
Festate 2024 avrà come titolo La balera delle genti, perché da sempre questo amatissimo appuntamento della Chiasso estiva si muove grazie alla musica che invita a danzare, tutti insieme. Le note del Festival risuoneranno il 14 e il 15 giugno come sempre in Piazza col. Bernasconi (davanti al Palazzo municipale con il palco principale, e dietro con ScenaOff), fulcro da cui si diramano le iniziative etnico-sociali (con le postazioni delle ONG e le proposte gastronomiche, affiancate dagli appuntamenti della Giornata del Rifugiato) e il mercatino lungo Corso San Gottardo. L’entrata è gratuita. La kermesse chiassese ha anche quest’anno il suo “prologo” con il programma di Verso Festate a S. Pietro di Stabio (cfr. pagine 1 e 8).
Una piazza nasce quando le strade si intrecciano. Festate sin dalla prima edizione è crocevia di musiche, culture e persone. Senza piazza non ci sarebbe Festate. Perché Festate, che ha nell’incontro la sua cifra, ha prefigurato il mondo multietnico che negli anni sarebbe diventato realtà. Ma lo ha fatto con spirito di scoperta, stupore per la meraviglia e accoglienza dell’alterità. Uno spirito che un tempo si sarebbe definito “cosmopolita” ovvero, dal greco, “cittadino del mondo”. Una delle parole più belle che la nostra lingua madre ha saputo produrre e che purtroppo è ormai stata cancellata dal lessico dell’insicurezza. Ecco che allora Festate diventa occasione per risfoderarla e farla di nuovo propria, almeno il tempo di una due giorni ricca di note, sapori e profumi del mondo. Festate 2024 sarà all’insegna dell’incontro dei ritmi della tradizione con i beat della modernità. Partendo da Kt Gorique (venerdì 14 dalle 21.30). Già Premio svizzero della cultura e slammer dalla cadenza incisiva, è una delle stelle più luminose del firmamento musicale elvetico. Il suo hip hop unisce la matrice africana con il sound metropolitano in un genere che lei stessa definisce “future roots”. Un piede nel passato e uno nel futuro lo hanno anche gli Extraliscio, dal mix capace di lanciare il punk nelle balere: la musica che ha fatto ballare intere generazioni incontra le chitarre, l’elettronica, il rock in un’esplosione di suoni, ironia, gioia e leggerezza. Dalle Antille francesi, via Lione, arrivano i Dowdelin (sabato 15 giugno dalle 21.30), miscela di dancehall, R&B e ritmi gwoka che saprà far scialuppare la piazza come non mai. È infatti il primo gruppo martinicano a Festate. Gran finale poi con la diva della musica maliana Omou Sangaré. Da decenni, una delle artiste più rispettate della scena world internazionale, Omou canta in difesa dei diritti delle donne e dei popoli. Ricco e all’insegna di afro, rap, ska e reggae, anche il programma di Scena Off, che farà da controcanto ai concerti in piazza, con il consueto abbinamento band e dj. Ospiti di venerdì Y7 + Offresh e dj Camburì, mentre sabato si esibiranno il combo reggae Easy Sunset e Calabash Crew, scatenato gruppo di 7 ragazze milanesi appassionate di reggae. Oltre alla musica, si ricorda che a Festate si celebra anche la Giornata mondiale del Rifugiato, appuntamento ricorrente di riflessione e solidarietà, nonché di incontro umano e culinario. Da gustare in tutti i sensi le bancarelle con cibi etnici e il mercatino della solidarietà, con enti e associazioni di aiuto allo sviluppo.
Allora tutti in piazza in quella che viene definita la “balera delle genti”, dove ognuno potrà sentirsi accolto e ballare ai ritmi del mondo. Presenterà le serate Michelangelo Cavadini.