È un rosso leggermente più acceso di quanto preventivato quello che tinge il consuntivo 2022 del Comune di Chiasso. I conti chiudono con un disavanzo di 645’000 franchi a fronte dei 521’000 calcolati. Lo scorso anno “non ci si è annoiati”. Le prime parole di commento del sindaco Bruno Arrigoni riassumono le conseguenze dei tanti eventi che la cittadina di confine è stata chiamata a fronteggiare: l’onda lunga della pandemia, la guerra in Ucraina, ma anche – in ambito locale – la chiusura anticipata della piscina per i ben noti problemi tecnici che hanno presentato all’amministrazione comunale una fattura di 600’000 franchi. A pesare sulle casse, oltre all’esborso per il comparto anziani in continua crescita, anche la restituzione di 1’550’000 franchi a due istituti bancari.
Le cifre illustrano l’aumento delle spese per 4 milioni di franchi (arrivando a superare i 73 mio), così come dei ricavi a quota 46,8 mio (+2,5 mio). Il computo è stato eseguito sulla base di un moltiplicatore d’imposta al 90%, che scenderà di due punti percentuali nell’anno in corso.
Le imposte relative alle persone fisiche hanno superato i 14 milioni di franchi, gli incassi dalle persone giuridiche hanno raggiunto 10’360’000 fr e le imposte alla fonte 7’650’000 franchi.
Le previsioni, intanto, strappano un sorriso: il 2023, come ha detto il sindaco, è iniziato sotto i migliori auspici con sopravvenienze che vanno al di là di quanto ci si potesse attendere.
La spesa
per il comparto anziani
Il capitolo relativo alla socialità si conferma tra i più sensibili con una spesa di 12’276’764 franchi lievitata rispetto agli 11 milioni e 150’000 franchi messi a preventivo. Se il contributo al Cantone per l’“assistenza” risulta in discesa, il trend è inverso per quanto concerne la “parcella” per gli anziani. Dando un sguardo sul lungo periodo appare evidente che le uscite sono pressoché raddoppiate: dai 3,7 milioni pagati da Chiasso nel 2014 si è giunti nell’arco di 7-8 anni a 6,2: “c’è da attendersi un aumento anche nei prossimi anni” ha sottolineato il responsabile dei servizi contabili del Comune Claudio Bernasconi. “Sono cifre importanti sulle quali non vi è margine di discussione. La fattura arriva sul tavolo del Municipio e bisogna pagare” ha osservato il sindaco, chiarendo che “diventa sempre più difficile indirizzare risorse verso altri investimenti”.
Focus sugli edifici
degli anni Sessanta
Rimanendo in questo ambito, il conto degli investimenti mostra un onere netto di 6 milioni di franchi, contro i 7,4 messi a preventivo. Le opere sono in corso – è stato assicurato nell’incontro con i media – a mancare sono ancora alcune fatture. Chiasso sta orientando l’attenzione su strutture realizzate negli anni Sessanta – edifici scolastici e palestre – che necessitano di particolari attenzioni. Gli interventi riguardano anche la riqualifica dei diversi quartieri e l’arredo urbano. Nel frattempo, “c’è maggiore fermento in città” ha annotato Arrigoni, facendo riferimento ad aziende attive nel comparto tecnologico, ma anche allo stabile ex Fernet Branca che verrà inaugurato durante la prossima estate e che può già vantare un ottimo grado di occupazione. E il Centro Ovale? “Il diritto di compera non è ancora stato esercitato”.
Marketing
e cyber security
Il consuntivo pone in rilievo l’evoluzione del fabbisogno dicastero per dicastero. Detto della socialità, è l’amministrazione ad attirare l’attenzione con il suo +10.8% che per il sindaco deve essere interpretato nell’ottica di investimento. Innanzitutto nel campo del marketing – per il quale è stata assunta una figura professionale al 50% – quindi della cyber security, gettando infine le basi per la realizzazione di un’App “Smart City”. Di segno positivo sono i numeri del dicastero educazione dovuti all’accoglienza a La Perfetta di Arzo dei profughi provenienti da Ucraina e Afghanistan.
Più si è piccoli
meno si è propositivi
Quella dell’aggregazione è una strada che dev’essere percorsa con convinzione. Lo ha ribadito Bruno Arrigoni, ricordando che i cinque gruppi di lavoro – formati da rappresentanti di altrettanti Comuni – attivi su varie tematiche a livello regionale esporranno i loro rapporti entro la fine del prossimo mese. Più si è piccoli – ha concluso il capodicastero finanze – più si fatica ad essere propositivi.