Riflettori su Renzo Fontana

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“L’idea di allestire una mostra su Renzo Fontana nasce a seguito del centenario dalla nascita: era il 2020. Purtroppo a causa della pandemia il progetto è stato messo nel cassetto del Comune di Balerna fino all’anno scorso quando, con la commissione culturale, si è deciso di dedicare una mostra ad un artista purtroppo dimenticato. L’obiettivo primario è di rimettere sotto i riflettori alcune bellezze del passato di cui si è persa traccia nel tempo, opere che per distrazione o abitudine non riusciamo più a valorizzare o apprezzare”. Queste le parole di Christophe Fortis, responsabile dell’Ufficio cultura che, insieme al capodicastero Nicholas Felappi, ha presentato alla stampa la nuova esposizione intitolata “Renzo Fontana. Artista – scultore” che verrà inaugurata domani, sabato 26 agosto, alle 18 nella Sala del Torchio.
Sono una trentina le fotografie scattate da Adriano Heitmann (graficamente impostate da Roberto Gianocca) allestite nel giardino della Nunziatura che fanno da “corredo” e complemento alle opere scultoree e ai disegni di Fontana presenti nella Sala del Torchio. “Con la folta collaborazione della popolazione avremmo potuto allestire – ha dichiarato Fortis – 3 mostre di questa portata. Ma grazie all’attento e minuzioso lavoro di selezione del curatore, Al Fadhil, e alla competenza dello storico dell’arte Paolo Blendiger, la mostra che aprirà i battenti domani propone, soprattutto grazie anche agli scatti di Heitmann, un’occasione unica e irripetibile per poter osservare opere pubbliche e private dell’artista momò.
“Un artista – ha messo in luce il curatore Fadhil – che ha capito la topologia culturale della popolazione, anche se non gli è stato quasi mai data rilevanza. Modesto, schivo e timido: una combinazione poco vincente per “sfondare” e pertanto con questa mostra vogliamo farlo emergere, facendo capire il suo grande linguaggio universale”.
Insomma, un’estetica classica rimessa sotto i riflettori a Balerna, con lo scopo di far capire che non è di scarso valore… bensì universale. “Alcune opere esposte faranno scoprire la delicatezza e la forte espressività che riusciva a dare Fontana – ha dichiarato ancora Christophe Fortis – se ne percepisce l’anima: nel cerbiatto o nel pulcino la fragilità e la dolcezza, nel toro la forza e nel cavallo l’eleganza. Aveva la capacità di cogliere l’animo, immortalando un gesto, un movimento o un sentimento dell’animale”.
La mostra si potrà visitare fino al 24 settembre, nella Sala del Torchio dal mercoledì alla domenica dalle 14 alle 17; nel giardino della Nunziatura tutti i giorni dalle 9 alle 20. Il finissage, in calendario il 24 settembre alle 17, si terrà a Morcote, più precisamente nella limonaia del Parco Scherrer: qui infatti sono presenti dei calchi originali in gesso di Fontana “e non siamo riusciti a capire bene il perché si trovino proprio qui”, ha affermato la capodicastero cultura Caterina Hörtig. Per il finissage verrà proposto anche un momento di letture con Cristina Zamboni accompagnata dalla chitarra di Rocco Pianca.