
La nuova edizione del Festival internazionale di narrazione di Arzo è alle porte ed è già possibile acquistare i biglietti degli spettacoli tramite il sito www.festivaldinarrazione.ch: anche quest’anno l’acquisto online offrirà la possibilità di arrivare e muoversi al festival gratuitamente con i mezzi pubblici.
Oltre a numerosi spettacoli, nelle giornate di festival si terrà, presso la Corte dei Miracoli di Arzo, un ciclo di incontri aperto al pubblico: un’occasione di confronto e scambio a partire da alcune tematiche portate in scena. Sono previsti quattro appuntamenti.
Il primo è Drammaturgie contemporanee (sabato 19 agosto alle 14) un incontro dedicato, come lo dice il titolo, alla drammaturgia contemporanea. Alcuni artisti, in movimento tra Italia e Svizzera, si confrontano sull’importanza della parola e dei testi scenici, un tema a cui il festival presta da sempre particolare attenzione.
In dialogo, la compagnia bolognese Kepler-452, in scena al festival con Gli Altri. Indagine sui nuovissimi Mostri; Luminanza, realtà formativa dedicata alla drammaturgia svizzera di lingua italiana; il drammaturgo Chicco Dossi e l’attore Simone Tudda, in scena al festival con Nell’occhio del labirinto.
Storie così grandi. Il teatro e il carcere, dialogo tra compagnie è il secondo incontro di sabato 19 agosto (alle 16). Un confronto tra gli artisti presenti al festival con lavori dedicati al mondo penitenziario.
Alessandro Sesti e Cecilia Di Donato nello spettacolo House we left raccontano la storia di alcune donne transgender che nel carcere hanno l’unico spazio di esistenza. Il Collettivo lunAzione, con Il Colloquio, invece, dà corpo a chi si trova “fuori”, narrando l’attesa di tre donne, fuori dal carcere di Poggioreale di Napoli per i colloqui con i detenuti.
L’incontro è parte del progetto “Il teatro, una finestra aperta sul carcere” sostenuto dal programma integrazione cantonale del Dipartimento delle Istituzioni della Repubblica e Cantone Ticino.
Frosini/Timpano, incontro con la compagnia è il titolo del terzo appuntamento (domenica 20 agosto, alle 14), un’occasione per conoscere più da vicino i premiati autori, registi e attori Elvira Frosini e Daniele Timpano. La compagnia è presente al festival con due spettacoli: Gli Sposi, la storia di una coppia che, al potere, ha messo la Romania in ginocchio per oltre vent’anni; e Carne, un’indagine sul consumo e sullo sfruttamento dei corpi animali non umani.
La tavola rotonda Pratiche artistiche dal carcere – domenica 20 agosto, alle 16 – chiude il ciclo di incontri. Nel corso dell’evento, alcune realtà, operanti con diversi linguaggi artistici all’interno di contesti penitenziari, raccontano le loro pratiche ed esperienze.
In dialogo, Bottega Volante, un’associazione comasca attiva nel carcere di Como con varie attività, tra cui corsi di scrittura creativa e di counseling filosofico; Riscatti, una ODV che, attraverso la fotografia, realizza progetti per promuovere l’integrazione sociale; Mimmo Sorrentino, regista e drammaturgo, uno dei maggior esperti di teatro sociale italiano; ed Elia Gobbi, artista e arteterapeuta svizzero che ha lavorato nelle carceri.
L’incontro è parte anch’esso del progetto “Il teatro, una finestra aperta sul carcere” sostenuto dal Programma d’integrazione cantonale della Repubblica e Cantone Ticino.