Skate park Mendrisio, le bugie dei referendisti

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Spingere il proprio credo o la propria ideologia per raccogliere più firme possibili è lecito e nessuno può essere contrario fino a che non si sfocia nell’inganno attraverso falsità, e sullo skate park di bugie ne sono state dette molte!
Arrivano segnalazioni che vi sono uno o più promotori del referendum o magari solo portaborse che sono in giro per Mendrisio a raccogliere firme a sostegno del “no allo skate park”.
Fin qui nulla di illecito o sbagliato, anche l’utilizzo della tecnica di far firmare prima il referendum “il denaro contante è libertà” per poi sfruttare la tecnica di persuasione basata sulla ripetizione del consenso per far firmare anche quello sullo skate park.
Il punto è che i promotori del referendum vanno ben oltre raccontando il falso.
Abbiamo raccolto svariate segnalazioni dove i referendisti raccontano che il costo dello skate park è di 2.6 milioni di franchi; questo è il costo dell’opera totale, lo skate park ha un costo di soli 200’000 franchi e la stessa “balla” è scritta anche nel testo del referendum, quindi una falsità doppia e messa per iscritto. Oltre a questo, raccontano che non ci sia la sicurezza (skate park recintato con un sottopasso come passaggio protetto) o che non ci siano le perizie foniche o di inquinamento ambientale. Strano perché oltre che averle verificate come commissari dell’apposita commissione permanente, sono state anche esposte in Consiglio comunale la sera del voto che ricordiamo è stato a dir poco schiacciante visto che i contrari erano solo 4 contro 50 favorevoli.
Vogliamo forse dire che la commissione preposta dopo mesi di verifiche del progetto, tutto il Consiglio comunale e il Municipio non hanno capito nulla?
In più, secondo i promotori del referendum pare si parli di farlo in zona San Martino. Incredibile come queste persone sappiano cose che non sono assolutamente in nessuna visione futura del Comune. I contrari/referendisti hanno avuto tutto il tempo per proporre delle alternative, alternative mai comunicate neanche nella discussione in seno al Legislativo. Non basta dire solo “non sono d’accordo” ma bisogna anche portare delle proposte sulle quali confrontarsi.
Poi se ne sono dette di tutti i colori sui giovani e sull’uso dello skate park che questi ne avrebbero fatto asserendo che questo skate park sia da principianti e per nulla attrattivo.
Quello che però non dicono è che invece lo skate park è stato progettato proprio dai giovani skater attraverso un loro coinvolgimento nella fase di studio dell’opera. Quindi hanno scelto loro come farlo in base alle loro esigenze e rendendolo praticabile per tutti dai più ai meno esperti. Tra l’altro è stato un lavoro che ha permesso al Municipio di vincere anche un premio a livello federale per come si è lavorato coinvolgendo i ragazzi.
Dire di no ora allo skate park vorrebbe dire non farlo mai più da nessuna parte! Se ne parla da oramai 20 anni e non si è mai trovato un luogo che andasse bene a tutti (e questo i referendisti con le loro balle lo sanno). Ora che un luogo condiviso è stato trovato, non va ancora bene. Questa è l’occasione per fare finalmente qualcosa di concreto per i giovani che tanto lo desiderano da anni.

Consiglieri comunali della Lega dei Ticinesi, sezione Mendrisio:
amuele Caimi
Lorenzo Rusconi
Mario Della Casa