Verso una trasformazione

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L’economia circolare si contraddistingue per il fatto che le materie prime vengono utilizzate in modo efficiente e il più a lungo possibile. Se si riesce a chiudere il ciclo dei materiali e dei prodotti, le materie prime possono continuare a essere riutilizzate – a beneficio non solo dell’ambiente, ma anche dell’economia svizzera. La Confederazione lavora a stretto contatto con l’economia, incentiva le tecnologie ambientali innovative e, in singoli casi, adotta misure di tipo normativo. (Foto © UFAM)

Cinque Comuni, oltre 70 eventi sul territorio, 42 famiglie coinvolte nel coaching e più di 32’000 persone raggiunte. Sono solo alcune cifre legate al progetto Comune Zero Rifiuti, lanciato nel 2021 dall’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera Italiana (ACSI) e svolto in collaborazione con Mendrisio, Balerna, Lumino, Chiasso e Stabio. Un’iniziativa ambiziosa, sostenuta dal Dipartimento del territorio, che ha quale obiettivo di ridurre del 10% la quantità di rifiuti solidi urbani (RSU) e i costi ad essi associati, ponendo l’accento su pratiche di economia circolare.
La presidente dell’Associazione Consumatrici e Consumatori della Svizzera Italiana (ACSI) Angelica Jäggli ha ben sottolineato come l’ACSI, dalla sua nascita nel 1974, si è battuta per la salvaguardia delle risorse naturali, il rispetto dell’ambiente e la riduzione degli sprechi. Quando quasi nessuno ne parlava, l’Associazione ha lanciato proposte concrete per mettere in atto i principi delle “4 erre” (ridurre, riutilizzare, riparare, riciclare). E i rifiuti, o meglio di come ridurli, sono stati il tema della conferenza stampa svoltasi martedì a Stabio e durante la quale è stato reso noto il bilancio e le prospettive future del progetto “Comune Zero Rifiuti”.
Ma andiamo con ordine. Per l’occasione infatti la segretaria generale dell’ACSI Antonella Crüzer ha sottolineato: “Negli anni sono stati promossi i mercatini dell’usato e le azioni di scambio dell’usato, senza dimenticare le campagne di sensibilizzazione per evitare, già al momento dell’acquisto, i prodotti con imballaggi inutili e per utilizzare borse di stoffa anziché i sacchetti di plastica. Sono poi seguite le campagne a favore dell’acqua del rubinetto e contro lo spreco alimentare, fino ai progetti più recenti: il Caffè riparazione, le azioni contro l’obsolescenza programmata e a favore di un indice di riparabilità. Proseguendo su questa traiettoria, l’ACSI ha introdotto in Ticino i principi del movimento Zero Rifiuti, dimostrando così l’importanza di un maggior impegno da parte dei consumatori ma anche da parte dei Comuni per un futuro più sostenibile. E Mendrisio è stato il primo ad aderire al progetto pilota nel 2021… ad esso si sono poi aggiunti anche Balerna, Lumino, Chiasso e Stabio!”.
La Svizzera figura ai primi posti della classifica mondiale per la grande quantità di produzione di rifiuti (oltre 700 kg/abitante all’anno). Per far fronte a questo problema l’ACSI ha deciso di promuovere una strategia che sottintende la necessità di salvaguardare le risorse naturali, ovvero le materie prime che vengono estratte per produrre i beni di consumo, che finiscono successivamente e per una buona parte (ca. il 47% secondo la media nazionale), negli inceneritori. Questo rappresenta un vero sperpero di risorse ed è proprio in questo contesto di lotta agli sprechi che è nato il progetto, ispirato a iniziative analoghe sostenute dal movimento ZeroWaste Switzerland.
Nei Comuni aderenti sono state promosse, sull’arco di almeno due anni, diverse iniziative: dal coaching con un gruppo di economie domestiche volontarie disposte a impegnarsi per dimostrare che ridurre i rifiuti è possibile, a momenti di incontro con la popolazione, dalla sensibilizzazione dei negozianti per incentivare la vendita di prodotti sfusi, al dialogo con i ristoratori per ridurre lo spreco alimentare e con gli organizzatori di eventi affinché “festa” non faccia più rima con “montagne di rifiuti”. “In generale, gli sforzi si sono rivolti verso l’attuazione degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030 dell’ONU che prevedono una riduzione sostanziale della produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo” ha rilevato Viola Ferdani, responsabile del progetto. “L’ACSI ha agito da intermediaria fornendo ai Comuni gli strumenti e le conoscenze necessarie per implementare queste pratiche e sostenere una trasformazione che inizia dall’educazione di singole economie domestiche e si estende all’intera comunità. Dopo il primo triennio il progetto coinvolgerà anche altri enti locali, che comunicheremo nei prossimi mesi”, ha concluso Ferdani.

