Le notti brave dei ragazzini a Coldrerio

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Sono una settantina di ragazzini fra i 9 e i 15 anni e fra loro c’è chi urla e fa schiamazzi. La musica, la ascoltano ad alto volume. E poi sgasate di motorini e piccole moto: chi è in sella si lancia lungo le vie comunali e cantonali ad alta velocità e addirittura si parla di gare in cui vengono percorse le rotonde stradali in contromano infischiandosene del traffico e dei rischi. A ritrovo concluso, tocca constatare danneggiamenti e vandalismi sulle proprietà private e pubbliche, nonché uno scenario di littering dove spiccano cocci di bottiglie di superalcolici. Succede da alcuni mesi sistematicamente il venerdì e il sabato sera (a volte anche in settimana). Dove siamo? A Coldrerio, attorno alla Casa per anziani Parco San Rocco dentro la quale – per assurdo contrasto – vigono i ritmi lenti degli anziani (cfr. immagine a tema ricostruita).
Oltretutto, a generare ancora maggiore apprensione è l’età dei ragazzi. Giovanissimi che provengono un po’ da tutta la regione e si presume anche da oltre confine. I loro meeting oltre che sul piazzale del Parco San Rocco, si tengono attorno alle scuole. Tutto ciò genera disturbo e preoccupazione per i rischi che corrono questi adolescenti e anche la popolazione che si trova a transitare. La misura a Coldrerio è colma. Chi vive nell’area di questi ritrovi non sopporta più un contesto così incandescente e nelle autorità cresce il timore che in questo contesto possa diffondersi l’uso di sostanze proibite. Non è stato a guardare il Municipio di Coldrerio che in queste settimane ha sollecitato l’intervento della Polizia comunale di Mendrisio e del Servizio Prossimità Giovani Mendrisiotto e ha ingaggiato un’agenzia privata di sicurezza per i controlli. Tuttavia la situazione non è migliorata per nulla. Anzi, si può dire che si è aggravata. I raduni continuano. Esasperate, le autorità di Coldrerio hanno inviato una lettera di richiesta d’aiuto e collaborazione a tutti gli altri Esecutivi del Mendrisiotto, alla Polizia comunale di Mendrisio, al Comando della Polizia cantonale a Bellinzona, ai responsabili dei Servizi sociali di Chiasso e Mendrisio e al Servizio Prossimità Giovani del Mendrisiotto. Oltre a questa lettera, vi è da segnalare un incontro-confronto fra le autorità, che si è svolto di recente.

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