Per una migliore conciliabilità fra lavoro e famiglia

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“Noi abbiamo finora la disgrazia di appartenere a quella classe di repubbliche a cui manca la vera base di un buon sistema di educazione. Il più che manca è senza dubbio quello che riguarda la migliore educazione fisica, intellettuale e morale della gioventù” (S. Franscini, Della pubblica istruzione nel Cantone Ticino, 1828). In 200 anni molti progressi sono stati fatti, tuttavia la nostra società evolve e necessita di ulteriori servizi per l’infanzia, in particolare per i bambini fino ai tre anni. In un mondo globalizzato, la vita può essere stressante. Le persone lavorano per necessità o per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Per avere una vita familiare sana e bilanciata è importante trovare l’equilibrio tra tempo lavorativo e tempo dedicato alla famiglia. La cura dei bambini è un bene di tutti, trascendente le leggi cantonali ed è auspicabile che la Confederazione intervenga per aumentare le risorse cantonali in questo ambito. Ci sono partiti che ritengono questo aiuto inopportuno e costoso. Ricordiamo però che i Paesi dell’OCSE spendono in media lo 0,8% del loro prodotto interno lordo per la cura dei bambini. In Scandinavia la quota è del 2%, mentre in Svizzera è dello 0,1%. Ben venga quindi la recente decisione del Nazionale di stanziare 224 milioni di franchi per quattro anni per la custodia extrafamiliare dei figli. Se questo progetto andasse in porto – il dossier è in discussione agli Stati – i sussidi cantonali verrebbero aumentati del 20%. I genitori che lo volessero, potrebbero usufruire di sussidi per pagare le rette degli asili nido ma anche di ricorrere, per i figli alle scuole elementari, a famiglie diurne e a centri extrascolastici. A livello economico vi saranno delle ricadute positive come il ritorno delle madri nel mondo del lavoro che andrebbero a colmare parzialmente la carenza di personale qualificato. Vi sono infatti studi svolti all’estero, a Neuchâtel e a Lucerna che hanno dimostrato come l’accessibilità e i costi ragionevoli degli asili nido abbiano un impatto positivo sull’economia e sulla società. Questi servizi pubblici e quelli privati offerti da aziende certificate “amiche della famiglia” daranno tregua alla nostra società afflitta da problemi demografici poiché attrarranno nuove famiglie nel Cantone. La conciliabilità tra vita professionale e privata oggi va oltre il genere. Anche gli uomini, infatti, sono sempre più coinvolti nella cura domestica dei figli o di parenti stretti. Con i sussidi agli asili nido, al congedo parentale, le famiglie anche monoparentali, potranno aumentare il loro reddito grazie a nuove opportunità di lavoro e di carriera. Gli asili nido sono inoltre di sostegno all’economia locale grazie a nuovi posti di lavoro e all’acquisto di beni e servizi. Noi PVL e GVL ci battiamo per la cura dei bambini. Grazie per il sostegno!

Fabrizio Marcon
Candidato al Gran Consiglio
per il Partito dei Verdi Liberali