Un piano per l’oasi verde della Città

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Nell’immagine (© 2023 - Comitato Parco di Villa Argentina) il progetto ideato da Heiner Rodel e promosso dal Comitato. Dalla villa alla collina Zona 1: è prevista la ricostruzione dell’aiuola con fontana circolare; la formazione di una leggera struttura per manifestazioni all’aperto; la ricostruzione della grotta con l’inserimento di uno specchio d’acqua; il completamento della massa vegetale. Zona 2: in questa zona collinare saranno ripristinati il vigneto e il frutteto. Saranno ricostruiti il belvedere centrale, il grande pergolato e le rampe incrociate, esistenti fino al 1993, e il muro sarà restaurato. Zona 3: nella zona alle spalle della casa per anziani Torriani una caffetteria (struttura leggera e di dimensioni pari a quelle del diroccato) diventerà punto di ritrovo per i fruitori. Zona 4: l’area accanto alla caffetteria è dedicata al tema degli orti condivisi a disposizione della popolazione. La collaborazione con le scuole elementari del Canavée fornirà alla struttura anche una valenza educativa. La gradinata, di modeste dimensioni, servirà per lezioni all’aperto ed eventi. Il pianoro Zona 5: nell’ultima zona il progetto dedica tre temi differenti all’esteso piano a monte del parco. 5 A - la parte confinante con l’Istituto Torriani è riservata al tema delle coltivazioni biologiche (ProSpecieRara) con l’obiettivo del mantenimento della biodiversità quale patrimonio culturale. 5 B - il vasto prato offre un esteso spazio libero, circondato da filari alberati: un’area comune, dedicata a svago, attività psicofisiche, benessere e riposo. 5 C - A sud del grande prato è previsto l’inserimento di uno specchio d’acqua: questa zona attrattiva, ombreggiata da alberi, si presta al tema del gioco per bambini e adulti, in combinazione con il parco giochi esistente.

L’iter di questo mappale, il fondo 3043 a Mendrisio, è lungo. Basti pensare che il Comitato Parco di Villa Argentina nacque nel 2009 e con una petizione intitolata “Un magnifico Parco per un magnifico Borgo” raccolse il consenso di 2’870 cittadini. Tramite la petizione il Comitato portò l’attenzione sul terreno retrostante la Villa, un suolo inserito in un comparto di particolare pregio. Quest’area verde era minacciata da un progetto immobiliare che voleva creare 6 palazzine. La petizione aveva quindi tre richieste: la creazione di una zona di pianificazione; la progettazione di una variante pianificatoria per inserire il terreno in zona verde, non edificabile; l’acquisto del sedime. Acquisto che ha visto luce verde in Consiglio comunale nell’agosto 2021 con la concessione di un credito di 8’050’000 franchi per far diventare il mappale di proprietà della Città.
Ma di passi il Comitato Parco di Villa Argentina ne ha fatti altri. Nel 2013 infatti pubblicava un opuscolo intitolato “Uno storico parco per la nuova Mendrisio” che conteneva la storia di Villa Argentina e del suo parco e metteva in luce quanto questa zona verde nel cuore della Città fosse un importante giardino storico da salvaguardare. A dieci anni dalla pubblicazione ecco che il Comitato Parco di Villa Argentina ha presentato alla stampa un nuovo opuscolo contenente una proposta di valorizzazione e lo farà anche pubblicamente con una serata a tema che si terrà martedì 6 giugno alle 20 nell’aula magna del centro scolastico Canavée di Mendrisio con i relatori Heiner Rodel (arch. del paesaggio FSAP) e Tiziano Fontana (coordinatore Comitato Parco di Villa Argentina).
“Con questo opuscolo, che vogliamo diffondere per la popolazione, presentiamo un progetto di massima per il parco di Villa Argentina, anche perché desideriamo rimanere fedeli alla petizione. Con questa proposta uniamo la sostanza storica all’uso contemporaneo degli spazi”. È così che Tiziano Fontana ha spiegato alla stampa la nuova pubblicazione, entrando nel dettaglio (cfr. nella didascalia dell’immagine) della visione che promuove il Comitato.
Il progetto di valorizzazione del Parco di Villa Argentina dell’architetto del paesaggio Heiner Rodel, offerto dal Comitato Parco di Villa Argentina e da alcuni privati alla cittadinanza, nasce infatti dalla volontà di offrire alla popolazione di Mendrisio – e non solo – una valida proposta di uso pubblico quale area verde fruibile a tutti, ma mantenendo e rispettando le peculiarità culturali e paesaggistiche proprie del Parco e proponendo questa oasi verde come vettore di socialità. I promotori hanno infatti messo in luce che il progetto di valorizzazione proposto per la ricostituzione del parco è stato allestito nello spirito della Carta dei giardini storici (ICOMOS-IFLA) che considera essenziale l’intorno ambientale di un giardino, come fece il Dipartimento dell’ambiente nel 1985 quando iscrisse nell’elenco dei monumenti storici e artistici Villa Argentina e il “parco circostante, raro esempio integro di spazio disegnato dell’Ottocento del Mendrisiotto”. Di conseguenza l’arch. Rodel ha ricostruito filologicamente il parco così come concepito e realizzato dall’arch. Antonio Croci e come voluto dal primo proprietario Giorgio Bernasconi, unendo alla componente storico-culturale la necessità dell’uso moderno di questa area. Il parco offre una pluralità di attività e l’intervento proposto dal progetto può essere suddiviso in cinque zone inscindibilmente legate, seguendo temi specifici: nella parte bassa del parco, il giardino della villa; nella parte collinare l’agricoltura; nella parte alta pianeggiante: la biodiversità; il benessere e il riposo; il gioco e la freschezza nell’area boschiva.

Come procederete?
Il nostro è un progetto che mira a evitare lo stato di abbandono e degrado in cui si trova il Parco al momento, spiegano i membri di Comitato. C’è stato un impoverimento dato dalla carenza di manutenzione (sul tema un’interrogazione interpartitica è stata recapitata al Municipio alcuni giorni fa) e vorremmo poter attuare la valorizzazione con degli interventi a tappe. La Città ha fatto un importante investimento per salvaguardare questo fondo ed è giunto il momento di agire e valorizzarlo.

E il Municipio?
Il Comitato Parco di Villa Argentina ha già avuto un incontro con l’Esecutivo cittadino e il sindaco Samuele Cavadini ha assicurato a l’Informatore che un gruppo di lavoro interno è già stato istituito. “Da quando abbiamo comprato il fondo 3043 ci siamo attivati. L’intenzione del Municipio – rende noto Cavadini – è quella di lavorare e creare un progetto nel rispetto della storia del parco, ma anche del comparto in cui è inserito. Abbiamo incontrato il Comitato Parco di Villa Argentina ad inizio anno e in calendario c’è ancora una riunione a giugno visto che è un interlocutore che verrà preso in considerazione. Come Municipio stiamo attuando anche per quest’area un progetto basato sul processo partecipativo (come già fatto per lo skate park e le portinerie di quartiere): le categorie di popolazione verranno pertanto invitate, verosimilmente questo autunno, a dei workshop per poter vedere di cosa si ha bisogno di creare nel parco di Villa Argentina. Così facendo il Municipio potrà poi pianificare le successive tappe per questa area verde”.