“La costellazione di favole allestita nel Parco di Casvegno – progetto di Soroptimist International club del Mendrisiotto col patrocinio dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale – forma un percorso ludico e di riflessione sui valori essenziali del rispetto, l’amicizia, la non violenza e la solidarietà. La forma simbolica dei leggii, in stretto rapporto dialettico con il contesto, rappresenta ed enfatizza allegoricamente i temi raccontati nelle intramontabili favole di Esopo. La lettura delle favole con angolazioni, riflessi e prospettive diverse vuole dare importanza allo sguardo del lettore”. Sono queste le parole di spiegazione che accompagnano il progetto.
L’inaugurazione si è tenuta in forma ufficiale poco tempo fa e al 30 settembre avrà luogo un’altra presentazione per tutte le socie del club di servizio svizzero, club che conta circa 2 mila donne. Per l’occasione Cristina Fasol (past presidente Soroptimist Mendrisiotto) e Belén Alves Pfister (vice presidente e curatrice del progetto) hanno spiegato a l’Informatore come è nata l’idea e come è stata realizzata. “Tutto è cominciato durante il Covid – dichiara Cristina Fasol -. In quel periodo molti sceglievano di passeggiare e, ricordando anche il sentiero delle favole di Bever, ho – o meglio abbiamo – cominciato a ideare questo sentiero di Esopo”. “Un sentiero – mette in luce Belén Alves Pfister – che vuole trasmettere i grandi valori che il nostro club di servizio sostiere e promuove. Infatti Soroptimist vuole migliorare la posizione della donna, mantenere alti valori morali e lottare per i diritti umani per tutti. Con la collaborazione di Licia Joppini (architetta), Alice Robbiani (interaction design), Joelle Käser (comunicazione visiva) e Lea Conconi (letteratura italiana) e la convinzione del direttore dell’OSC Daniele Intraina – che ha subito capito il potenziale inclusivo del progetto – i 5 leggii sono stati posizionati con l’intento di far prendere del tempo per riflettere e dialogare su questi importanti e grandi temi della vita. Non sono 5 semplici tabelloni, ogni postazione è infatti stata ideata e realizzata con un collegamento al valore che trasmette la favola di Esopo e anche al luogo in cui è inserita. Idealmente non è un percorso da fare in maniera didascalica: è un sentiero di scoperta, un mondo per rallentare il tempo e riflettere”.
Le socie del Mendrisiotto – una trentina – hanno scelto accuratamente le favole da proporre e hanno deciso di chiamare questo sentiero “costellazione” per non precludere la possibilità di crearne altre in Svizzera.