“Servono 273 firme, il 15% degli iscritti in catalogo, ma ne ho già raccolte oltre 300. Potrei già consegnarle subito alla Cancelleria comunale, ma attendo ancora qualche giorno che rientrino gli ultimi formulari”. Il referendum “Per la Casa anziani fuori dal nucleo di Melano” è servito. Il promotore, Antonio Casellini, ex municipale socialista di lungo corso, anticipa a l’Informatore l’esito della sua battaglia.
“Non sono contrario alla costruzione della casa anziani, anzi. Dico che è necessaria e anche il progetto in sé allestito dallo studio Orsi – il cui messaggio municipale è stato votato a maggioranza lo scorso 11 dicembre dal Consiglio comunale di Val Mara, ndr. – non è male. Ma costruirla in centro paese sarebbe realizzare un “mostro”, un’opera di una mole e di un impatto troppo imponenti: un cubo largo 40 metri e alto 10”.
E allora dove andrebbe edificata?
“Ci sono almeno tre alternative, le prime due delle quali facilmente realizzabili dal momento che il terreno sarebbe già di proprietà comunale: o costruirla in riva al lago sull’immensa superficie a prato oppure in prossimità delle scuole. La terza opzione si trova a monte dell’autostrada, in una parcella di 20 mila metri quadri, ma in questo caso si tratterebbe di acquistare il terreno. C’è un altro aspetto: la metà dell’investimento della Casa per anziani verrebbe praticamente sopportata dal Cantone, ma non quello di 5-6 milioni dell’autorimessa sotterranea che deve essere costruita per supplire alla soppressione dei posteggi, che sarebbe completamente a carico della comunità. Nel nucleo verrebbe soppresso anche il parco giochi, anche se questo è un aspetto di secondo piano dal momento che verrebbe ricostruito da un’altra parte”.
È stato difficile raccogliere le firme?
“Se n’è incaricata mia moglie. Nel formulario abbiamo indicato il termine di consegna del 30 gennaio, per questo, passate le festività le adesioni in questi ultimi giorni si sono accumulate velocemente. Avrei tempo ancora fino all’11 febbraio, ma visto il successo la settimana prossima faremo la conta definitiva, avviserò il segretario comunale e quindi porterò le firme in Cancelleria. Melano in Municipio è decisamente sottorappresentato, nonostante conti la metà dell’intera popolazione di Val Mara. Abbiamo comunque raccolto adesioni anche a Maroggia e Rovio. Abbiamo il sostegno dell’UDC e della Lega, i due partiti che in Consiglio comunale, assieme ad alcuni membri di altri partiti, hanno bocciato in dicembre la richiesta del credito di 650 mila franchi per la progettazione di massima della nuova Casa per anziani”.
Eppure la Casa per anziani è necessaria.
“Sì, lo è. Sono previsti sessanta posti letto. Ma la si crei fuori dal nucleo, si eviterebbe così anche tanto traffico. Se il referendum verrà accolto (in passato ne ho già vinti due), il futuro Municipio – si andrà ormai alla prossima Legislatura e cambierà anche il sindaco dal momento che Jean-Claude Binaghi ha deciso di non ricandidarsi – dovrà chinarsi sulle tre alternative che ho indicato. Il progetto elaborato dallo studio Orsi e associati potrebbe essere mantenuto”.
Ma così non si perderà troppo tempo?
“Non credo, anche perché a mia conoscenza non mi risulta che ci siano liste di attesa nelle case per anziani alle quali facciamo capo oggi. Dopo la consegna delle firme e la sua validazione dovranno trascorrere trenta giorni. Poi il Municipio dovrà decidere la data della votazione del referendum. Ormai siamo nell’imminenza delle elezioni comunali, il prossimo 14 aprile, e con tutta probabilità non sarà possibile votare prima di luglio. Le firme ci sono tutte e, prima del referendum, la mia petizione aveva già raccolto un ampio riscontro con la sottoscrizione in poco tempo di quasi cinquecento firme, sebbene in quel caso potevano firmare un po’ tutti, anche i non domiciliati”.