Basso Mendrisiotto a tutt’acqua

0
427
Francesco Meroni e Michele Tadè.

L’unione fa la forza. E se si tratta di acqua e di sinergie per affrontare le problematiche attuali e le sfide future sulla gestione della rete idrica, il motto popolare non può che dimostrarsi vincente. È in questo solco che il 1° gennaio 2023 è entrato in funzione il Servizio Idrico Basso Mendrisiotto (SIBM) quale consorzio che unisce nell’approvvigionamento idrico i Comuni di Balerna, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo – una prima a livello cantonale. A luglio il nuovo ente si appresta a emettere la prima bolletta. Più o meno cara? “Si tratterà in generale di un aggravio, ma le tariffe in vigore fino alla fine del 2022 si basavano su calcoli e prezzi non conformi dal momento che non si era investito in infrastrutture e che al contempo si attendeva la nascita di SIBM”.
Così, martedì, nel corso di una conferenza stampa, Francesco Meroni, presidente del nuovo Consorzio che riunisce i 4 Comuni, e Michele Tadè, segretario (nella foto), hanno illustrato il rivoluzionario progetto. Tutto è iniziato attorno al 2016-2017. Diversi i motivi che hanno suggerito il cambiamento. I Comuni nel corso dell’ultimo secolo si sono retti su un’urbanistica oggi non più all’altezza, alimentata da singoli serbatoi sottodimensionati e inoltre gli enti pubblici non dispongono più di fonti proprie capaci di garantire il fabbisogno idrico a lungo termine, senza contare poi la siccità.
C’è di più. Il nuovo Piano cantonale di approvvigionamento idrico del Mendrisiotto prevede la dismissione delle fonti locali a rischio che saranno sostituite con l’arrivo previsto per il 2026 dell’Acquedotto Regionale del Mendrisiotto (ARM) che capterà l’acqua dal lago. Dei pozzi di captazione resterà solo la sorgente Rovagina, tutti gli altri saranno dismessi, fra cui quello di Vacallo che ha cagionato problemi alla piscina di Chiasso, Pra Tiro (oggetto nel 2020 di inquinamento) e Pozzo Polenta (anche questo al centro di un inquinamento nel 2008 e già fuori uso). Di qui la svolta epocale – è stato evidenziato. Nel 2019 è entrato in attività il gruppo di lavoro per la creazione del progetto di Piano Generale dell’acquedotto congiunto tra i 4 Comuni, coordinato da AGE Sa che ne ha ora assunto pure la gestione. La distribuzione, rispetto al passato, è divenuta da verticale a orizzontale e ha ridotto il numero di serbatoi, da 13 a 6, mostrando così maggiore flessibilità.
“Fino al 31 dicembre 2022 ognuno dei 4 Comuni – è stato sottolineato – aveva la propria utenza, i propri impianti e i propri debiti”. Qualche cifra. Il comprensorio conta quasi 20 mila abitanti e la distribuzione d’acqua è pari a 3 milioni di metri cubi all’anno. I 4 Comuni trovano ora operatività tramite il Consorzio e il Consiglio consortile. SIBM è responsabile per l’approvvigionamento idrico a tutti i cittadini di Balerna, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo. Il nuovo tariffario stabilito – è stato evidenziato – ha ottenuto luce verde da Mister Prezzi. I fondamenti che regolano il nuovo ente unico sono quelli della compensazione finanziaria e della ponderazione. “Il servizio di approvvigionamento idrico è soggetto al principio di causalità con obbligo di copertura dei costi tramite tasse di servizio.
Ma quali sono i vantaggi dell’unione? Lo sgravio completo delle amministrazioni comunali (i Comuni non dovranno più incaricarsi delle bollette, un compito che passa a SIBM).
Tra i benefici a medio-lungo termine sono stati indicati “il notevole aumento della sicurezza; il risparmio, vista la struttura più snella con i serbatoi passati da 13 a 6; una semplificazione operativa che andrà a beneficio dell’utenza”.
Intanto, le prossime attività della SIBM prevedono di realizzare entro fine 2024 il Piano Generale dell’Acquedotto definitivo, lo studio di dettaglio, il piano di attuazione con le tappe di lavoro delle opere e il piano di finanziamento. Si stimano costi globali delle opere in 15 milioni di franchi con tempi di realizzazione di 10-14 anni. “Quel che si vuole costruire è una configurazione almeno per i prossimi 100 anni”.