Bocce: la San Gottardo impietosa!

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La San Gottardo.

Ancora la San Gottardo! Il Club di Chiasso ha rivinto il Campionato Svizzero a squadre. Per la terza volta consecutiva, per l’ottava nelle ventiquattro edizioni disputate finora. La San Gottardo è sempre più la storia della Federazione Svizzera.

A contrastarla nelle fasi finali ci hanno provato Dietikon, poi la Gerla e infine la Pro Ticino di Zurigo. Ma l’esito degli incontri è stato impietoso: 5-1 la prima e la seconda, 5-2 l’ultima.
La San Gottardo dispone da sempre di un parco giocatori di straordinaria qualità. Sarebbe sufficiente curiosare nei loro curriculum sportivi per rendersene conto oppure seguire le cronache dei tornei settimanali che i calendari, nazionali e cantonali, propongono. La Paradesturm si compone di Rodolfo Peschiera, Maurizio Dalle Fratte, Eric Klein, Massimo Facchinetti, Marco Ferrari e, quando può, Christophe Klein. Accanto a loro giostrano, a seconda delle necessità, Giacomo Lucini, Milly Recalcati, Valentino Cardinale, Ridha Sediri e altri ancora.
In questa straordinaria ricchezza spiccano due perle e, osiamo sperare, nessuno ce ne vorrà. La prima è quella di Rodolfo Peschiera. Da un paio di lustri, il frontaliere del Club domina la scena ovunque sia, raccogliendo ammirazione, applausi, consensi e simpatia come nessun altro. Le sue prestazioni nel Campionato Svizzero a squadre garantiscono al Club il primo punto in bacheca e poi occorre darci sotto per rimontare. Così è stato ancora nei quarti, nelle semi e nella finale dello scorso fine settimana.
La seconda perla è quella di Marco Ferrari soprattutto, ma non solo, nel suo ruolo di “coach” della squadra. Forte della sua cinquantennale esperienza, il CT dei chiassesi si ingegna a studiare la scelta più idonea in rapporto agli avversari tenendo conto delle caratteristiche e delle peculiarità di ogni sfida. Nessuno si immagini che il compito del “coach” che dispone di atleti fortissimi, sia più facile. Anzi, più forte è un giocatore più delicata la funzione, all’immagine di quello che accade nei più bei Campionati degli sport maggiormente popolari.
Marco Ferrari si interessa a fondo degli avversari, ne studia i dettagli, cerca i dosaggi necessari e (quasi) sempre li azzecca. Non è un caso che negli ultimi tre anni la San Gottardo abbia fatto suoi tutti i tornei a squadre: dal Campionato Svizzero a quello Ticinese, dalla Coppa Ticino al Master.
In più, in caso di necessità, Ferrari è pronto a svestire la maglia del tecnico per indossare quella del giocatore. Come capitato nella finale di domenica per supplire all’assenza di Maurizio Dalle Fratte. In coppia con Massimo Facchinetti, ha ricordato gli anni novanta del secolo scorso. Pallino lungo e centrale, il puntatore mai oltre i trenta centimetri e il colpitore pronto a spazzare le bocce avversarie. Bandiera bianca per i malcapitati!
Onore comunque alla Pro Ticino di Zurigo. Dopo qualche anno in ombra, il Club della Limmat dispone finalmente di giocatori di alta qualità: Marco Bucchieri, Antonio Di Vicino, Sandro Santopadre (con altri ancora) e quel ragazzino di nome Giulio Glorioso che, non ancora quindicenne, è stato schierato con successo nella disciplina terna. Annotiamoci questo nome. Ne sentiremo parlare nei prossimi anni.
L’Ideal di Coldrerio, la seconda squadra della nostra regione in corsa per il titolo, coltivava l’ambizione di bissare il successo di qualche anno fa. Tanto più che è passata ripetutamente sulla tangente. E dopo la scoppola inflitta alla Torchio di Biasca – un quasi incredibile 5 a 0 – sembrava avere spianata la strada almeno verso il derby conclusivo. Ma, al cospetto della Pro Ticino, i ragazzi di “coach” Doriano Ferrari non si sono ripetuti. In vantaggio 3-1 dopo la prima tornata, si sono fatti rimontare per poi soccombere allo spareggio ai pallini. Un terzo posto dal gusto agrodolce per finire, ma ci riproveranno!
La Centrale ha reso la vita dura agli avversari zurighesi nei quarti di finale. Con una prestazione coraggiosa ha perso solamente per 5-3. Giocatori e dirigenti si meritano comunque un plauso.
Lo spareggio per non retrocedere in serie B tra Sfera e Pregassona ha premiato la squadra del presidente Giuseppe Cassina grazie a una prestazione super di Giuseppe Destefani.
Il titolo della serie B è finito a Uster che in finale ha superato ai pallini la squadra di Uzwil.
Il cast dei Club del Campionato Svizzero del prossimo anno sarà quindi composto da San Gottardo, Ideal, Torchio, Gerla, Stella Locarno, Riva San Vitale, Pregassona e Centrale. Sul fronte d’oltre San Gottardo ci saranno la Pro Ticino, Dietikon e Uster (tutte della Federazione di Zurigo), nonché l’Uzwil della Federazione San Gallo.

Domenica, a Biasca, si gioca il Campionato Ticinese a coppie. È un torneo che la Torchio propone per ricordare la popolare figura di Giulio Ortelli, il papà di Valentino. Detentori del titolo sono Aramis Gianinazzi e Alessandro Eichenberger dell’Ideal di Coldrerio.