Dai successi parigini ai cantieri svizzeri

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Sculture di Natale Albisetti allestite nella sala X (© Museo Vincenzo Vela - Mauro Zeni).

Nel centenario della morte di Natale Albisetti, artista che si avvicinò alla scultura sotto l’egida di Vincenzo Vela, il Museo di Ligornetto dedica un’esposizione monografica all’artista di Stabio, figura pressoché sconosciuta nel panorama della scultura svizzera fra Otto e Novecento e al suo lavoro di stampo classicista con echi romantici.

L’apertura della mostra Natale Albisetti (1863-1923), scultore. Dai successi parigini ai grandi cantieri svizzeri avrà luogo domenica 4 giugno dalle 10.30 con gli interventi della direttrice del Museo Vincenzo Vela Gianna A. Mina, del sindaco di Stabio Simone Castelletti e di Simona Ostinelli, storica dell’arte. L’evento si inserisce in un ricco e articolato fine settimana artistico legato alla Maratona musicale (cfr. qui sotto) che si aprirà domani: concerti raffinati e inediti dialoghi tra musica, spazio e scultura vedranno coinvolti musicisti di grande talento.
Con questa esposizione, il Museo di Ligornetto conferma il proprio impegno verso la produzione di autori coevi a Vincenzo Vela, solo apparentemente marginali, ma sempre attivi in importanti cantieri pubblici al di fuori del contesto ticinese.
La rassegna, curata da Gianna A. Mina con Simona Ostinelli – autrice del primo esaustivo studio sull’artista – presenta al pubblico, attraverso sezioni tematiche, una selezione rappresentativa soprattutto di modelli in gesso e progetti per sculture, ritratti e monumenti pubblici eseguiti da Albisetti nell’arco della sua carriera, tra i fasti parigini e la sua terra natale.
Le opere provengono dal cospicuo lascito dell’artista al Comune di Stabio. La quarantina di lavori esposti al Museo Vela illustrano il percorso biografico e artistico di Natale Albisetti nelle sue diverse peculiarità: dall’avvicinamento alla scultura sotto l’egida di Vincenzo Vela alla formazione all’Accademia di Brera a Milano, dal trasferimento in Francia nel 1884 nell’effervescente Montmartre parigina all’esordio espositivo nei Salons della Ville Lumière, sino al successo conseguito all’Esposizione Universale del 1900 e ai legami mai interrotti con il paese d’origine.
Oltre che all’Obelisco di Bellinzona realizzato nel 1903 per celebrare il primo centenario dell’entrata del Canton Ticino nella Confederazione, un’attenzione particolare viene riservata alle opere scultoree che Albisetti ha eseguito per due edifici svizzeri fortemente simbolici: il Politecnico federale di Zurigo e il Palazzo federale a Berna.
In occasione dell’esposizione verrà inoltre pubblicata una monografia “Natale Albisetti (1863-1923), scultore. Dai successi parigini ai grandi cantieri svizzeri” con saggi di Monica Bilfinger, Andrea Ghiringhelli, Marco Marcacci, Gianna A. Mina, Simona Ostinelli, Hildebrand Weidmann, edita dal Museo nella collana “Saggi sulla scultura”.
La presentazione del catalogo scientifico è in agenda per domenica 2 luglio nella sala del Consiglio comunale di Stabio alle 18. Lo storico Marco Marcacci affiancherà Gianna A. Mina, Simona Ostinelli e Simone Castelletti. Gli intermezzi musicali saranno curati da Musica nel Mendrisiotto.
La mostra resterà aperta fino al 5 novembre (martedì-venerdì 10-17 / sabato-domenica 10-18).

La gipsoteca a Stabio
Il Comune di Stabio conserva l’importante gipsoteca di Natale Albisetti, che lo stesso artista ha voluto donare al suo paese di origine. Il Municipio negli ultimi anni ha effettuato un lavoro di restauro conservativo delle sculture e un’attenta e minuziosa opera di ricerca grazie all’impegno della storica dell’arte Simona Ostinelli. In concomitanza con la mostra monografica al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, a Stabio saranno esposte nuove sculture nello Spazio Albisetti in Piazza Maggiore. Lo stesso sarà aperto la prima domenica del mese dalle 14 alle 19 fino al prossimo novembre; dalle 17 saranno organizzate visite guidate gratuite con la storica dell’arte Aurelia Antonini. Il primo appuntamento è per domenica 4 giugno.

Maratona musicale
Durante l’intero fine settimana del 3 e 4 giugno sarà presentato un progetto inedito, una Maratona musicale ideata da Gianna A. Mina e dal violoncellista e produttore musicale Claude Hauri. Da oltre vent’anni infatti il Museo si profila come luogo ideale per l’esecuzione di concerti di grande ricercatezza. L’attenzione dimostrata negli anni per il repertorio liederistico e cameristico, ha stimolato la direzione del Vela e Claude Hauri, responsabile dell’Associazione Musica nel Mendrisiotto, ad allestire un programma raffinato in cui la musica dialoga con le opere scultoree e lo spazio circostante. Domani, sabato, alle 17 si terrà il concerto liederistico “Rivelazioni vocali” con la partecipazione di Renée Schüttengruber (soprano), Daniel Moos (pianoforte) e Barbara Ciannamea (violino). Il programma si articola su brani di Fritz Kreisler, Ludwig van Beethoven, Wolfgang Amadeus Mozart, Clara Schumann, Gustav Mahler, Hugo Wolf, Johannes Brahms, Fanny Mendelssohn-Hensel, Robert Schumann. Dopo un rinfresco nel parco, alle 19 è previsto il concerto da camera “Coì vicini e così lontani” con Lorenzo Di Bella (pianoforte), il Quartetto d’archi Borromini (Barbara Ciannamea, violino, Hana Kotková, violino, Lia Previtali, viola, Claude Hauri, violoncello), Giovanni Mareggini (flauto), Anton Jablokov (violino) e Umberto Pedraglio (violoncello). Verranno eseguite musiche di Nadir Vassena e Johannes Brahms.
Domenica 4 giugno alle 10.30 ci sarà il concerto per l’apertura della mostra: Giovanni Mareggini, flauto, Claude Hauri, violoncello, e Corrado Greco, pianoforte, esguiranno musiche di Louise Farrenc, Cécile Chaminade e Gabriel Fauré. Alle 15.15 è in agenda il “Concerto itinerante” con interventi di Gianna A. Mina. I musicisti Giovanni Mareggini, Anton Jablokov, Umberto Pedraglio e Corrado Greco interpreteranno pagine di Georg Friedrich Händel, Francesco Hoch, Fryderyk Chopin, Ludwig van Beethoven e Robert Schumann. La maratona si chiuderà alle 17 con “Senza confini. Echi dalla Mitteleuropa”: Anton Jablokov, Claude Hauri e il fisarmonicista Danilo Broggini proporranno un affascinante viaggio sonoro attraverso i secoli. A condurre le due giornate sarà il giornalista Massimo Zenari.