
È un cammino di ricerca che unisce il midi ticinese e il nord della Toscana. Il concorso internazionale di narrativa legato alla realtà dell’agriturismo “il Ponticello” di Fabio, frazione di Vaiano – in provincia di Prato – ha festeggiato la sua quarta edizione nel 2023. LaFilanda di Mendrisio accenderà i riflettori su questa realtà nell’ambito di un incontro aperto al pubblico in programma domani, sabato 3 febbraio, alle 17.
Il concorso letterario toscano-ticinese prosegue infatti il suo cammino. Domani pomeriggio, al centro culturale del Borgo, sarà illustrata la pubblicazione che raccoglie i primi venti racconti dello scorso anno riuniti sotto l’attraente titolo Trame, filati, tessuti e abiti – che rimanda all’importante presenza storica, economica e culturale della regione dove l’iniziativa ha preso forma – e verranno introdotte le novità previste per l’edizione del 2024, la quinta, che si apre con un nuovo tema.
Sarà un incontro all’insegna della forza intrinseca della scrittura e della lettura, da sempre efficaci mezzi per unire le persone e abolire le frontiere. Il racconto si conferma il piccolo grande gioiello della scrittura narrativa. È un genere difficile che richiede capacità di sintesi e di stile, eppure il suo fascino è inscalfibile.
La vincitrice di Mendrisio
Sono stati complessivamente una settantina i partecipanti all’ultima edizione del concorso che hanno inviato i loro scritti alla giuria in forma anonima. La vincitrice del 1° Premio il Ponticello 2023 è Cinzia Tarducci di Mendrisio che sarà presente a LaFilanda con altri autori selezionati tra i quali Giovanni Fontana di Novazzano e Matteo Galli di Balerna.
A fare gli onori di casa saranno Franco Lurà, Urs Voegeli e Maria Grazia Rabiolo che modererà il pomeriggio al quale prenderanno parte Alessandra Maccianti Vannocci, ideatrice del concorso e Andreas Barella che anima un gruppo di scrittura al centro culturale.
Una storia di amicizia rappresenta il fondamento dell’iniziava culturale. Tra le trame dei tessuti, un filo resistente unisce la nostra regione, piccola Toscana della Svizzera, alla “sorella maggiore”. Luoghi della provincia pratese che meritano di essere (ri)scoperti grazie anche al richiamo letterario.
L’area ai piedi della collina dove sorge l’agriturismo culla del concorso internazionale è stata interessata lo scorso autunno dall’esondazione del fiume Bisenzio che ha provocato vittime, allagamenti e danni ingenti. Molte sono state le persone sfollate che hanno potuto trovare un tetto grazie all’ospitalità offerta dalla struttura ricettiva.
La giuria tecnica
La giuria tecnica del concorso è composta da Stefano Betti, imprenditore tessile di Prato; Franco Lurà, già direttore del Centro di Dialettologia e di Etnografia della Svizzera italiana; Annalisa Marchi, docente, scrittrice e storica, fondatrice del Centro di documentazione storico-etnografica di Vaiano; Maria Grazia Rabiolo, giornalista culturale e coordinatrice dell’iniziativa; Massimo Resti, primario di pediatria dell’Azienda Meyer di Firenze; Urs Voegeli, già responsabile della Biblioteca cantonale di Mendrisio; Luca Zipoli, professore di Letteratura italiana al Bryn Mawr College di Philadelphia (USA).