Non siamo ancora fuori dal tunnel

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Il carro merci deragliato e completamente distrutto urta e danneggia il cancello di cambio dello scartamento giallo.

Gravi disagi. I danni causati dall’incidente nella canna ovest della galleria di base del San Gottardo si sono rivelati molto più ingenti di quanto inizialmente stimato. Gli interventi di ripristino sono complessi e dureranno diversi mesi. È quanto emerso dall’incontro con i media tenutosi mercoledì a Berna. Le FFS hanno informato sui prossimi passi. A causa del deragliamento di un vagone merci nella galleria di base, avvenuto giovedì 10 agosto, il tunnel resta inagibile sia per il traffico merci che per quello dei viaggiatori. La priorità sarà mettere in esercizio la canna est che non ha subìto danni. Riaprirà il transito ai treni merci in questa canna a partire dal 23 agosto. Il traffico viaggiatori dovrà invece essere deviato sulla linea panoramica del San Gottardo fino a nuovo avviso. Non sono state fissate scadenze, ma di certo c’è che i disagi si prolungheranno fino al 2024. I tempi di viaggio si allungano così di 60 minuti per il traffico nazionale e di 60-120 minuti per quello internazionale. Non solo. I treni bipiano non possono circolare sulla linea panoramica del San Gottardo e sono quindi sostituiti da treni Giruno, ICN e EW4. Mentre i convogli supplementari delle ore di punta non possono circolare. I treni a un piano hanno una capacità inferiore rispetto a quelli bipiano. Nel fine settimana saranno disponibili fino al 30% di posti a sedere in meno fino a nuovo avviso, mentre nei giorni feriali la capacità risulta lievemente diminuita.
Il treno incidentato era composto da 30 carri merci provenienti dall’Italia, 16 dei quali sono deragliati e in parte gravemente danneggiati e si trovano ancora all’interno della galleria. Intanto sono in corso indagini sulle cause dell’incidente. I carri coinvolti nel disastro provenivano da 5 diversi punti di partenza in Italia.

All’arrivo a Chiasso i carri sono stati controllati e, dopo la presa in consegna, FFS Cargo li ha assemblati in una nuova composizione.

Questo processo – è stato evidenziato nell’incontro stampa – prevede anche una verifica tecnica e d’esercizio dei carri e del treno. Durante questi controlli non sono state riscontrate irregolarità. Le cause dell’incidente sono al vaglio delle indagini del Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SISI) e del Ministero pubblico del Canton Ticino. “La galleria di base del San Gottardo è uno dei tunnel più sicuri al mondo – ha riferito ai media il CEO delle FFS Vincent Ducrot – ed è stato quindi un duro colpo per noi apprendere che si tratta di un incidente di una simile portata. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma purtroppo ingenti danni materiali”. Le autorità inquirenti hanno nel frattempo liberato il luogo dell’incidente nella canna ovest della galleria di base del San Gottardo. Le FFS possono ora iniziare con gli ingenti lavori di sgombero. In totale dovranno essere sostituiti circa 8 chilometri di binari e 20 mila traverse in calcestruzzo. La massicciata del binario è severamente compromessa all’altezza del cambio di binario a Faido. Ci vorranno diversi mesi prima che tutte le parti delle strutture ferroviarie danneggiate vengano sostituite. Attualmente le FFS ipotizzano che il traffico ferroviario, con limitazioni, attraverso entrambe le canne della galleria, potrà presumibilmente essere ripristinato solo a partire dall’inizio del 2024.