Inarrestabile. È forse il miglior aggettivo per descrivere il Mendrisio di Amedeo Stefani nel mese di marzo. La primavera dei momò è iniziata nel migliore dei modi e i risultati stanno fiorendo a suon di successi. Sì, perché capitan Martinelli e compagni non vogliono saperne di fermarsi. Impegnati domenica scorsa in casa del Taverne per l’ultimo derby della stagione di Prima Lega, i momò hanno confermato di essere in uno stato di forma esaltante: quarto successo consecutivo e quarta partita filata senza incassare gol. Non sappiamo se negli spogliatoi del Comunale è affisso un cartello con la scritta “la difesa è il miglior attacco” (o viceversa), ma è una formula che dà i suoi risultati spesso e volentieri.
Ritrovati Martinelli e Rey in mezzo al campo, di rientro dalla squalifica, Stefani ha modificato solo leggermente il suo undici iniziale in casa del Taverne: spazio di nuovo dal primo minuto per Okaingni al posto dello squalificato Cariglia e Rossini tornato in mediana per supplire all’assenza di De Biasi. Nel tridente offensivo fiducia a Numa Felici.
Messa da parte una classifica che vede il Mendrisio sul podio e il Taverne a caccia della salvezza, la palla è passata al campo, dove la formazione di casa ha da subito chiarito di volersi sbloccare nel derby. Un avvertimento di Josipovic alla retroguardia momò è però il solo di un certo peso di un primo tempo sottotono per Rey e compagni. Proprio il centrocampista ex Chiasso e Lugano è il destinatario di un intervento giudicato scomposto dall’arbitro: cartellino rosso (somma di ammonizioni) per Tchaoule e Taverne in dieci al 42’. L’episodio, a giochi fatti, cambia l’inerzia del derby. Il Mendrisio, infatti, parte subito forte nella ripresa: Martorana serve in mezzo da calcio d’angolo, sulla traettoria si fionda Brancher che, di testa, realizza lo 0-1. Il vantaggio regala autostima e fiducia al Mendrisio che, prima del gol, aveva sventato la minaccia dell’ex Vitulli con Kabamba, per poi andare vicino a sbloccarla con Felici. Con più ritmo e spazi, la squadra di Stefani riesce a dialogare tra i reparti: ci provano Okaingni, ancora Brancher e Martorana. Ma il raddoppio è solo questione di minuti: Felici serve per l’accorrente Rossini, che di sinistro infila il 2-0 per la seconda timbratura consecutiva.
“Siamo consapevoli della nostra forza, ci dice il portiere Stefan Vidovic, imbattuto da quattro gare. Stiamo trovando continuità anche fuori casa; dobbiamo proseguire nel nostro lavoro per toglierci ulteriori soddisfazioni”.
È Vidovic il segreto del Mendrisio? “No, il vero segreto è un gruppo fantastico. La mia imbattibilità è merito soprattutto della linea difensiva che ho davanti e del resto della squadra che facilitano il mio compito”.
E ancora: “È la mia miglior stagione? Sì. Avevo bisogno di regolarità, fondamentale per un portiere. Ma sono sicuro che posso ancora alzare l’asticella accumulando sempre più esperienza”. Domani, sabato, al Comunale, meteo permettendo, sbarca il Kreuzlingen (fischio d’inizio alle 15) per una sfida d’alta quota. “Torniamo finalmente davanti ai nostri tifosi contro una delle squadre più forti. Abbiamo dimostrato di sapercela giocare con tutte e proveremo a vincere anche domani. Vogliamo restare aggrappati lì davanti con le più forti. E poi sognare non è proibito…”.
La classifica: 1. Winterthur U21 (38), 2. Mendrisio (36), 3. YF Juventus (35), 4. Wettswil-Bonstetten (34), 5. Kreuzlingen (33), 6. Eschen/Mauren (32), 7. GC U21 (30), 8. Tuggen (29), 9. Höngg (28), 10. Linth 04 (28), 11. Kosova (25), 12. Freienbach (24), 13. Balzers (23), 14. Uzwil (22), 15. Taverne (20), 16. Gossau (19).
Settore giovanile
YL A, Bellinzona-Mendrisio: 4-1
YL B, Mendrisio-Bellinzona-ACR: 1-0
YL C, Chiasso-Mendrisio 3-2
Prossimo impegno:
30 marzo, Comunale Mendrisio, 15.00, Mendrisio-Kreuzlingen.
Riccardo Vassalli