Dopo la festa della promozione in Prima Lega Classic, il Mendrisio ha messo la ciliegina sulla torta superando in rimonta il Pully Football e conquistando così l’accesso al primo turno della Coppa Svizzera 2023-24 in programma il weekend del 19-20 agosto.
Era dal 23 agosto 2014 che il Mendrisio non entrava a far parte delle 64 squadre che si giocheranno l’accesso alla finale di Coppa Svizzera al Wankdorf di Berna. In quella circostanza al primo turno i momò, che giostravano in Prima Lega, pescarono il Chiasso (Challenge League). Ad archiviare l’incontro sul 2-0 in un Comunale gremito, ironia della sorte, fu Sandro Reclari, ora vice allenatore dei biancorossoneri, con la sua prima rete in carriera in Coppa.
Sabato scorso invece, il club del Magnifico Borgo si è riguadagnato l’opportunità di tornare a disputare questa competizione. Al centro sportivo de la Tuilière di Losanna, infatti, Vidovic e compagni, nonostante siano andati sotto nel punteggio dopo 31’, grazie alle reti di Paulin Damo (35’), Axel De Biasi (74’) e Gabriele Mascazzini (89’) sono riusciti a ribaltare la contesa e a eliminare il Pully Football, conquistando così l’accesso al primo turno che si disputerà nel fine settimana del 19-20 agosto contro una formazione che uscirà dall’urna nel sorteggio del 3 luglio. Chi non potrà esserci poiché ai saluti con il Mendrisio, dopo una stagione strepitosa, saranno il portiere Mattia Losa con il suo allenatore Emanuele Crociati, il difensore Andrea Righetti, i centrocampisti Giona Mazzetti, Antonio Mihaylov, Alessandro Castellan e Souhail Mhaimer.
Vittoria del campionato e qualificazione al primo turno di Coppa Svizzera, non male per essere la prima stagione in panchina di Amedeo Stefani
No, anzi sono molto contento, non me l’aspettavo neanch’io sinceramente, è andato tutto molto bene, al di là delle più rosee aspettative.
A dicembre avevi detto che il momento più bello l’avresti scritto a breve. Detto e fatto: obiettivi tutti centrati!
Sì, ma il momento più bello l’ha scritto la squadra. Tutti sono stati bravissimi e non hanno mai mollato di un centimetro. Dopo la partita di Zugo qualcosa è scattato, ci siamo resi conto che anche a livello emotivo li avevamo sportivamente uccisi. Eravamo pronti a vincere il campionato!
Quanto ha aiutato avere una dirigenza e uno staff praticamente momò?
Moltissimo, alla fine avere delle persone con cui ho un rapporto diretto e che conoscono bene la struttura e tutto quello che riguarda il territorio risulta fondamentale. Luca Roncoroni (vice presesidente) e Nicola Salerni (direttore sportivo) sono persone molto presenti e il presidente Sebastiano Pellegrini conosce ben più di me la storia del Mendrisio.
La stagione è stata molta lunga, ora una meritata vacanza?
Sì, ma sarà un po’ a corrente alternata con i ragazzi. Il calcio è una cosa bella, quindi non ti pesa. Però bisogna saper bilanciare le esigenze del lavoro e quelle della famiglia, a scaglioni la gente andrà in vacanza. Probabilmente non saremo al top già nelle prime giornate, ma ne siamo consapevoli, d’altra parte abbiamo finito la stagione da nemmeno una settimana…
Cos’hai imparato dalla tua prima esperienza in Seconda Lega Interregionale?
Che sotto certi aspetti è molto più facile allenare una squadra di Seconda Inter piuttosto che una di Quinta Lega, visto che ho fatto tutte le categorie. Come dicevi, una struttura sana in cui le cose sono chiare rende tutto più facile.
Al tuo fianco, in panchina, hai avuto Sandro Reclari, cosa ti ha dato di più?
Sandro ha fatto un lavoro spettacolare. È stato il valore aggiunto, lo collocherei tra lo staff e i giocatori, una sorta di trait d’union tra i ragazzi e me. Ha fatto un lavoro encomiabile, ma, al di là di ciò, è una persona che ha una diligenza al di sopra della media e ciò fa la differenza.
Hai sentito la sua mancanza sabato?
Sì, ci è mancato (ride ndr). Ma devo ringraziare anche Daniele Pepi che è venuto dai veterani a darci una mano. Sandro era distante, ma coi mezzi di comunicazione di oggi ci siamo comunque potuti sentire durante la partita.
Partita tutt’altro che semplice, considerati il viaggio in bus fino a Losanna, il campo sintetico e poi il vento…
Nel primo tempo potevamo fare meglio, siamo stati fortunati ma è anche stato molto bravo Stefan Vidovic tra i pali. I ragazzi però l’hanno rimessa subito a posto dopo aver subito il gol. Nella ripresa invece, col vento a favore, alcuni accorgimenti seppur con un uomo in meno (per doppia ammonizione di Gibellini al 75’, ndr) non abbiamo mai rischiato. I miei hanno fatto una gran partita, soprattutto dopo sei ore di bus.
Come ti presenterai al primo allenamento della prossima stagione?
Tranquillo (ride, ndr), sono molto contento. Dieci anni fa ero a Maroggia in Quinta Lega ad allenare per la prima volta e devo solo ringraziare Diego Tiraboschi che mi ha dato la possibilità di farlo. Ora sono qui e sinceramente non ho altri desideri che fare il bene del Mendrisio.