Ragazzi di Coldrerio? La via del dialogo e del rispetto

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“Credo che dialogo, rispetto e sensibilizzazione, siano l’orientamento da seguire per   sciogliere la situazione di tensione venutasi a creare a Coldrerio”. È il punto di vista di Daniele Caverzasio, a capo del Dicastero Socialità e pari opportunità a Mendrisio. “Dialogo fra i ragazzi e noi, – aggiunge – rispetto delle regole soprattutto nell’ambito stradale e delle leggi in generale, e sensibilizzazione delle famiglie e della scuola”. Il municipale della Città – al quale fa riferimento il Servizio di prossimità giovani Mendrisiotto – spera che possa crearsi un ambiente piacevole e nello stesso tempo rispettoso. Sia Daniele Caverzasio che la sindaca di Coldrerio, Tatiana Solcà Audrino (a seguire) indicano questi principi, spiegando invece di voler evitare la repressione o l’introduzione di nuovi divieti e misure di restrizione.
Tuttavia la situazione è definita di “grave preoccupazione” dall’Esecutivo di Coldrerio. Cosa succede? La pressione è salita nel quartiere del Parco San Rocco e nell’area del campo sportivo e di Piazza Mola, dopo che – da diverse settimane – assembramenti di 60-80 ragazzi fra i 12 e i 16 anni, agitano le serate dei fine-settimana del paese, con schiamazzi e danneggiamenti nonché creando parecchia apprensione soprattutto per i rischi legati alle scorribande sulle strade comunali, cantonali e sulle rotonde con motorini e altri mezzi. Se il contesto è agitato,  questa è la direzione emersa dopo il confronto chiesto dall’Esecutivo di Coldrerio, lo scorso 12 maggio, con i capi dei Dicasteri sociali di Mendrisio e Chiasso. Aggiungiamo che le autorità di Coldrerio hanno inviato una lettera a tutti i Municipi della regione e ai responsabili delle Polizie comunali e cantonali, nonché al Servizio di prossimità giovani, per sciogliere il “nodo”. Si sonda anche la possibilità di un altro luogo in alternativa al centro di Coldrerio.
Ragazzi agitati nelle sere di Coldrerio. Sono minorenni (di II e III media o poco più) e si radunano in massa, a volte anche dai 60 agli 80. Si cerca la via del dialogo e della sensibilizzazione. La situazione è delicata. Il Municipio locale ha fatto passi avanti per cercare una soluzione contattando tutte le autorità della regione. Sta maturando qualche cosa? Lo chiediamo alla sindaca di Coldrerio, Tatiana Solcà Audrino. “Non vogliamo arrivare a introdurre divieti come quelli che si sono verificati a Mendrisio e Chiasso in passato. Pensiamo che i ragazzi hanno bisogno di incontrarsi ma chiediamo aiuto a tutti per mantenere una situazione di rispetto e sensibilizzazione nei confronti dei luoghi e degli abitanti. Il disagio c’è, ma credo che sia i ragazzi che le famiglie possano darci una mano. È importante anche che i genitori si rendano conto che è un ritrovo libero: se i ragazzi dicono “vado al centro” non significa che sono sotto la sorveglianza di qualcuno”. Si parla anche di ipotizzare luoghi alternativi al “cuore” di Coldrerio… “Sì, ne stiamo discutendo, nel senso di rendere attrattivi anche altri luoghi di aggregazione ma sappiamo che i ritrovi fra ragazzi ci sono sempre stati anche in passato, e sono difficilmente prevedibili”. Le alternative – commenta il municipale di Mendrisio Daniele Caverzasio – potrebbero essere i centri giovani o il futuro skatepark a Mendrisio. Va detto anche che, essendo minorenni, non può essere molto risolutivo l’intervento degli agenti di sicurezza se alcuni dei ragazzi manifestano comportamenti all’eccesso (eventuali segnalazioni devono passare dal magistrato dei minorenni).

