Ho sempre vissuto a Stabio e conosco bene i sacrifici che ha fatto il territorio momò. Non solo quelli ambientali – traffico, polveri fini e limitazioni di movimento per tutti – ma anche discariche per gli inerti e infiniti cantieri non sempre organizzati al meglio, o ancora l’impegno sul fronte dei richiedenti l’asilo negli spazi della protezione civile, e, come non citarla, la continua pressione sul mondo del lavoro e, purtroppo, sui salari.
Eppure, invece di riconoscere questa situazione e cercare di compensare i disagi, talvolta si sente dire che i momò si lamentano sempre, che, insomma, dovrebbero darsi loro da fare per primi. Solo per fare un esempio, che rende però l’idea, mi sento di raccontare del bel comizio organizzato a Chiasso lo scorso venerdì sera. Io stessa, pur essendo partita con largo anticipo, ho impiegato qualcosa come un’ora e mezza per percorrere in auto la tratta Lugano – Chiasso, una volta arrivata ho colto sì grande entusiasmo (centinaia i presenti, davvero una bella serata), ma anche qualche borbottio da parte di chi aveva appunto affrontato una lunga trasferta a causa del traffico. Quindi se un momò esprime disagio per questa condizione si tratta di una lamentela, mentre per gli altri di una comprensibile constatazione. L’ho anche fatto notare a qualcuno e per tutta risposta mi è stato rimproverato di essermi trasferita di recente a Lugano.
È vero, dopo venti anni di pendolarismo, con mio marito abbiamo deciso di andare ad abitare a Lugano, anche per risparmiare ore e ore di trasferta e poter passare più tempo con i nostri due bimbi piccoli. Io credo che chi legge possa capirmi e possa anche confidare che il mio impegno rimane, e, anzi, sarà rafforzato affinché un domani la Città Ticino possa essere incentrata ancor più sul Mendrisiotto e la sua qualità di vita, senza i disagi di oggi e con ancor più opportunità.
Non si trovano soluzioni regionali ad un problema complesso come questo, e, personalmente, continuerò ad impegnarmi per mantenere alta l’attenzione di tutto il Ticino verso il Mendrisiotto. È chiaro che per ottenere un netto miglioramento bisogna investire le giuste risorse finanziarie, penso prima di tutto alla gestione del traffico, in particolare al traffico pesante, ma anche al completamento di AlpTransit verso sud, al collegamento Intercity alle stazioni ferroviarie di Mendrisio e Chiasso, come pure al potenziamento della navigazione, ossia del trasporto pubblico su lago.
Per il Mendrisiotto, per tutto il Ticino.
Natalia Ferrara,
candidata al Gran Consiglio
per il Partito Liberale Radicale