Andare oltre al fossile…

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In una stanza negli spazi interni del Museo dei fossili del Monte San Giorgio a Meride c’è un’area di gioco di 3 metri per 3 con le facciate dipinte in stile balneare… o più nello specifico: un lato ospita l’orizzonte del mare, l’altro la foresta tropicale e l’ultimo disponibile una spiaggia. Qui il visitatore, da domani 23 settembre alle 16.30 – momento dell’inaugurazione -, potrà rendersi conto di come era l’ambiente di terraferma e nel particolare le spiagge del Ticino meridionale di 240 milioni di anni fa; ma non solo… potrà ammirare e interagire con gli animali e le piante che le popolavano. La nuova esperienza di realtà virtuale di cui stiamo parlando porta il nome di “Meride Beach” e si affianca al già rodato “Mondo sommerso” di “Triassic Park”. Per l’occasione, con il site manager Unesco Daniele Albisetti, ci immergiamo in questa importante novità.
“Con queste due esperienze vogliamo mettere in scena gli animali di allora. Insomma i fossili del museo di Meride diventano uno strumento per immaginarsi un luogo di vita lontano nel tempo, per fare in modo che i visitatori possano andare oltre ed esplorare così un pezzetto di vita di oltre 240 milioni di anni fa”, racconta Albisetti. E specifica: “Si tratta di un’esperienza molto innovativa, immediata e di facile comprensione. Grazie alla modellazione virtuale delle ricostruzioni di Beat Scheffold – già collaboratore scientifico presso l’Istituto e il Museo di paleontologia dell’Università di Zurigo – in “Meride Beach” si potranno osservare 5 esemplari di piante e 5 animali che abitavano sul Monte San Giorgio in un paesaggio simile alle attuali Maldive. Il rumore del bagnasciuga, il ruggito del Ticinosuchus e il ronzio della Tintorina stupiranno tutti coloro che vorranno provare quest’esperienza unica, anche perché non ci sono altre ricostruzioni virtuali del Triassico Medio con valenza scientifica in Svizzera”.
Il viaggio ha inizio “con lo scavo e la preparazione paleontologica, passa poi dall’interpretazione scientifica e dalla mediazione culturale e termina con lo stupore e l’emozione provati sia dalla bambina di scuola elementare sia dal professore universitario. Stupore che affiora grazie alla ricostruzione virtuale. Dapprima viene riprodotto un modello al computer dell’animale, partendo da numerose fotografie, poi vengono aggiunte le articolazioni per permettere l’animazione…. e se dalle prove l’animale si muove in maniera non corretta quello che per noi sembra un passo poco naturale per i programmatori può significare una o due settimane in più di lavoro”, spiega ancora il site manager Unesco.
Sono ormai una trentina i modelli digitali di rettili, pesci, invertebrati e piante del Triassico Medio. “Con questi progetti vogliamo esplorare questo pezzetto della nostra storia, e accanto al “Mondo sommerso” ecco che ora i visitatori hanno anche un pezzo di terraferma, e il futuro riserverà incredibili novità…”.

Nel frattempo lo sforzo di portare i fossili nell’era moderna è apprezzato da oltre 20 mila visitatori all’anno (dato del 2021), e più del 50% sono giovani (meno di 16 anni). Un ottimo riscontro, se si pensa che grazie al lavoro di mediazione culturale il Museo di Meride è oggi tra i più visitati del Cantone Ticino.
Daniele Albisetti: “Con l’anniversario del 20° di appartenenza all’Unesco del Monte San Giorgio e l’inaugurazione del percorso escursionistico “Sulle tracce dei fossili” vogliamo proseguire nell’ottica di creare un Museo diffuso con visite nel territorio e interazioni col Museo… Turisti escursionisti che lasciano i bastoni raccolti nel bosco all’entrata del museo, questo è un chiaro indicatore che quella intrapresa è la strada giusta”.
Il site manager spiega appunto che è stato creato un percorso dedicato alla scoperta del villaggio di Meride: “Attraverso dei codici QR abbiamo realizzato, in collaborazione con SUPSI e Foto-Cine Club Chiasso, la possibilità di far conoscere l’interno di alcuni edifici del paese che ospitano delle preziosità (colonne, portali in sasso, stemmi di famiglia, stucchi, cortili acciottolati, dipinti mitologici, logge, bassorilievi, architravi, camini e sovracamini,…) soprattutto in sasso e gesso. Ma non solo. Abbiamo messo in rete 8 postazioni tra Arzo e il Serpiano. In pratica abbiamo installato dei totem, attraverso i quali prossimamente sarà possibile fare delle esperienze, oltre che nel villaggio di Meride a Sermonte (esplora il Mendrisiotto di 20’000 anni fa coperto dal ghiacciaio), al Parco archeologico di Tremona (scopri gli stupendi panorami del Parco), alle Cave di Arzo (un tuffo nel mare giurassico di 200 milioni di anni fa), in Val Mara (ammira gli animali che vivevano nel mare del Monte San Giorgio), a Camino Spinirolo (Saurolo. Il rimedio che cercavi! Direttamente dal Triassico medio), ad Acqua del Ghiffo e Aula di Carpanee (il tempo e la vita custoditi nella roccia) e a Miniera Tre Fontane (esplora le antiche gallerie alla ricerca dei fossili). Un percorso con un aspetto ludico: ad ogni postazione potrai collezionare un tassello che ti permetterà di completare un’immagine. Vedremo!”.