Sul progetto di Gardi Hutter di un quartiere culturale nel nucleo di Arzo di cui l’Informatore ha dato notizia nell’edizione del 29 settembre, riferendo del benestare delle Commissioni Gestione e Petizioni e dell’imminente voto del Consiglio comunale di Mendrisio, 19 abitanti di Arzo, contrari all’iniziativa del celebre clown, hanno firmato e inoltrato una lettera al Legislativo, che pubblichiamo integralmente.
Desideriamo informare i lettori di quanto segue:
– 19 persone hanno firmato la lettera indirizzata al Consiglio comunale, elencando i motivi di perplessità e timori vari riguardo al progetto AAA – Vecchia Coop. Queste persone abitano tutte in prossimità della Vecchia Coop. Non abitano né a Canton Sura, né a Canton Là, né sulla strada cantonale, né dietro il cimitero. Focalizziamo bene la situazione. Attorno alla Vecchia Coop ci sono 14 edifici, case-nucleo di grandi dimensioni: 2 sono in vendita, 2 case (una attaccata alla Vecchia Coop) di cui è proprietario il presidente AAA, 2 case (una abitata saltuariamente) appartengono allo stesso proprietario, il quale è solidale al progetto. Democraticamente parlando i proprietari delle 8 rimanenti case hanno il sopravvento!
– Tutti sanno che ad Arzo mancano posteggi. Sulla strada cantonale stanno costruendo 20 parcheggi. La popolazione di Arzo è entusiasta e ringrazia già sin d’ora il Municipio di Mendrisio… se non fosse che…
… Rimaniamo sull’articolo apparso su l’Informatore di venerdì 29 settembre: spazi per artigiani e artisti – ceramiche, fotografia, provini, musica, esposizioni, prove, spettacoli. C’è da chiedersi se tutti questi artisti siano sfornati dal paese di Arzo, o se provengano da “oltre” il ponte. Qualora la AAA mettesse a disposizione tutte le possibilità di gestione, gli artisti foresti rimarrebbero parecchi giorni o anche settimane in paese, pertanto i parcheggi che la popolazione di Arzo da tanto attendeva, sparirebbero in un batter d’occhio!
– Ci sono 2 milioni di franchi svizzeri sul tavolo… ammettiamo pure 2 milioni e rotti. Il restauro ad oggi è stimato a 3 milioni. Coloro che costruiscono conoscono molto bene i prezzi odierni e sicuramente rimangono attenti anche a quelli di un prossimo futuro. Il costo dell’edilizia è aumentato vertiginosamente!, così come la tempistica nel costruire, per non parlare – all’apertura del Centro – della gestione finanziaria del polo culturale. Abbiamo la libertà di chiederci, noi – che siamo solo “alcuni”, ossia 19 persone – chi pagherà il resto della somma fatturata per completare i lavori e tutta la logistica se l’AAA venisse meno ai propri intenti? Il Municipio? Bene! Ma il Municipio esiste anche grazie ai contribuenti, messi già sotto pressione!
Signori, sono domande che tutta la popolazione di Arzo e forse anche tutti coloro che appoggiano questo progetto dovrebbero porsi.
I vicini