Macchine che hanno fatto la storia

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I prati della Campagnadorna hanno fatto da teatro ai tre giorni del “Raduno” (Foto-Cine Club Chiasso).

Un automezzo per lavori agricoli appeso a mezz’aria ha dato il benvenuto, durante la scorsa fine settimana, agli oltre 10 mila visitatori – la stima è solo spannometrica – del Raduno Nazionale Trattori d’Epoca che tra il 7 e il 9 luglio ha avuto luogo nel cuore della Campagnadorna. Una prima per il Midi ticinese che ha risposto con grande entusiasmo.
La soddisfazione degli organizzatori è legittima. “Siamo particolarmente contenti dello svolgimento della manifestazione – commenta il vicepresidente del comitato d’organizzazione Gabriele Bosisio. – C’è stato davvero un grande afflusso di persone”. E di mezzi: 529 i trattori presenti, senza contare l’esposizione di motori stazionari, camion e motori a vapore!
La tre giorni momò è stata coordinata dal “Gruppo raduno Svizzero vecchie macchine agricole 2023” nato per volontà del “Gruppo trattori d’epoca Ticino” (GTET) e degli “Amici delle vecchie macchine agricole, Gruppo della Montagna” (AVMA) con il patrocinio dell’associazione “Amici delle vecchie macchine agricole della Svizzera” (FALS) e della “Swiss Historic Vehicle Federation” (SHVF).
Concretamente, tenendo conto dei lavori di montaggio e smontaggio del villaggio, sono stati 250 i collaboratori – tutti volontari – che hanno contribuito al successo del raduno. “Abbiamo ricevuto molti complimenti – continua Bosisio – anche per l’offerta gastronomica (5’000 i pasti serviti, ndr) per il programma musicale, per il parco giochi allestito per i bambini”.
La manifestazione, che si svolge da oltre trent’anni, è itinerante in tutto il Paese. Per il Mendrisiotto, come anticipato, si è trattato della prima volta e il pubblico accorso ha premiato gli sforzi: molti sono stati infatti i visitatori giunti dalla Svizzera tedesca e romanda, dalla Germania e dall’Italia. “Un collezionista è giunto persino dall’Ungheria con due trattori” rileva il vicepresidente.
Tra venerdì e domenica scorsi il programma si è rivelato fitto di appuntamenti con dimostrazioni pratiche, presentazione di trattori d’epoca d’interesse storico, ma anche giochi di abilità e intrattenimenti per gli ospiti di tutte le età tra le bancarelle che hanno offerto il meglio dell’artigianato del territorio.
E per il futuro? L’anno prossimo – conclude il nostro interlocutore – torneremo con il nostro “San Martìn di tràtur vecc”, poi si vedrà.