A sorpresa il consuntivo 2022 della Città di Mendrisio chiude con un avanzo di 863 mila franchi mentre era previsto un disavanzo di 2,2 milioni. La differenza l’hanno fatta entrate non preventivabili (soprattutto sopravvenienze d’imposta) sommate ad uno sforzo per contenere la spesa. “Non dobbiamo stappare Champagne; – annota il sindaco Samuele Cavadini nell’incontro con i media – la prospettiva resta in zona di incertezza e la nostra politica non cambia. Si tratta del primo anno in cui le finanze di Mendrisio chiudono con un avanzo dopo una lunga serie di risultati negativi. L’ultimo avanzo era stato registrato nel 2017. Per imprimere una strategia di coerenza alla conduzione finanziaria del transatlantico-Mendrisio occorre una visione sul medio-lungo termine. Quindi prudenza!”. La stima dei gettiti – ha continuato Daniele Caverzasio a capo del Dicastero finanze – è sempre più ardua e difficile da prevedere nel contesto dei costi dell’energia, della crisi ucraina, delle stime SECO. Ecco perché – ha continuato il municipale – facciamo stime caute con un gettito che rimane attrattivo se confrontato ad altri poli del Cantone. Negli ultimi mesi del 2022 sono entrate nelle casse della Città diverse sopravvenienze, la maggior parte delle quali è emersa in dicembre. “L’obiettivo di questo Esecutivo è contenere i costi e dare stabilità finanziaria al Comune per una navigazione solida nei prossimi anni. Non vogliamo bloccare troppo gli investimenti e quindi servono finanze solide”.
In pratica è stato spiegato che le sopravvenienze d’imposta hanno di fatto compensato i costi in aumento dal comparto degli anziani e qui si tratta di una tendenza che si mostra in modo molto marcato in questi ultimi anni anche a livello cantonale. “Rispetto ad una società che invecchia, – ha sottolineato Françoise Gehring, capo del Dicastero politiche sociali e di genere – la pianificazione integrata della cura dell’anziano è una buona risposta all’obiettivo di tenere a casa l’anziano il più possibile fornendogli servizi importanti e d’altro canto medicalizzare le strutture. Come Comune-polo siamo chiamati a rispondere maggiormente a questa linea di bisogni”.
D’altra parte è stata rilevata una diminuzione di costi relativa agli ammortamenti (-300 mila franchi). Un’altra diminuzione di costi registrata è stata quella riferita all’elettricità (-100 mila franchi) probabilmente a causa di un Natale meno scintillante e della mancata messa in funzione della pista del ghiaccio. “Le finanze devono essere la base per poter operare la propria visione – ha continuato il sindaco – con il fine ultimo di poter offrire una qualità di vita per gli anziani e i giovani”. In questo momento il Municipio sta compiendo un grande lavoro sui progetti strategici con il documento “Strategie Mendrisio 2035 – Mendrisio e i suoi quartieri” che prospetta la Città fra 15 anni e declina i passi di anno in anno. “Consideriamo fondamentale stilare una strategia più completa da condividere anche con la cittadinanza – ha commentato Cavadini – a maggior ragione in anni di incertezze difficilmente preventivabili (come lo è stato il periodo della pandemia). Ci preme far capire che è importante una visione più lunga rispetto al progettare di anno in anno”. Se questo è il quadro finanziario, andiamo a vedere le principali uscite ed entrate per investimenti targate 2022. Quanto alle uscite segnaliamo i 3,8 milioni per crediti quadro per le canalizzazioni 2016-2020 e 2021-2024; altri 2,3 milioni sono stati investiti nella manutenzione straordinaria di Piazzale alla Valle e 1,5 milioni è servito per la realizzazione dell’autosilo SUPSI. Le principali entrate per investimenti annoverano 2,1 milioni per la ristrutturazione della fase 2 della Filanda (accantonamento sussidio cantonale progetto aggregativo) e 1,2 milioni di contributo CDAM (Consorzio Depurazione Acque Mendrisio) per diverse opere della 2.a fase Mendrisio nonché il sussidio cantonale di 640 mila franchi a sgravare i costi dell’autosilo SUPSI.
“Il moltiplicatore darà continuità”
La Città ha appena aumentato di 2 punti il moltiplicatore d’imposta alzandolo dal 75 al 77% come era previsto dal piano finanziario. L’esito del consuntivo 2022 (cfr. l’articolo principale) può suscitare domande rispetto a questa scelta. “Ci permette di navigare con tranquillità ed imprimere una certa continuità – ha spiegato il capo del Dicastero finanze Daniele Caverzasio – vogliamo in ogni caso continuare ad essere un polo attraente”. Di fatto Mendrisio ha visto di recente aumentare la popolazione al netto e le persone giuridiche (+90). Ci sono anche richieste di insediamento alle quali non viene dato seguito per mancanza di disponibilità di terreni. L’ultimo importante aumento del moltiplicatore d’imposta risale al 2014 quando si passò dal 70 al 75%.