L’avvocato Pierluigi Pasi (Udc) ha precisato: “Il comitato non è contrario alla realizzazione di uno Skate park bensì non ritiene adeguato il luogo scelto. Il comitato si adopererà perché il referendum sia tema di dibattito sull’ubicazione”. In una presa di posizione Pasi, per l’UDC Sezione di Mendrisio, evidenzia, fra l’altro: “Contro la raccolta delle firme si sono schierati più o meno apertamente tutti gli altri partiti e formazioni rappresentati in Municipio e Consiglio comunale: PLR, Centro, Lega e Alternativa-Verdi e Sinistra insieme. Un simile fronte, con l’utilizzo tanto feroce dei “social” durante la raccolta e dopo la consegna delle firme, non lo si ricorda neppure all’occasione del referendum sulla privatizzazione delle AIM, nel 2017. Malgrado tutti, la raccolta delle firme è dunque riuscita. Insomma: nonostante tutto – periodo estivo compreso – a Mendrisio ha vinto la democrazia e prevalso, per ora, anche la ragione. Ai cittadini contribuenti ora decidere”.
Roberto Pellegrini, consigliere comunale Udc e primo firmatario del referendum ha pure sentenziato: “Ora parola ai cittadini”. Ma alla domanda volta a sapere se il comitato interpartitico, lancia con il referendum le prossime elezioni Comunali, i promotori hanno risposto negativamente, spiegando che l’unico motivo che li riguarda “è il tema del referendum” e che “la nostra proposta vuole produrre un dibattito su un luogo alternativo”. Il comitato referendario, che ha coniato un nuovo slogan a rima baciata – “Uno Skate park bello ma non all’ex Macello” – si è inoltre espresso sugli aspetti pianificatori, indicando, fra le altre, le possibili ubicazioni ritenute idonee per lo Skate park, fra cui ai Pozzi di San Martino e al Centro studi, in zona Medie, liceo e Spai dove si trova già qualche rampa per gli amanti della tavola.
Insomma, il dibattito è lanciato, anzi si riaccende. Tanto che pochi istanti dopo la consegna delle firme alla cancelleria comunale, si è registrata la reazione di quattro consiglieri comunali – Jacopo Scacchi (l’Alternativa-Verdi e Sinistra insieme), Alessio Allio (Lega) e Matteo Lordelli (Plr, Glrt) e Gregorio Aostalli (candidato al Nazionale per i Giovani del Centro) – firmatari di una lettera comune, che esordisce: “Il referendum contro lo Skate park è riuscito: le bugie hanno fatto breccia. Con rammarico apprendiamo che sul progetto del centro ricreativo progettato nel comparto ex Macello è stata posta un’enorme ipoteca. Sia chiaro: la legittimazione democratica di un progetto non è mai un male, anzi. Tuttavia, a preoccuparci sono le menzogne che speriamo non vengano più raccontate in una eventuale campagna di avvicinamento al voto popolare, sempre che le oltre 1700 firme siano valide e portino la Città di Mendrisio al voto”.
I favorevoli all’area di svago evidenziano inoltre nella missiva: “Siamo preoccupati che la grave disinformazione, a causa della quale alcune persone hanno firmato il referendum, possa dilagare. Comprendiamo che le elezioni siano in arrivo, ma suvvia, un minimo di onestà da parte dei contrari ce la si aspetta. A scanso di equivoci, ci teniamo dunque a chiarire alcune bufale che sono emerse durante la raccolta di firme: – No, lo Skate park non sorgerà nel Parco Villa Argentina; – No, lo Skate park non costerà 2,6 milioni di franchi. Grazie ai contributi di prossimità del Cantone e i contributi del Casinò Admiral (fondi che, se rimarranno inutilizzati, verranno molto probabilmente persi), il progetto costerà poco più di 100 mila franchi”.