio forestale 6° circondario e l’ingegner Pietro Baragiola dello Studio Fürst & Associati, responsabili dei progetti selvicolturali, che potranno fornire gli aspetti tecnici ai presenti. Ed è prevista anche la presentazione dell’idea di un nuovo progetto.
“Al momento sono circa 100 i soci dell’Associazione. Essere soci costa 20 franchi una volta sola e poi chi lo diventa, si impegna ad affidare a noi la delega alla gestione del bosco e noi siamo abilitati ad esprimerci a nome del socio. La proprietà è molto frazionata e permette di dare il via a tutti i progetti” spiega il presidente della SCPBM Pietro Gianolli.
Di fatto, è già stato realizzato un sentiero di servizio e si sta pensando di dar vita a un sentiero didattico per mostrare le specie messe a dimora. Si pensa a latifoglie come maggiociondolo, faggio e sorbo per garantire i cambiamenti di colore stagionali. L’operazione è quindi terminata prima del previsto. Lo studio per concepire la rinascita della Cima del Monte Generoso era stato allora promosso e seguito da Cristina Solari nella sua veste di segretaria dell’ACG.







