Skate park, tutti contro tutti

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Sono già alcune centinaia le firme raccolte dal Referendum lanciato dal gruppo interpartitico la scorsa settimana contro il progetto di Skate park nell’area dell’ex Macello a Mendrisio accolto a larga maggioranza nella seduta del 12 giugno dal Consiglio comunale.
Ora i referendisti – che si apprestano a richiedere i permessi per allestire bancarelle al Piazzale alla Valle – hanno tempo due mesi – fino al 15 agosto – per raggiungere le necessarie 1500 adesioni e, se l’obiettivo sarà raggiunto, i cittadini saranno chiamati a esprimersi in votazione popolare. Il Comitato interpartitico, che non contesta la necessità di creare un’area di svago per i giovani bensì si oppone al luogo scelto, proponendo di realizzare il progetto in zona San Martino, è composto da Roberto Pellegrini, consigliere comunale dell’Udf, Gianluca Padlina, consigliere comunale del Centro, Tiziano Fontana, consigliere comunale della Lista civica, Pier Luigi Pasi (Udc), Flavio Beretta, già consigliere comunale, Giancarlo Cortesi, già municipale socialista, Lucio Lorenzon e Dora Croci Lorenzetti (entrambi Udc), Paola Prada Camponovo e Giorgio Riva.

Ora il dibattito è più che mai lanciato e la politica è divisa. Primi a opporsi al Referendum sono i destinatari dell’area di svago: l’Associazione Momò Skateboarding (cfr. articolo a lato) che si determina sull’ubicazione: “La proposta di ubicare lo skatepark nel comparto di San Martino, a sfavore di un comparto centrale ben allacciato al trasporto pubblico e alla mobilità lenta, nonché in prossimità dei principali centri di interesse, non ci sembra sensata”.
Sono molti i politici a manifestarsi. Da rimarcare la spaccatura all’interno del gruppo Lega-Udc-Ud. Se infatti esponenti del partito figurano nel comitato referendista, all’interno c’è invece chi a viva voce si schiera affinché il progetto di 2,6 milioni, che contempla lo skate park, il percorso con ostacoli Parkour e l’area per l’esercizio fisico Workout – la somma prevede pure la creazione di posteggi per automezzi di servizio del Pronto intervento – vada in porto. Simona Rossini per il Gruppo Lega dei Ticinesi di Mendrisio ha firmato un comunicato stampa che esprime un No al referendum “e per le stesse motivazioni che ho espresso in Consiglio Comunale prima di appoggiare con il voto il messaggio municipale, ovvero creare una struttura a Mendrisio adatta ai giovani, fortemente voluta proprio da loro e progettata anche con il loro impegno e il loro apporto di conoscenze nella disciplina dello skate. Un luogo non proprio idilliaco ma che a detta anche loro è facilmente raggiungibile e nell’area urbana, vicino alla stazione ma lontano dal centro abitato dove giustamente potrebbero causare disturbo ai vicini residenti”. La Lega dei Ticinesi di Mendrisio sottolinea inoltre gli aspetti finanziari: “Va anche specificato che lo skate park al quale si fa ricorso non costa 2,6 milioni ma grazie ad interventi finanziari al Municipio di Mendrisio costerà
circa 200’000 franchi. Il costo al quale fa riferimento il comitato per il referendum riguarda tutto il messaggio municipale che comprende anche dei posteggi per automezzi di servizio del Pronto Intervento”.
Anche Gioventù Comunista si spende a difesa dello Skate park e scrive in un comunicato stampa: “Il comitato interpartitico promotore del referendum contesta la collocazione di questo skate park, previsto nell’area dell’ex Macello, e vorrebbe piuttosto spostarlo nella zona di San Martino. Ma se il referendum dovesse riuscire e persino essere approvato dalla popolazione, il risultato ottenuto sarebbe quello di rimandare a chissà quando la realizzazione di un progetto atteso da lunghissimo tempo e fortemente voluto dai giovani di Mendrisio”. E la consigliera comunale dell’Alternativa Verdi e Sinistra insieme, Daniela Carrara, ribadisce il proprio sostegno al progetto richiamando il proprio intervento esposto nella seduta del 12 giugno, nel quale, a proposito dell’idea di spostare in altra zona il progetto aveva osservato: “l’aria e il traffico a San Martino, vicinissimo all’asse autostradale Nord-Sud – la più trafficata della Svizzera – e con un probabile imminente aumento del numero delle corsie (senza contare il sicuro incremento di traffico e le probabili colonne dopo l’apertura del secondo tunnel del Gottardo), sarebbe un luogo migliore e più salubre? Lì, l’inquinamento dell’aria e il rumore non ci sono? Non credo proprio”. Anche la sezione Plr di Mendrisio tifa per lo Skate Park nell’area dell’ex Macello: “Non va dimenticato che l’orientamento futuro dell’area stazione sarà più attento alle esigenze della mobilità lenta e pedonale, creando percorsi sicuri e moderando il traffico (zona 30)”.
Ad allearsi ai contrari è invece la Lista civica per Mendrisio che spiega di aver “aderito al comitato referendario “No ad un’area di svago sbagliata nel posto sbagliato” e di sostenere “la raccolta firme contro il messaggio approvato a larga maggioranza dal Consiglio comunale, ma respinto dalla Lista civica”. Che sottolinea come “l’area in oggetto non sia un luogo sano per invogliare i nostri giovani a fare dello sport e che il processo partecipato messo in atto per coinvolgere, assecondare e favorire i cittadini che praticano questa disciplina non sia stato condotto tenendo conto di eventuali collaborazioni intercomunali atte a razionalizzare i costi e il consumo di suolo, una risorsa ambientale fondamentale per la nostra qualità di vita e il nostro futuro”.

Progetto atteso da oltre 10 anni
Contrario al referendum, il gruppo l’AlternativA: “Secondo i referendisti l’ubicazione non va bene: troppo rumore e troppo inquinamento. Meglio sacrificare terreno a San Martino, zona piscine: come se a pochi metri dall’autostrada, l’aria fosse più salubre e il rumore soffuso. Insomma, lo skate park andrebbe bene, ma non adesso e soprattutto lontano, via dal centro. La cruda realtà è questa: gli spazi per i giovani vanno bene se non disturbano. E non vale solo per lo skate park”. “È da oltre dieci anni – sottolinea il gruppo l’AlternativA – che i giovani attendono uno spazio che gli adulti avevano promesso. Ora questo spazio di fronte al CPI, hanno contribuito a pensarlo loro stessi. Lo hanno sottolineato in una recente intervista: «Siamo stati coinvolti appieno sin da subito, sia in fase embrionale del progetto che successivamente nello sviluppo. Abbiamo partecipato a svariati incontri, tra cui workshop, con i rappresentanti dell’ufficio tecnico della Città di Mendrisio, i rappresentanti delle altre discipline (parkour e workout) ed esperti nella realizzazione di skatepark. Non ci è stato imposto nulla e ci sembra giusto aver coinvolto nel progetto diversi attori, troviamo l’inclusività un aspetto molto importante».
L’ AlternativA “sostiene il progetto così come presentato in Consiglio comunale, consapevole che nel migliore dei mondi avrebbe potuto forse esserci uno spazio urbano più grande, di altre dimensioni ma sicuramente con altri costi e con altri tempi. Oggi questo è un progetto possibile, dignitoso, condiviso con i diretti interessati e attuabile in tempi brevi. Oggi costituisce una risposta concreta alle legittime aspettative dei giovani, senza costringerli ad altre lunghe attese, senza alcuna certezza di progetti migliori e realizzabili”.