
Internazionale. È la qualifica che 150 anni fa la “Convenzione di Berna” assegnò alla stazione ferroviaria di Chiasso. L’importante ruolo e l’anniversario vedranno una giornata di festeggiamenti ufficiali – sabato prossimo 23 marzo – arricchita da altri eventi collaterali. Il traguardo è duplice, perché coincide con la conclusione dell’ampia ristrutturazione della stazione ad opera delle FFS.
“Due eventi che abbiamo voluto collegare, uno rivolto al passato e uno al futuro” – ha sottolineato il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni mercoledì in conferenza stampa a palazzo civico.
“Più di 200 milioni di franchi hanno investito le FFS, una somma molto incoraggiante” – ha proseguito il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, svelando una delle sorprese del 150°: “un treno TILO sarà battezzato con lo stemma di Chiasso, un altro motivo di soddisfazione”.
Stefano Ardò, manager regionale sud FFS, ha dal canto suo dichiarato: “Per due motivi sono orgoglioso: abito a Morbio e per il risanamento operato dalle FFS, che pone a termine i lavori eseguiti all’interno e all’esterno della stazione, alla sala d’attesa e che ha visto la posa di binari nuovi”.
Francesca Cola Colombo, responsabile marketing del Comune di Chiasso, ha coordinato i contenuti della giornata del 23 marzo che si svolgerà dalle 10.30 nella zona del piazzale P+R a nord della stazione e in prossimità della sede del Club Amici Ferromodellisti che ha collaborato al programma degli eventi: “Nel capannone allestito per l’occasione avranno luogo un aperitivo e il pranzo offerti, animati da La bandella di Tremona e i Corni delle Alpi del gruppo “Quartieri Alti” di Mendrisio. Il TILO con lo stemma di Chiasso sosterà sul binario 673. Abbiamo chiesto a partner e associazioni legate ai treni di partecipare, così aderiranno: la Galleria Baumgartner, Hupac che proietterà immagini legate al trasporto merci; Swissminiatur che porterà in giro i bambini con un trenino; Login Formazione Professionale e Mendrisiotto Turismo”. L’agenda prevede la Cena con delitto al Mövenpick (necessaria la prenotazione). Evento collaterale, domenica 24 marzo dalle 9 alle 13, con caffè e aperitivo sul Prestige che potrà essere visitato nello stesso binario 673.
Il tema della ferrovia sarà il fil rouge di 4 conferenze, due delle quali organizzate dal Circolo “Cultura, insieme”. Il suo presidente, Flavio Cometta, ha ricordato fra l’altro due celebri simboli della stazione di Chiasso: “Dapprima la statua che si trova all’ingresso, intitolata “Italia e Svizzera” realizzata nel 1932 da Margherita Osswald Toppi, prima donna ad aggiudicarsi il relativo concorso pubblico. L’opera conobbe stroncature (da parte del Giornale del Popolo) e lodi da Il Dovere. Si narra che le mamme chiassesi con i loro bambini scendessero dal treno una fermata prima di Chiasso per sottrarre i loro pargoli dalla vista frontale dei seni nudi delle due donne realizzate dalla scultrice. La seconda opera di spessore è il dipinto nell’atrio di Pietro Chiesa”. Due perle al centro della conferenza in agenda il 16 aprile alle 20.30 con la storica dell’arte, Simona Martinoli Stebler, preceduta da una relazione di Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo intitolata “La stazione ferroviaria di Chiasso: dal fabbricato in legno alla realizzazione della stazione ferroviaria internazionale”. Seguiranno altre due conferenze il 23 aprile, la prima con l’economista Remigio Ratti e la seconda con l’ex CEO di Hupac, Bernhard Kunz.
Ma il primo dei quattro incontri pubblici avrà luogo il 9 aprile alle 20.30 al Cinema Teatro Chiasso, in collaborazione con gli “Amici Ferromodellisti” intitolata “La stazione di Chiasso. Ricordi, linguaggio, persone”, che vedrà gli interventi di Graziano Gianinazzi, già ispettore d’esercizio ferroviaria in Ticino; Adriano Gobbi, 94enne, che lavorò per le ferrovie per 46 anni divenendo capostazione a Chiasso Smistamento ed Enrico Chico Bernasconi, già capomovimento a Chiasso Viaggiatori.
Riccardo Veri, presidente degli Amici Ferromodellisti ha ricordato che la stazione a sud del Ticino ha dato lavoro a numerose persone: “la ferrovia è stata sempre portatrice di benessere e cultura”. Ha poi illustrato il logo del 150esimo della Stazione internazionale di Chiasso, realizzato da Chiara Design e “partito dallo stemma del Comune, nel quale è stata inserita una rotaia, con una porta d’ingresso della stazione, la bandiera e il numero 150. La stazione di Chiasso è stata un emblema, si trova al confine, un aspetto che ha comportato il cambio di tecnologia tra una rete di binari italiana e una svizzera”. Gli eventi si completeranno con l’allestimento su Corso San Gottardo di fotografie a carattere storico.
Ultima conferenza, organizzata in collaborazione con “ProGottardo-Ferrovia d’Europa”, quella in agenda il 4 maggio, la quale pone al centro una domanda che i promotori intendono rivolgere all’attenzione delle istanze politiche: “A quando il completamento di Alptransit? Il ruolo del Comitato del Gottardo dei 13 Cantoni – dall’Ottocento al futuro”.