Lupus in Generoso, ma si attende il Dna

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Foto di Valentina Lokumcu.

“Roncapiano – Coordinate 723/086. Ritrovamento di un agnello morto e uno segnalato come disperso. In attesa di riscontro DNA”. Così ha scritto martedì sul proprio portale nella sezione “attualità” il Dipartimento del territorio. A un anno dal suo avvistamento a Novazzano, dove ha predato a ridosso della zona urbana 10 agnelli e 3 pecore, il lupo è tornato nella zona del Monte Generoso. Diversi gli avvistamenti recenti, fra cui un’immagine inequivocabile catturata da una fototrappola una settimana fa a Castel San Pietro. Un esemplare solitario? Saranno le analisi del DNA a dirlo nelle prossime settimane. Tiziano Putelli, capo dell’Ufficio caccia e pesca, ha dichiarato martedì ai media: “In questo momento non c’è una particolare situazione di pericolo. Occorrerà capire se si tratta di un lupo stabilitosi nel comprensorio del Monte Generoso, un’area di quasi 50 chilometri quadrati, o se è un esemplare di passaggio”. Lupus in fabula. A parlare del lupo (a pagina 7) Matteo Muschietti, sentinella dell’ambiente, il quale nella sua opinione evidenzia come “nel Mendrisiotto dobbiamo imparare a convivere con i lupi”. “Purtroppo – osserva – i lupi stanno per riprendersi il territorio di loro spettanza che hanno sempre avuto nei tempi passati, causando problemi per i quali la nostra società dovrà trovare al più presto delle soluzioni appropriate per una convivenza soddisfacente”. Anche il Wwf della Svizzera italiana, nella sua ultima assemblea, ha sottolineato come la specie è ormai più o meno presente dal Gottardo al Mendrisiotto.