La posizione del Municipio
Il Municipio di Coldrerio esprime viva preoccupazione per la delicata e complessa situazione riguardante il comportamento di numerosi giovani sul territorio comunale. Da diverse settimane si è constatato che, durante i fine settimana e le serate delle vacanze scolastiche, le aree del piazzale del Parco San Rocco, della zona del campo sportivo e di Piazza P.F. Mola sono teatro di assembramenti di numerosi minorenni (12-16 anni, provenienti dal Mendrisiotto e dall’Italia). Di regola si contano assembramenti fino a circa 60-80 ragazze e ragazzi che turbano gravemente la quiete pubblica con urla, schiamazzi, musica ad alto volume, danneggiamenti e pericolose scorribande con moto e motorini (impennate, sgasate, rotonde contromano…) senza il ben che minimo rispetto delle regole della circolazione stradale, mettendo a rischio non solo loro stessi ma anche gli altri utenti della strada. La situazione desta, inoltre, particolare preoccupazione per il possibile diffondersi di abitudini malsane e rischiose anche tra i giovanissimi, come il fumo e il consumo di alcolici. Sono stati rilevati numerosi episodi di vandalismo e rifiuti sparsi su proprietà pubbliche (frammenti di bottiglie di superalcolici, sedie distrutte, panchine date alle fiamme, paletti rimossi, ecc.).
Anche la popolazione ha segnalato danni, sporcizia e comportamenti offensivi di particolare gravità. Il Municipio ha da subito intrapreso molteplici tentativi di intervento, coinvolgendo la Polizia Comunale della Città di Mendrisio, il Servizio Prossimità Giovani del Mendrisiotto e agenti di sicurezza privata. Tuttavia, la problematica rimane molto complessa e di difficile gestione. Il Municipio invita a evitare facili stereotipi, sottolineando che la responsabilità della situazione non può essere attribuita né alla presenza del centro giovani che ha orari ben definiti (cfr. sito www.coldrerio.ch) né ad altri elementi caratteristici del nuovo quartiere intergenerazionale. Al contrario, i giovani che frequentano il centro si distinguono per il loro comportamento rispettoso e non risultano coinvolti, in due anni dall’inaugurazione non si sono mai riscontrati problemi. Da un lato si comprendono le esigenze dei giovani di incontrarsi e passare del tempo insieme, si tratta di momenti che favoriscono la crescita, il costruire amicizie, il sentirsi parte di una comunità e vivere esperienze. Tuttavia, è fondamentale che queste attività si svolgano nel rispetto delle regole e della serenità collettiva. Non possono quindi più essere tollerati comportamenti irrispettosi e danneggiamenti ricorrenti che oltre ad arrecare disturbo e tensioni generano costi non indifferenti. L’obiettivo è individuare soluzioni efficaci per promuovere una cultura del rispetto e del senso di responsabilità tra i giovani, trasformando le occasioni di ritrovo in momenti positivi e prevenendo gli eccessi che spesso degenerano in disordini esasperanti. Nei giorni scorsi, il Municipio ha inviato una comunicazione a tutte le autorità politiche del distretto, sollecitando un coordinamento a livello regionale. Un’azione congiunta e tempestiva è fondamentale, dato il potenziale aggravarsi della situazione! Questo comunicato rivolge un importante appello anche ai genitori. Si richiede un contributo dinamico delle famiglie, attraverso una maggiore collaborazione nel monitorare e sensibilizzare i propri figli, promuovendo una gestione consapevole delle loro libertà e raccomandando un comportamento responsabile e adeguato alle circostanze. Il Municipio vuole evitare l’introduzione di nuovi divieti e di rigorose misure di restrizione che andrebbero a discapito di tutta la cittadinanza. Confida nella sensibilizzazione dei giovani sul rispetto civico e la responsabilità personale e spera che questo approccio integrato e collaborativo tra tutte le parti coinvolte possa trasformare una situazione problematica in un’opportunità per promuovere una convivenza armoniosa.
Il Municipio di Coldrerio