
Approderà nelle sale ticinesi – a Mendrisio l’anteprima martedì 25 novembre alle 18 al Cinema Plaza alla presenza del regista e dei protagonisti – lo straordinario film Trop Chaud. Anziane per il clima vs. La Svizzera di Benjamin Weiss.
La pellicola condensa in 78 minuti la coraggiosa battaglia – tuttora in corso – messa in atto da un gruppo di donne attiviste provenienti dalla società civile di tutte le regioni svizzere (Ticino incluso) che, stufe delle ondate di caldo sempre più frequenti, hanno denunciato il Governo svizzero davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) di Strasburgo, sostenendo che esso non protegge sufficientemente la loro salute. Il risultato? Una storica e clamorosa vittoria: il 9 aprile 2024, infatti, i giudici hanno sancito che la protezione contro gli effetti potenzialmente letali del cambiamento climatico rappresenta un diritto umano. Una sentenza trionfale per le Anziane per il clima.
Per saperne di più sulla genesi del film abbiamo interpellato il regista e produttore per la MattoGrosso Benjamin Weiss, 42 anni, di Zurigo ma con origini nel Mendrisiotto, a Tremona, in quanto parente dei celebri scultori Max e Petra. “Tutto ha avuto inizio nel gennaio 2023. Ero stato interpellato per fare un video di tre minuti sulla campagna delle attiviste. Poi, conosciuta la storia di queste donne e la loro volontà di andare a Strasburgo, mi ha toccato molto. E la loro causa per il clima, la difesa dei diritti umani e la promozione di un dibattito pubblico su questo tema mi hanno convinto e ingaggiato completamente. Prima solo Greta Thunberg aveva suscitato così ampia discussione”.
Dunque ha deciso di accendere i riflettori, portando la videocamera dentro la sede della Corte europea di Strasburgo? “Esatto. Abbiamo dapprima filmato la prima udienza. Là ho avvertito la forza, l’importanza della causa. Poi però sono anche giunte le domande volte a sapere come trovare i mezzi finanziari per produrre un film di questa portata. Decisivo è stato l’incontro con Daniel Hitzig, che è poi divenuto co-autore e co-produttore di Trop Chaud. La soluzione finanziaria è stata il lancio di una colletta crowdfunding sul sito web di Trop Chaud. Nel frattempo l’associazione Le anziane per il clima ha superato i 3 mila affiliati. Il crowdfunding ha raccolto un terzo dei finanziamenti, un altro terzo è stato coperto da alcune fondazioni, tra cui Greenpeace, e la rimanenza è arrivato da sostenitori privati”.
Poi la causa vinta davanti alla Cedu ha decisamente accelerato le cose? “Sì, quello è stato un grande successo: a quel momento la storia andava raccontata in un film, che rappresenta il mio primo lungometraggio. A questo punto si trattava di trovare una valida drammaturgia. Abbiamo optato per una narratrice esterna – nella versione italiana la voce è affidata all’attrice Graziella Rossi di Arzo”.
Ora quali effetti avrà la sentenza della Cedu? “Sebbene la politica svizzera abbia difficoltà ad accettare questa sentenza, essa ha già suscitato grande scalpore a livello internazionale. Numerose altre cause relative al clima sono attualmente pendenti presso diversi tribunali internazionali. La lotta de Le anziane per il clima comunque prosegue e sono previste altre azioni sul cambiamento climatico. Nel film mostriamo le gravi conseguenze climatiche anche in Ticino con le immagini delle tragedie avvenute nel giugno 2024 in Vallemaggia e in Val Bavona. Stiamo lavorando affinché Trop Chaud possa essere visto anche all’estero per diffondere l’importante lotta ingaggiata da Le anziane per il clima”.
Che cosa spera Benjamin Weiss dopo aver girato questo film? “Per me la speranza è che il successo avuto da Le anziane per il clima possa diventare un’occasione per una vera e propria discussione collettiva sull’argomento. In Svizzera sappiamo già di aver superato la soglia dei 2,8 gradi di temperatura rispetto alla media preindustriale. Le alpi svizzere hanno raggiunto la quota di caldo più alta a livello europeo e per i prossimi anni i pronostici non sono rassicuranti. La politica e la società in generale non sembrano voler ascoltare Le anziane per clima, quando invece rappresentano la voce più saggia e meritano il nostro pieno rispetto”.