Il Bilancio nei 5 Comuni
• 70 eventi sul territorio (oltre 3’800 partecipanti)
• Oltre 32 mila persone raggiunte
• Collaborazioni con oltre 30 enti (organizzazioni, associazioni, scuole e privati)
• 42 famiglie coinvolte nel coaching con riduzione degli RSU fino al 50%
• Tremona introduce il distributore sfuso presso “Ul Neguziett”
• 13 attività commerciali di Mendrisio aderiscono all’iniziativa “Qui accettiamo i tuoi contenitori” di ZWS sostenuta dall’ARE
• Mappatura di attività che promuovono l’economia circolare su territori comunali
• 5 lettere inviate alla grande distribuzione (3 filiali Migros introducono lo sfuso)
• Balerna introduce incentivi in favore di politiche di riutilizzo
• Pubblicazioni: Guida zero rifiuti, Guida commercianti per un consumo responsabile, Scheda consigli pratici su come organizzare una manifestazione sostenibile
• Oltre 150 consulenze puntuali fornite a cittadini, consumatori, aziende e Comuni.

Il sacco dei rifiuti e l’esperienza di Mendrisio
Il caposettore Ambiente e Clima della Città di Mendrisio Gabriele Martinenghi ha spiegato come nel Comune di 16 mila abitanti circa, sul cui territorio esistono svariate aziende, ristoranti,… e che organizza/promuove 300 eventi, la proposta di ACSI a cercare di migliorare ancora nel ridurre i rifiuti è stata accolta con piacere!
“Nel periodo – ha dichiarato Martinenghi – compreso tra il dicembre 2021 e il dicembre 2023, Mendrisio ha registrato una riduzione dei rifiuti solidi urbani (RSU) pro capite di circa il 7%. Nello specifico, il quantitativo di RSU è diminuito da 203,2 kg per abitante nel 2021 (media in Svizzera nel 2021: 336 kg/ab.) a 188,9 kg/ab. nel 2023. Questo si traduce in una riduzione complessiva di 164 tonnellate di RSU in due anni”. Il caposettore ha inoltre affermato: “Nonostante l’obiettivo di ridurre il 10% di RSU in due anni non sia stato raggiunto, si è osservata una riduzione graduale e continua. Questo trend positivo lascia ben sperare in ulteriori miglioramenti futuri. È importante riconoscere l’impegno e la perseveranza del Comune nell’implementare buone pratiche e iniziative che hanno portato al raggiungimento di altri obiettivi significativi. Il progetto pilota ha permesso di sviluppare il progetto zero rifiuti e grazie a questo primo caso di “best practice”, altri Comuni hanno deciso di aderire, finendo per rendere possibile la creazione di una “rete” zero rifiuti che ha coinvolto gli enti locali ticinesi. L’approccio inclusivo dell’ACSI ha contribuito a fornire le basi al Comune di Mendrisio per continuare a migliorare le proprie performances in termini di rifiuti e per elaborare strategie mirate e consapevoli”.
Gli interventi in Città: • atelier di riparazione elettrodomestici, • coaching zero rifiuti per economie domestiche, • sportello zero rifiuti (con ACSI e direttamente tramite i servizi del Settore rifiuti della Città), • guida zero rifiuti (sul sito), • sensibilizzazione commercianti, grande distribuzione, esercenti, organizzatori di eventi sulle stoviglie riutilizzabili, packaging take away non usa e getta,… • introduzione prodotti sfusi presso un commercio locale, • Revisione dell’ordinanza municipale relativa all’organizzazione e alla gestione delle manifestazioni cittadine (con obbligo di creare eventi sostenibili), • attività didattiche nelle scuole, • partecipazione ad eventi, esposizioni e iniziative relative a temi pertinenti all’economia circolare.
“Molto è stato fatto – ha concluso Martinenghi – ma molto ancora deve essere fatto in un mondo in così rapida evoluzione e soggetto a forti e repentini cambiamenti: la gestione sostenibile e consapevole del settore rifiuti resta un obiettivo prioritario della Città!”.