Preventivi e preoccupazioni a Chiasso

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I conti preventivi sono sempre in un difficile equilibrio tra spese ed entrate.

Preventivi chiassesi discussi e criticati, ma votati e approvati durante la seduta in calendario lunedì. I conti di Chiasso per il 2024 stimano un disavanzo di 864’101,76 franchi, un fabbisogno – in aumento – di circa 27,8 milioni e il moltiplicatore all’88%: dopo una lunga e dibattuta discussione il Legislativo ha approvato i conti con 36 sì e un astenuto.

Preventivi
e preoccupazioni
Primo ad entrare in materia è stato il presidente della Commissione della Gestione Omar Trapletti (Us-I Verdi) che ha messo in luce, leggendo il rapporto (cfr. pagina 5 – edizione 26 gennaio 2024), di come sono ormai alcuni anni che “segnaliamo una forte preoccupazione per le finanze ed è necessario mettere un freno a questa tendenza”.
Luca Bacciarini (Plr) riprendendo le parole di un suo intervento di alcuni anni fa ha posto l’accento sulla non rosea situazione finanziaria; ma ha altresì constatato che se da un lato il Municipio deve ancora compiere un passo verso il contenimento delle spese, sul fronte “agire” si cominciano a vedere segnali positivi: nuove costruzioni private stanno portando nuove attività e ditte e devono essere uno sprone affinché si riesca a creare una dinamica che permetta di portare sempre maggiori attività.
Amedeo Mapelli (il Centro) ha incentrato il suo intervento su un’analisi di più ampio respiro e ha fatto riferimento alle diverse riforme della Legge tributaria: “È bene e corretto precisare che tutte le riforme a livello cantonale non possono essere imputate al Municipio di Chiasso… ma quello che più ci lascia sgomenti è la passività nell’affrontare tali cambiamenti. Perché non si è voluto iniziare prima la cura tanto necessaria?”. Mapelli ha però posto l’attenzione pure su delle speranze come: promozioni immobiliari di rilievo, nuove e più eque collaborazioni intercomunali o ancora, l’aggregazione del Basso Mendrisiotto.
Marco Ferrazzini (Us-I Verdi): “parecchi punti dicono che siamo al disastro e non per le riforme, ma perché siamo da anni allo sbaraglio: le finanze mostrano una situazione di involuzione e peggioramento e, nonostante questo dato oggettivo, si continua con troppa leggerezza e facendo anche investimenti non consoni (come per esempio la trasformazione del Faloppia nella Senna o l’abbassamento del moltiplicatore). Ci sono delle responsabilità politiche: il Plr, con l’appoggio della Lega, ha banalizzato e relativizzato la realtà delle finanze. Il nostro gruppo si augura che ci sarà un deciso cambiamento di passo”.
Dal canto suo Claudio Schneeberger (Lega-Udc) ha rilevato che “per ora, non sembra ci sia una prospettiva di crescita esponenziale delle entrate fiscali grazie a nuovi insediamenti di attività nella nostra cittadina. Si assiste però al costante aumento del fabbisogno, dimostrando che non ci sia un vero e proprio impegno e nessuna strategia in merito al contenimento delle spese. Come ribadito nei precedenti anni, bisogna mettere un freno alla consolidata tendenza di aumento dei costi: è ora di affrontare il problema nella sua globalità. La gestione del personale, che riguarda più del 50% della spesa, dovrebbe essere molto più attenta e soprattutto gestita da un responsabile delle risorse umane professionista”.

Parola al sindaco
“Trovo il rapporto della Gestione corretto ed equilibrato”. Così Bruno Arrigoni in risposta alle diverse prese di posizione dei capigruppo dei partiti politici chiassesi. “A livello di Municipio stiamo già cercando di abbozzare un piano finanziario e attuarlo; sono già una decina le misure di risparmio sul tavolo, e continueremo a lavorare in questo senso. Non dobbiamo tralasciare anche che stiamo cercando di ottimizzare le entrate e spingere nuove entità ad insediarsi a Chiasso e continueremo ad effettuare solo investimenti già pianificati. Il Municipio è cosciente della situazione finanziaria e sta da anni cercando il giusto equilibrio tenendo sempre presente in primo piano i bisogni della popolazione”.

Il rincaro
Patrizia Wasser (il Centro) prima della votazione sui preventivi ha chiesto al Consiglio comunale di esprimersi sul principio di adottare o meno un carovita dell’1,4% a favore dei dipendenti comunali perché “la situazione precaria non può ricadere su di loro”. Subito il sindaco: “Mi venite a criticare sull’abbassamento del moltiplicatore quando anche gli scorsi anni c’erano degli aumenti; ora dobbiamo chiedere a malincuore un piccolo sforzo ricordando che il Comune ha sempre cercato di dare una mano a chi aveva bisogno”. Schneeberger: “non trovo giustificata questa richiesta, andava fatta prima… e lo sforzo dobbiamo farlo tutti”. Marco Ferrazzini: “è un’uregiatada… a così poco tempo dalle comunali su un argomento di competenza del Municipio. Noi ci asteniamo”. La proposta è stata infine bocciata dai consiglieri comunali con 20 no, 6 sì e 11 astenuti.